Se bazzicate almeno un minimo nel mondo dei videogiochi multigiocatore, avrete sicuramente sentito almeno una volta i nomi di World of Tanks e World of Warships. Due titoli capaci di catturare milioni e milioni di giocatori e che hanno permesso a Wargaming di diventare uno dei più importanti player del settore. Dopo averci portato per terra e per mare, oltre che nei cieli con World of Warplanes e nello spazio con Master of Orion, il talentuoso publisher ha deciso di metterci niente meno che nei panni di imponenti mech con Steel Hunter. Un titolo che ha saputo carpire in pochi istanti l’attenzione del pubblico grazie al suo trailer di annuncio durante i The Games Awards 2024 e del quale siamo stati invitati a una presentazione esclusiva la scorsa settimana.
Hero Shooter Battle Royale
Ma cos’è esattamente Steel Hunters? L’ultima creatura di Wargaming è in particolare un hero shooter battle royale a squadre con dinamiche da extraction shooter e combattimenti sia PvP che PvE. Spiegato in altre parole un titolo multigiocatore alla Fortnite, ossia con i vincitori che sono gli ultimi rimasti in vita in una partita dove sono presenti sia scontri tra le altre squadre che con nemici vari dotati di IA sparsi per la mappa di gioco. Il tutto tramite l’utilizzo di personaggi dotati di caratteristiche e abilità uniche, alla Overwatch o Marvel Rivals per capirci.
Il gioco uscirà nel corso del 2025 in modalità free to play su PC, con le versioni console in arrivo successivamente. Nonostante manchino quindi ancora diversi mesi al lancio del gioco, è fortunatamente disponibile fin da ora una open beta dalla durata di 10 giorni per poterlo provare con mano in anteprima, anche se in una versione appunto non definitiva. Purtroppo, non abbiamo avuto modo di conoscere nel dettaglio le microtransazioni presenti nel gioco, ma ci è stato assicurato dai ragazzi di Wargaming che non si tratterà certo di un’esperienza pay to win.
Battaglie tra pesi massimi
Quello che già sappiamo è che il titolo è stato creato su Unreal Engine 5 e sembra davvero in grado di regalare combattimenti tanto belli da giocare quanto da vedere. Ognuno degli eroi, pardon hunters, è poi dotato di un design particolarmente intrigante, capace di attrarre dal punto di vista estetico e che ben si sposa con quelle che sono le abilità del mech in questione.
Le abilità dei robottoni sono poi tra di loro particolarmente differenti e promettono di soddisfare gli amanti dei più svariati stili di gioco. Vi è ad esempio un healer dotato di lanciagranate, che può sia danneggiare gli avversari che curare gli alleati tramite la propria arma, mentre una sorta di robot ragno rappresenta la scelta ottimale per chi ama giocare in difesa e mantenere la posizione. Non mancano poi neanche un hunter per chi preferisce giocare nell’ombra e uno capace di infliggere enormi danni, ma anche dotato di poca vita. Il ventaglio di scelta pare insomma oltremodo ampio e capace di coprire un elevato numero di opzioni di gioco.
Tutti questi diversi stili e modi di affrontare la partita si sviluppano poi in delle mappe che paiono parecchio intriganti, con edifici e veicoli a misura d’uomo che paiono quasi insignificanti in confronto ai grossi mech che saremo chiamati a combattere. Un qualcosa di davvero bello da vedere, grazie anche alla grande spettacolarità degli scontri e a un Unreal Engine 5 particolarmente in forma.
Tag team
Tornando però ora al gameplay vero e proprio, ogni partita si svolge quindi in Steel Hunters seguendo le classiche regole dei battle royale, offrendo però anche qualche variante niente male. I vari avversari sparsi nella mappa controllati dal gioco offrono ad esempio se sconfitti diverse ricompense, capaci di potenziare alcuni aspetti del nostro personaggio e farlo evolvere. Oltre alle varie abilità, inoltre, è infatti possibile durante i match trasformarsi in dei veri e propri colossi, capaci di devastare per qualche istante tutto ciò che ci sta intorno.
Ad averci particolarmente intrigato durante la presentazione sono poi state le sinergie che si venivano a creare tra i vari hunter. Sebbene non abbiamo potuto provarle direttamente, le abilità e le caratteristiche uniche dei diversi mech sembrano infatti essere state ideate per funzionare in tandem, dando vita a squadre capaci di lavorare davvero tanto bene insieme. Un qualcosa che si spera spinga l’acceleratore soprattutto sulla tattica e sulle strategie dei giocatori, premiando squadre ben affiatate e pronte ad affrontare qualsivoglia pericolo nel modo giusto.
Per il resto quanto mostrato ci ha tutto sommato convinto, con il ritmo di gioco che ci è appunto parso nel giusto equilibrio tra l’essere adrenalinico e il poter dar vita a strategie accurate. Per saperne di più l’unica è ovviamente provarlo con mano nei prossimi giorni, ma per ora quanto visto ci ha soddisfatto.
Steel Hunters: in conclusione
Parlare di un gioco multiplayer senza averlo testato è davvero difficile, dato che tali opere giocano spesso e volentieri su equilibri precari dove il tutto deve essere pensato nel minimo dettaglio. Quanto mostratici e la grande esperienza di Wargaming nel settore ci portano però a stare davvero tranquilli, con Steel Hunters che pare avere tutte le carte in regola per ritagliarsi un proprio spazio in questo settore incredibilmente competitivo. Se sarà gloria è quindi presto per dirlo, ma le carte per far bene ci sono tutte.