Steam Deck: tanti difetti e alcuni pregi, chi dovrebbe acquistarla? | Recensione
Steam Deck offre i giochi e le funzionalità di Steam in un fattore di forma potente e conveniente, portatile ma con qualche compromesso.
Advertisement
a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
https://www.youtube.com/watch?v=Xo5JVSblmQI&t=34s
La Steam Deck è un fantastico esempio di quello che permette di fare la tecnologia moderna. Non c’è alcun dubbio che la Steam Deck sia probabilmente la console più versatile del momento, offre tanta potenza, una buona ergonomia e soprattutto si presta, quanto a piattaforma, per differenti tipologie d’uso. Può piacere agli amanti dei giochi per PC, agli appassionati delle console, è perfetta per il retrogaming e probabilmente continuerà a migliorare mese dopo mese. Non c’è alcun dubbio sul valore generale della Steam Deck e di tutto il progetto, ma non è la console adatta a tutti. Ha alcuni pregi ma anche tanti difetti e in base a come vorrete usarla, alcuni di questi difetti saranno tale da scoraggiarne l’acquisto.
Abbiamo già parlato dei motivi per cui voler acquistare o non acquistare la Steam Deck, in questo articolo vogliamo dipingere un quadro il più completo possibile e permettere a chi non ha ancora acquistato questa console di capire se fa effettivamente al caso suo o no.
Le caratteristiche tecniche, cos’ha di speciale?
Steam Deck è a tutti gli effetti un PC, o meglio un notebook considerando che è basata su un’APU AMD, cioè un chip che include sia la parte di CPU classica sia la parte di scheda grafica, che si basa sulla stessa architettura (RDNA2) delle ultime schede grafiche Radeon. Valve è stata però costretta a limitare la quantità di unità computazionali poiché aumentarle avrebbe significato raggiungere consumi energetici elevati nonché un conseguente riscaldamento che non avrebbe consentito di raggiungere un’autonomia decente, e di compattare tutto all’interno di una scocca sottile.
Tutti i modelli di Steam Deck offrono la stessa identica potenza poiché l’APU è condivisa, mentre quello che cambia è la memoria. Il modello più economico è infatti dotato di 64 GB di spazio di archiviazione, quello intermedio è dotato di un SSD da 256 GB mentre il modello top di gamma ha un SSD da 512 GB. Se tra il modello intermedio e quello top di gamma cambia semplicemente la quantità di spazio disponibile, per il modello entry level da 64 GB cambia anche la tecnologia del disco di archiviazione, cioè si tratta di una memoria eMMC e non di un SSD NVMe. Questa differenza significa che la velocità di trasferimento dati è più bassa e di conseguenza i tempi di caricamento sono superiori.
I dischi SSD NVMe dei modelli più costosi sfruttano una connessione PCI Express, e se tutte le Steam Deck prodotte fino a poco fa erano dotate di soluzioni PCI Express x4, ora Valve utilizza indifferentemente anche dei modelli PCI Express x2. Il numero indica la quantità di canali di comunicazione che il disco può usare e, siccome ogni canale è in grado di trasferire una certa quantità di dati, l’aumento dei canali corrisponde alla possibilità di trasferire più dati. In breve, una connessione PCIe x4 è più veloce rispetto una PCIe x2, ma nonostante questa differenza si può misurare con dei test specifici, la situazione cambia nella realtà, dove i software non effettuano trasferimenti dati continuativi come può avvenire in un test. Valve ha assicurato che per l’utente questa differenza è ininfluente e nonostante chi riuscirà ad avere una Steam Deck con SSD PCIe x4 sarà certamente più felice, questa differenza non dovrebbe essere fonte di preoccupazioni.
Per fortuna ogni Steam Deck è dotata di uno slot per memory card MicroSD, quindi c’è sempre la possibilità di espandere la memoria, ma l’accesso alla memory card sarà ancora più lento. Vi daremo più avanti consigli su quale modello di Steam Deck dovreste acquistare in base alle vostre necessità.
Lo schermo è un modello IPS da 7”, touchscreen, con risoluzione di 1280x800 pixel, quindi in formato 16:10. Lo possiamo considerare uno schermo dalle buone qualità, è abbastanza luminoso e la visibilità laterale non è male. Non è uno schermo eccelso, infatti la resa cromatica cambia leggermente mentre viene inclinato, e lo schermo in formato 16:10 non sembra particolarmente azzeccato per i videogiochi, ma è apprezzabile in tante altre occasioni. Insomma, non ci possiamo lamentare.
