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Starfield: Shattered Space | Recensione - Un'espansione blanda

Abbiamo giocato e approfondito Shattered Space, il primo contenuto aggiuntivo di Starfield che introduce una serie di nuovi contenuti.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Circa un anno fa Starfield ci aveva conquistato per il world building e per la sua capacità di farci davvero sentire esploratori dell'universo, attraverso ambientazioni suggestive e quest secondarie ben scritte che riuscivano a elevarsi anche al netto di un struttura di gioco poco moderna.

Il gioco di Bethesda e Xbox è stato amato e odiato, ricevendo tante critiche, ma divenendo il titolo più giocato dello studio e uno dei giochi più venduti dello scorso anno. Nel corso di tutto il 2024, la software house ha rilasciato svariati aggiornamenti atti a migliorare la quality of life del prodotto, riuscendo ad ascoltare i feedback e donando alla community diversi update molto importanti, tra cui il veicolo di terra per l'esplorazione.

Il culmine di queste nuove migliorie è Shattered Space, la prima espansione ufficiale del gioco (compresa nella Premium Edition) pensata per introdurre finalmente una delle fazioni più misteriose del gioco base, i Va'ruun. Come era prevedibile, purtroppo, questo contenuto ci è sembrato più un "pezzo" tagliato dal gioco al day one invece di un DLC inedito vero e proprio, motivo che ci ha portato a chiederci: è tutto qua quello che Bethesda può offrire per Starfield?

Una luna pensata per essere esplorata

Shattered Space ci porta all'esplorazione della luna Va'ruun'Kai, nonché sede ufficiale della casata dei Va'ruun. Questa fazione è stata più volte citata nel gioco base, alimentando inevitabilmente curiosità e mistero intorno ai suoi membri, anche per via del loro particolare legame religioso e della loro attitudine a inimicarsi un po' tutte le altre fazioni della Via Lattea.

Per anni, infatti, i Va'ruun si sono celati, lontani da occhi indiscreti, ristabilendosi dai conflitti per riscoprire loro stessi e il nuovo possibile percorso indicato dal "Grande Serpente", ovvero il loro Dio. Inutile sottolineare che la casata ha dovuto affrontare numerose problematiche interne, dai pericolosi Zeloti (Va'ruun estremisti troppo accecati dalla religione) alla divisione in sotto-casate per la gestione più oculata dell'intera fazione. Come se non bastasse, un terribile incidente causato da un esperimento mal riuscito ha portato alla distruzione della città di Dazra (la capitale di Va'ruun'Kai) e alla morte di numerosi cittadini innocenti.

Tutta l'espansione ruota proprio alla scoperta della fazione e ancora, una volta, all'approfondimento di ulteriore lore che arricchisce l'universo di gioco. Il team ha provato un approccio diverso rispetto al gioco base: ha fatto un passo indietro e ha realizzato a mano l'intera tile della zona di Dazra, portandoci a esplorare il luogo come facevamo nei loro vecchi titoli quali Skyrim, Fallout o Oblivion. Ciò significa che non è presente nulla di procedurale intorno alla zona d'atterraggio principale, spingendoci a giocare con la massima libertà possibile.

Questo ha portato il gioco a essere ambientato in una sola location (o quasi), eliminando eventuali componente spaziali. il tutto funziona, non per altro la narrazione ambientale è sempre stato un grande pregio di Bethesda, ma essendo un'espansione limitata, il tutto si riduce a poche quest secondarie e una vicenda principale senz'altro interessante, ma che non osa a raccontare di più di quanto dovrebbe. 

Il livello di scrittura è ancora alto, soprattutto in un paio di missioni facoltative (segnatevi "Il Duello" e "Una Casata Divisa"), ma ci saremmo aspettati di più sotto il piano contenutistico: i nemici aggiuntivi sono pochi, l'equipaggiamento anche, per non parlare delle armi.

Se questa espansione fosse costata 19,99 euro, invece di 29,99 euro, probabilmente sarebbe rimasta più accettabile, invece ricorda un po' uno di quei contenuti che sembra quasi tagliato dal gioco originale e che si è deciso all'ultimo di relegare a DLC. Non fraintendeteci, siamo comunque dinanzi a circa una quindicina di ore aggiuntive, anche 30 se si dovesse decidere di completarla al 100%, ma le poche introduzioni ci hanno fatto ricordare (e non in maniera positiva) alcuni contenuti poco amati dell'universo Bethesda, tra cui Operation Anchorage di Fallout 3 o primissimi contenuti di Fallout 4.

Artisticamente incredibile, performance deludenti

Se c'è però un lato molto positivo di questa espansione è la stessa luna Va'ruun'Kai. Di Starfield si possono scrivere tante cose, ma il comparto artistico e sonoro è senza dubbio uno dei migliori presenti sul mercato e anche con Shattered Space non siamo rimasti delusi.

La città di Dazra è molto ispirata, innescata in un'ambientazione molto suggestiva e contornata da un sistema di illuminazione palesemente migliorato per garantire uno spettacolo visivo ancora migliore rispetto al gioco base. Le terre rossicce intorno alla capitale sono ricche di segreti, creature e avamposti che brillano sotto la cocente luce della stella, mentre nuove splendide tracce sonore (sempre provenienti da Inon Zur) ci accompagnano nell'esplorazione.

Non mancano caverne e finalmente una discreta quantità di zone a gravità zero che stimolano anche alcuni combattimenti. Purtroppo questi ultimi rimangono pochissimi.

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Sfortunatamente tutta questa descritta bellezza viene meno quando ci si sposta: le performance sulla luna sono molto deludenti, non riuscendo mai a garantire i 60fps in modalità performance e facendo molta fatica anche con l'impostazione 30fps. Un peccato se si considera che al di là delle problematiche delle città, l'esperienza originale di Starfield era comunque ben ottimizzata su console.

Voto Recensione di Starfield: Shattered Space


6.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • L'ambientazione è bellissima

  • Esplorazione molto soddisfacente

  • Colonna sonora di livello

  • Alcune missioni secondarie sono belle

Contro

  • Le performance sono inspiegabilmente peggiorate

  • La quest principale è interessante, ma è troppo limitata

  • Pochi contenuti realmente nuovi

Commento

Starfield: Shattered Space è la prima espansione dell'epopea spaziale di Bethesda, un contenuto oggettivamente poco utile nel contesto generale del gioco. Nonostante le nuove ambientazioni siano fantastiche e l'idea concentrare la storia su un'unica luna renda l'esplorazione efficace, tutto il resto sembra un chiaro taglia e cuci del gioco completo, quasi come se fosse stato rimosso per motivi di tempo dal prodotto finito e poi ripescato un anno dopo per aggiungere qualche ora in più. Se la software house è realmente intenzionata a rendere Starfield un titolo duraturo nel tempo, sarà necessario un contenuto aggiuntivo decisamente più a fuoco e curato rispetto a quanto abbiamo visto e giocato con Shattered Space.
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