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Pro
- Atmosfera sci-fi curata, ambientazioni suggestive e riconoscibili
- Buona sinergia tra Zoe e Koby
- meccaniche stealth ben integrate e appaganti
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Contro
- Combattimenti poco gratificanti rispetto alle sezioni stealth
- Potenziali problemi di performance
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto

Steel Seed
Steel Seed è l'ultimo progetto dello studio italiano Storm in a Teacup, già noto per titoli come N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure, Enki e Close to the Sun. In questo action-adventure narrativo a forte componente stealth, il team mette in piedi un'ambientazione futuristica dominata da atmosfere cupe e distopiche, in cui l'umanità è destinata all'estinzione a causa di un evento catastrofico. Nei panni di Zoe, una giovane donna risvegliatasi in un nuovo corpo meccanico, e Koby, un drone dotato di sistemi all'avanguardia, al giocatore spetterà muoversi all'interno dei nodi di una enorme struttura popolata di minacce e segreti, cercando di recuperare e ricostruire i frammenti di un passato perduto e di dare una speranza all'umanità.
Action-Stealth
Quello di Zoe è un viaggio anche alla scoperta di sé, della sua umanità, delle sue battaglie interiori e della sua famiglia, mentre porta con sé anche il peso della solitudine amplificata dal muoversi in scenari spesso maestosi ma desolati, cupi e potenzialmente pericolosi. Koby si configura quindi non solo come un prezioso alleato in grado di sfruttare le sue abilità nella navigazione dei livelli e nel combattimento, ma anche come supporto morale e presenza che mitiga il senso di vuoto che si potrebbe essere portati a percepire. Dal punto di vista puramente del gameplay la coppia funziona alla grande. Zoe, grazie al suo corpo robotico, è già di base un'umana potenziata che può eseguire doppi salti, scivolate e persino brandire un'arma.
Nel corso delle vicende può progredire e sbloccare nuove abilità legate alla storia e alle sfide che il giocatore porterà a compimento, risultando così più versatile nelle azioni furtive e nel combattimento. Koby è gli occhi sul campo di battaglia e da semplice strumento per sbloccare meccanismi, si trasforma progressivamente in un mezzo strategico per pianificare al meglio tutti gli spostamenti silenziosi della protagonista. La capacità di Koby, infatti, di esplorare l'ambiente senza essere scoperto e di fornire informazioni sulla posizione dei nemici introduce un elemento tattico significativo nel gameplay stealth. Questa meccanica permette al giocatore di pianificare attentamente le proprie azioni, riducendo la possibilità di imbattersi in situazioni impreviste e potenzialmente letali.
Oltre ai normali proiettili, vanta inoltre un insieme di strumenti che arricchiscono l'approccio nelle sezioni più tese, rendendo spesso più gratificante un'eliminazione silenziosa rispetto a uno scontro diretto. Il gameplay stealth si fonda sull'utilizzo strategico di campi di glitch in cui Zoe diventa non visibile, di distrazioni sonore per attirare o allontanare i nemici e degli elementi ambientali per eludere o eliminare le minacce. Il design delle aree in cui si concentrano i nemici supporta anche la verticalità dato che alcune tipologie di avversari sono dotate di armi dalla distanza è più facile che questi si trovino proprio nei punti sopraelevati. La possibilità di muoversi liberamente tra i vari piani ed eseguire abbattimenti istantanei permette di neutralizzare silenziosamente gli avversari, offrendo un approccio diretto ma discreto.
Sebbene sia possibile affrontare i nemici a muso duro, questo è un approccio che sconsigliamo vivamente per motivi sia di gameplay, sia di performance. I costanti cali di frame rate nella build da noi provata quando in combattimento, uniti alla robustezza dei nemici e all'elevata presenza degli stessi una volta allertati, scoraggiano l'adozione di un approccio frontale e diretto. Il combat system, inoltre, è in linea con altre produzioni action e non si discosta molto dalla combo attacchi leggeri, pesanti e schivate. Anche se vengono sbloccate nuove abilità, come attacchi dall'alto e mosse potenti, le nuove opzioni tattiche non sono così significative da risultare stimolanti nel lungo periodo, considerato inoltre che i nemici attaccano secondo pattern molto basilari che non offrono una particolare sfida o soddisfazione una volta sconfitti. Il rischio è che si possa trovare il combattimento ripetitivo.
Mondo sci-fi interessante
Sul piano della struttura delle missioni, Steel Seed costruisce la sua forza attorno a una struttura architettonica dominata da un hub centrale e quattro "nodi" principali ciascuno con un'atmosfera e una caratterizzazione narrativa e visiva propria. Questa scelta contribuisce a dare coerenza al mondo di gioco e a mettere al contempo in evidenza le peculiarità stilistiche e funzionali di ogni area.
Oltre a un ottimo lavoro del team artistico per ricreare un mondo di gioco ricco di dettagli e di fascino, anche sul fronte del gameplay ogni area offre diverse sfide. Il Nodo di Assemblaggio, ad esempio, è caratterizzato da imponenti macchinari e l’operosità è ricreata anche attraverso piattaforme mobili e meccanismi che ruotano e traslano. Bisogna essere molto precisi nelle sezioni platform. Il Nodo di Estrazione, invece, risulta più aperto e sviluppato in verticale tra ascensori e uso di teleferiche per muoversi. La sua particolarità è un fiume di petrolio da attraversare. Anche le altre zone presentano caratteristiche uniche durante l’esplorazione come correnti da dover dominare, passaggi da dover aprire con l’uso di Koby e scariche elettriche da evitare.
L’attenta cura per i dettagli estetici, di gameplay e narrativi contribuisce in modo significativo a definire un'atmosfera sci-fi che si sa distinguere, pur richiamando schemi narrativi e visivi già noti. Sul fronte tecnico, il lavoro svolto è nel complesso buono se si considera la qualità generale e il colpo d’occhio, ma non è privo di sbavature come abbiamo già evidenziato per le performance. Cali di frame rate e animazioni talvolta rigide potrebbero interrompere l’immersione, soprattutto nei momenti più concitati o dove è richiesta maggiore precisione.
Il titolo supporta tecnologie come NVIDIA DLSS e AMD FSR, che possono contribuire a migliorare il frame rate e la stabilità a seconda se si voglia perseguire un obiettivo di tipo performance. Nonostante questi sforzi, non siamo riusciti con la nostra configurazione più bassa (Intel Core i7-12700, 16 GB RAM e NVIDIA RTX 3060Ti), a risolvere completamente il problema anche abbassando la qualità grafica.