Affianco allo schermo ci sono due altoparlanti stereo che sono in grado di riprodurre un sonoro niente male. È più potente di quello che si può immaginare e la qualità è sufficiente per un uso videoludico. Ha il bluetooth in versione 5.0, una scelta idonea, mentre il Wi-Fi è solo in versione 5 (802.11 ac). Intendiamoci, usare uno standard Wi-Fi più aggiornato non avrebbe aggiunto nulla all’esperienza, ma essendo ormai in circolazione da parecchio tempo avrebbero potuto optare per lo standard più aggiornato.
Nel bordo superiore c’è un connettore USB-C che serve per la ricarica della batteria ma può anche essere usato come un connettore multiuso, basterà collegare un adattatore e sarà possibile usarlo per connettere delle periferiche (da un joypad con filo a mouse, tastiera e uno schermo esterno).
I comandi sono molto completi, infatti oltre ai joystick analogici ci sono anche i pulsanti digitali, quattro pulsanti posteriori aggiuntivi, due piccoli touchpad cliccabili, un giroscopio interno e ovviamente il touchscreen. Insomma, non manca nulla, anzi c’è più di quello che serve realmente.
È veramente una console portatile?
Non crediamo sia corretto definire la Steam Deck una console portatile, poiché rompe tutti i canoni di portabilità a cui ci siamo abituati negli ultimi vent’anni. Tutte le console portatili esistite fino ad ora erano più piccole della Steam Deck, e probabilmente anche la Nintendo Switch soddisfa a malapena le caratteristiche che si ricercano in un prodotto da portare sempre con sé. Steam Deck, una volta posizionata nella sua custodia, ha un ingombro in lunghezza che supera i 30 centimetri, è spessa quasi dieci centimetri e profonda 16 (32 x 16 x 8 cm circa), e pesa poco meno di un chilogrammo. Non è tanto per il peso totale, ma è per il volume che occupa all’interno di uno zaino, portando via una buona porzione di una tasca principale.
Se deciderete di fare un viaggio aereo con una compagnia low cost, questo ingombro non è da sottovalutare, e in realtà perderete in ogni caso una buona fetta di bagaglio utile. Senza ombra di dubbio una qualsiasi altra console portatile, Switch inclusa, è più gestibile e si può nascondere con più facilità.
Steam Deck, di conseguenza, rimane una console portatile tra le mura domestiche. Ci immaginiamo che solo i veri appassionati possano essere abbastanza temerari da portare con sé, ovunque, la Steam Deck, mentre per tutti gli altri rimarrà una buona piattaforma con cui passare del tempo in qualsiasi stanza della casa (bagno compreso, ammettiamolo). La mancata portabilità di Steam Deck è data anche dall’autonomia limitata, di cui parleremo fra poco.
Calore e rumorosità, a volte possono essere un problema
Luci e ombre per quanto riguarda il comportamento di Steam Deck sotto il profilo della gestione termica e della conseguenza rumorosità. La buona notizia è che Valve è stata in grado di isolare le impugnature, dove si trovano i vari comandi, dal corpo principale che racchiude tutto l’hardware. Probabilmente se Steam Deck fosse stata più piccola la situazione sarebbe stata differente, infatti abbiamo già visto come alcune console alternative alla Steam Deck, come ad esempio i modelli OneXPlayer o AYA Neo, più compatti e con un design meno “bombato” nella zona delle impugnature, si comportano peggio nella gestione termica. Insomma, la Steam Deck si scalda nella parte centrale ma le impugnature rimangono abbastanza fresche, e anche chi è molto sensibile al calore non avrà problemi a utilizzare la console per un tempo prolungato.
Tuttavia il riscaldamento del corpo principale potrebbe essere un problema in base al modo in cui intendete usare la console. Se ad esempio vi adagerete in poltrona oppure da sdraiati, vi verrà naturale appoggiare la console al corpo, poiché in caso contrario l’unica posizione fattibile sarà mantenere i gomiti piegati con le mani in verticale, situazione che a lungo andare potrebbe essere molto stancante. Oltre alla zona posteriore allo schermo, raggiunge temperature considerevoli anche il bordo inferiore, che entrerà in contatto con il corpo. Quindi non possiamo dire che la gestione termica non sia un problema, infatti potrebbe diventarlo in base a come vorrete impugnare la Steam Deck.
