SteamOS non vuole essere una minaccia per Windows secondo Valve

Valve non vuole convertire gli utenti Windows a SteamOS ma soddisfare i giocatori al momento inappagati dall'esperienza offerta dal PC Gaming.

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a cura di Andrea Maiellano

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Valve, che per chi non lo sapesse è l'azienda dietro a Steam, sta lavorando per espandere la compatibilità del suo sistema operativo open source SteamOS su più dispositivi oltre al già noto Steam Deck. Lo ha confermato Pierre-Loup Griffais, uno degli sviluppatori di Valve, in un'intervista al sito francese Frandroid, rimarcando quanto già annunciato durante il CES 2025.

SteamOS, basato su Linux, è in sviluppo dal 2012 ma ha guadagnato popolarità soprattutto grazie al successo de PC Handheld Steam Deck. Ora Valve punta ad ampliarne la compatibilità con PC tradizionali, laptop e altri formati, come dimostra l'annuncio al CES di quest'anno del primo dispositivo di terze parti "Powered by Steam OS", il Legion Go S.

Per vlave la natura Open Source di SteamOS è la chiave del suo successo.

Griffais ha spiegato che il focus attuale è sulla compatibilità: "Tutto questo lavoro è ampiamente applicabile alla piattaforma PC e continuerà ad espandersi nel tempo. Stiamo supportando più piattaforme, più chipset, controller per diverse macchine esistenti e anche per quelle non ancora uscite".

Lo sviluppatore ha sottolineato i vantaggi del modello open source di SteamOS:

La bellezza di questo modello open source è che molti degli elementi che abbiamo messo in atto o che sono stati messi in atto da altri attori della community sono condivisi. Molto lavoro è già stato fatto e tutti stanno sviluppando la stessa base di codice. È un modello abbastanza unico.

Allo stesso tempo, Valve può sfruttare elementi open source esistenti: "Se qualcosa è già fatto e soddisfa i nostri standard di prestazioni e funzionalità, lo usiamo", ha affermato Griffais.

Nonostante in passato il CEO di Valve Gabe Newell abbia criticato aspramente Windows, Griffais ha chiarito che l'obiettivo non è competere direttamente con il sistema operativo di Microsoft:

Non penso che l'obiettivo sia avere una certa quota di mercato o allontanare gli utenti da Windows. Se un utente ha una buona esperienza su Windows, non c'è problema. Penso sia interessante sviluppare un sistema che abbia obiettivi e priorità diverse, e se diventa una buona alternativa per un tipico utente desktop, è ottimo. Dà loro una scelta. Ma non è un obiettivo in sé convertire gli utenti che hanno già una buona esperienza.

Riguardo ai piani futuri, Griffais ha rivelato che al momento non esiste una vera e propria roadmap per SteamOS. L'attenzione è attualmente concentrata sui dispositivi portatili, ma non esclude la possibilità di espandersi ad altri formati in futuro, compreso un eventuale ritorno dei Steam Machines.

In conclusione, Griffais si è detto soddisfatto del bilanciamento raggiunto tra gli interessi di Valve e i benefici per l'intero ecosistema PC: "Sono davvero contento che siamo riusciti a trovare un equilibrio vantaggioso per tutti, riuscendo comunque ad aiutare questo ecosistema PC in questo modo".

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