La più potente associazione dei consumatori francese, UFC-Que Choisir, ha denunciato Steam, presso il Tribunal de grande instance di Parigi, perché non consente agli utenti di rivendere i videogiochi regolarmente acquistati. La nota piattaforma online, secondo l'Union fédérale des consommateurs, dovrebbe permettere un libero mercato dell'usato come fanno i negozi tradizionali con le copie fisiche.
"Nessuna decisione giudiziaria proibisce la rivendita dei giochi usati comprati online e la Corte di Giustizia UE ha anche esplicitamente sancito che è possibile rivendere il software che, ricordiamolo, è componente chiave di un videogioco", si legge nella nota dell'associazione.
Il riferimento è a una sentenza del 2012 dove la Corte si occupò di una querelle legale che tirava in ballo il mercato business usato legato a prodotti Oracle. "Non fa differenza se la copia di software è stata resa disponibile tramite il download dal sito ufficiale o tramite un supporto fisico come CD-ROM o DVD", si legge nella sentenza di allora. "Dal punto di vista economico, la vendita di un software su CD o DVD o di un programma via download è analoga".
In verità lo scenario è ben più complesso perché nel 2014 la Corte Federale di Berlino si è pronunciata a favore di Steam in una causa che verteva proprio sulla rivendita dei giochi. Negli Stati Uniti la questione è data per archiviata poiché la causa Vernor vs. Autodesk ha stabilito per il software l'inapplicabilità della "first sale doctrine", che normalmente consente all'acquirente la totale libertà d'azione dopo un acquisto. Il motivo si deve al fatto che i consumatori acquistano la licenza di un software con la totalità del prodotto.
UFC-Que Choisir chiede anche che venga rispettatto il diritto degli utenti Steam di riutilizzare a piacere i contenuti auto-prodotti (come personaggi o oggetti). Non meno importante l'esigenza di responsabilizzare Steam in relazione alle azioni di hacking che subisce regolarmente. Si parla ormai di 77mila account Steam compromessi ogni mese, per stessa ammissione dell'azienda.