Oltre alla posizione influisce sul calore anche la tipologia di giochi che userete. Se giocherete a titoli 3D impegnativi, è quasi certo che l’hardware lavorerà alla massima potenza o quasi, raggiungendo alte temperature. In caso contrario potreste tenere le temperature sotto maggior controllo, ma difficilmente esiste la situazione che evita qualsiasi tipo di riscaldamento. Steam Deck cerca di dissipare il calore azionando una ventola che soffia aria calda verso la feritoia superiore. Con giochi impegnativi la ventola lavorerà quasi costantemente a velocità elevata, producendo un continuo soffio e un rumore di fondo, mentre con titoli più leggeri la ventola non è mai un problema.
Per valutare la rumorosità dobbiamo ancora una volta fare appello alla soggettività di ognuno di noi. Se siete tra coloro a cui da fastidio una ventola che soffia continuamente, allora vi ritroverete con l’indossare sempre un paio di cuffie perché non avrete scampo. La rumorosità prodotta è simile a quella di un notebook recente messo alla prova con un’applicazione impegnativa; non è assordante, ma non possiamo dire che non si senta. Anche alzando il volume di gioco, a meno che non vogliate metterlo al massimo, sarete sempre disturbati da un rumore di fondo.
Software e compatibilità giochi, luci e ombre
Steam Deck non è una console matura sotto il profilo software, ci sono bug, ogni giorno ne escono di nuovi, la compatibilità dei giochi è altalenante. Si va dai titoli che funzionano bene, ad altri che hanno bug sporadici (anche se indicati come titoli completamente compatibili), ad altri ancora per cui bisogna fare un po’ di compromessi per giocarli, ad altri non compatibili. Valve offre una lista per capire quali titoli sono compatibili, mentre altri siti cercano di dare informazioni ancora più dettagliate. Se pensate di acquistare la Steam Deck e di usare qualsiasi gioco che avete su Steam, non sarà così.
Non vogliamo però essere troppo negativi per questo aspetto, crediamo che questa console oggi offra abbastanza titoli per soddisfare tutti i palati e solo se avete titoli molto specifici che vorreste usare su Steam Deck dovreste fare una ricerca preventiva.
In ogni caso Steam Deck è un computer portatile a tutti gli effetti, è possibile installare Windows e ci sono già un sacco di guide e soluzioni per utilizzare altre piattaforme di videogiochi. Siccome la compatibilità software è sempre in continua evoluzione, non crediamo sia necessario andare oltre nella valutazione, soprattutto perché può solo migliorare e già oggi è sufficiente per offrire una buona esperienza. Non sarà un’esperienza totalmente indolore, ma se siete utenti PC avrete visto di peggio; se siete invece utenti console, allora preparatevi a qualche sorpresa di quando in quando.
Vi lasciamo qui sotto alcuni link che potreste trovare utili per migliorare l’esperienza software con Steam Deck.
Come installare Windows su Steam DeckCome installare le MOD su Steam Deck
L’autonomia varia tanto, da un’ora a quattro ore, dipende
L’autonomia potrebbe essere tra i difetti più grandi di Steam Deck. Ci sono tre fattori che incidono sull’autonomia: la complessità del gioco, le impostazioni qualitative del gioco stesso e il frame rate. Se utilizzate un gioco AAA con grafica 3D più o meno complessa, la batteria sarà destinata ad avere una durata limitata, e in base alla complessità e ottimizzazione del gioco stesso questa sarà mediamente tra una e le due ore. Quindi possiamo dire che un’autonomia media di un’ora e mezza è quella che si sperimenterà nella maggior parte dei casi. È possibile tuttavia guadagnare alcuni minuti intervenendo sulle impostazioni qualitative del gioco: su uno schermo di queste dimensioni e risoluzione spesso passare da un’impostazione Ultra a un’impostazione media non cambia molto la resa qualitativa percepita. Di conseguenza, limitare la complessità delle scene avrà maggior beneficio sull’autonomia con una perdita marginale sull’esperienza d’uso. Il secondo parametro su cui lavorare è il frame rate, sfruttando anche il limitatore che Valve ha introdotto con un aggiornamento del sistema operativo. Giocare a 60 FPS è sempre meglio rispetto giocare a 30, ma con il limitatore a 40 / 45 FPS è possibile, anche in questo caso, limitare l’impatto sull’esperienza d’uso migliorando nel contempo l’autonomia. Nuovamente, dipende molto dal gioco, in alcuni la differenza tra 60 e 30 si vedrà poco, in altri sarà completamente invisibile e in altri si vedrà di più. In ogni caso, prendendo tutte queste precauzioni, l’ora e mezza in media di autonomia è quello che potrete raggiungere con la maggior parte dei giochi complessi.
