Steam: più libertà legale per i giocatori

Aggiornamenti legali nell'accordo di servizio Steam: modifiche alle clausole contrattuali per gli utenti della popolare piattaforma di giochi digitali

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a cura di Andrea Maiellano

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Valve ha apportato significative modifiche al suo Accordo di Sottoscrizione Steam (SSA) nelle ultime 24 ore, eliminando la clausola di arbitrato vincolante e il divieto di azioni collettive. Gli utenti sono stati invitati ad accettare il nuovo accordo tramite una finestra pop-up all'avvio di Steam.

Questo cambiamento rappresenta una svolta importante nel panorama dei termini di servizio online. L'arbitrato vincolante, che richiede la risoluzione delle controversie al di fuori dei tribunali tramite un arbitro pagato dall'azienda, è una pratica comune adottata da molte piattaforme digitali. La sua rimozione dall'SSA di Steam offre ai consumatori maggiori opzioni legali in caso di dispute.

Valve non ha specificato le ragioni di questi cambiamento, anche se potrebbe essere derivato da alcune software house non proprio oneste.

Secondo il nuovo accordo, gli utenti sono ora incoraggiati a contattare prima il supporto Steam per risolvere eventuali problemi. Se non si raggiunge una soluzione, le controversie verranno deferite ai tribunali anziché all'arbitrato individuale. Inoltre, è stata rimossa la rinuncia alle azioni collettive, permettendo a gruppi di utenti di intentare cause congiunte.

Valve ha precisato che queste modifiche avranno un "impatto limitato" in alcune regioni come UE, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Quebec, dove i requisiti di arbitrato non erano già applicabili. Tuttavia, per la maggior parte degli utenti, questa revisione dell'SSA rappresenta un significativo ampliamento dei diritti legali nei confronti della piattaforma.

L'eliminazione dell'arbitrato vincolante e del divieto di azioni collettive potrebbe avere ripercussioni più ampie nel settore dei servizi digitali. Molte aziende tecnologiche includono queste clausole nei loro termini di servizio per limitare la propria esposizione legale.

La mossa di Valve potrebbe incoraggiare altre aziende del settore a riconsiderare politiche simili, potenzialmente portando a una maggiore tutela dei diritti dei consumatori nel mondo digitale.

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