Il discorso cambia completamente se vorrete usare giochi poco complessi o anche emulatori, applicazioni che spesso richiedono poche risorse in termini di potenza e potranno estendere la durata della batteria anche a 4 ore.
La perfetta console da retrogaming
Lo abbiamo appena accennato, se vorrete usare la Steam Deck come una console da retrogaming “portabile”, allora avrete per le mani una vera potenza. Non solo lo schermo a risoluzione contenuta non sarà un problema, ma spesso i giochi retro hanno grafica meno complessa e si potranno usare tenendo la console più distante dagli occhi, eliminando o diminuendo il problema della dimensione dello schermo di cui vi abbiamo raccontato nei capitoli precedenti. L’autonomia sarà molto più alta e nella maggior parte dei casi la ventola non farà rumore. Inoltre, installare gli emulatori è molto semplice, alcuni si possono installare direttamente da Steam, altri nella maniera tradizionale e la presenza della MicroSD facilita il passaggio delle ROM. Non vogliamo accennare alla legalità o meno dell’uso delle varie ROM, sappiamo che è sempre un discorso delicato e vi consigliamo quindi di informarvi bene se vorrete usare la Steam Deck per questo scopo.
Chi dovrebbe acquistarla e chi non dovrebbe acquistarla
Come avete visto leggendo il nostro racconto, Steam Deck è un mix di luci e ombre, e la quantità di pregi o difetti dipendono esclusivamente dal modello d’uso. Senza ombra di dubbio questa console dovrebbe essere acquistata da chi è alla ricerca di una piattaforma da retrograming molto flessibile e facile da usare, o da chi è un giocatore PC appassionato e vuole un sistema per continuare a giocare al PC, quando non ha voglia di stare alla scrivania o, ad esempio, non vuole rinunciarci mentre è in vacanza, accettando le limitazioni oggettive di Steam Deck. Abbiamo pubblicato un articolo più approfondito sui motivi per cui acquistare Steam Deck, che potete leggere a questo indirizzo: I 5 motivi per acquistare Steam Deck.
Al contrario, lasciate perdere Steam Deck se volete una console veramente portatile, da usare ovunque, e con una buona autonomia. In questo caso la console da scegliere è ancora Nintendo Switch, nonostante offra una libreria di giochi differente e decisamente più limitate rispetto a Steam Deck. Abbiamo pubblicato anche un articolo su “I 5 motivi per NON acquistare Steam Deck”.
Quale modello acquistare
Se avete fatto un bilancio dei pro e dei contro e siete decisi ad acquistare Steam Deck potreste chiedervi quale modello scegliere tra i tre disponibili. Il nostro consiglio è di acquistare il modello intermedio, quello con SSD da 256 GB al prezzo di 549 euro. Il modello più costoso ha in più un SSD il doppio più capiente e una copertura anti-riflesso dello schermo (oltre ad altri accessori che non cambiano la vita), ma la copertura anti-riflesso non fa una differenza così grande considerando il modello d’uso di Steam Deck, che come detto vi porterà a usarla maggiormente in casa e meno altrove. Di conseguenza troviamo sia importante avere un SSD da almeno 256 GB in cui poter installare alcuni giochi di dimensioni considerevoli, senza doversi affidare alla MicroSD che vi porterà a tempi di caricamento più lunghi.
Al contrario, se volete usarla principalmente come piattaforma da retrogaming o vorrete cimentarvi nella sostituzione fai da te dell’SSD, allora potreste risparmiare e acquistare il modello da 64 GB al prezzo di 419 euro.
Non troviamo veramente molti motivi per spendere 679 euro per il modello top di gamma.
Voto Recensione di Steam Deck
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Molto versatile, potete farci di tutto
-
Molto potente (considerando la tipologia di prodotto)
-
Perfetta per il retrogaming
-
Perfetta per gli appassionati PC che vogliano ogni tanto giocare lontani dalla scrivania
Contro
-
Autonomia (con i giochi complessi)
-
Sempre un po’ rumorosa
-
Il bordo inferiore si scalda molto
-
Non è molto portatile
-
Il peso affatica gli avanbracci in alcune posizioni
Commento
In conclusione, Steam deck si presenta come una console molto versatile e potente; inoltre, è perfetta per il retrogaming e per tutti gli appassionati PC che vogliono giocare lontani dalla scrivania. Sottotono diversi aspetti tra cui la limitata autonomia, se utilizzata con giochi più complessi, la rumorosità e il surriscaldamento della console; non risulta comoda da utilizzare in tutte le posizioni e non è così portatile per via delle dimensioni.