Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge | Recensione
Un gioco per Oculus Quest 2 che vi porta nel mondo virtuale di Star Wars. Combattimenti e interazioni con l'ambiente; un gioco piacevole!
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Un’esperienza per chi cerca un gioco non particolarmente impegnativo, gustando le sfumature che solo la realtà virtuale sa dare. Questo è, in breve, il modo in cui posso descrivere “Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge”. Sviluppato per Oculus Quest (leggi qui la nostra recensione dell'Oculus Quest 2) da ILMxLAB, uno studio di LucasFilm, vi ritroverete nei panni di un meccanico di droidi, atterrato sul pianeta Batuu, che dovrà affrontare la “Death Gang”, portando a termine alcuni compiti che gli verranno assegnati.
Il gioco è essenzialmente un FPS, in cui dovrete abbattere i nemici a colpi di laser e sfruttare un accessorio multi-utensile per manipolare alcuni circuiti che vi offriranno accesso ad armi e provviste. Per muovervi all’interno dell’avventura potrete usare lo spostamento libero, mentre se soffrite di motion sickness potrete utilizzare il teleport. Nel nostro caso abbiamo unito il meglio dei due mondi, sfruttando il teleport per spostarsi agilmente e coprire lunghe distanze velocemente, e il movimento libero durante gli scontri a fuoco o in alcune sessioni di esplorazione. Il comfort è dopotutto buono, statene alla larga solo se soffrite veramente molto il motion sickness.
Per aprire porte o casse di rifornimento il multi-utensile vi permette di svitare di bulloni, usare una fiamma ossidrica per aprire dei pannelli o attivare dei circuiti con una sorta di teaser. Ci sono diverse armi con cui potrete destreggiarvi, ma sostanzialmente si tratta di pistole o fucili laser in gusti differenti. Dopo aver sparato diverse raffiche dovrete attendere che si raffreddino, o agire su un meccanismo che permette di “raffreddare velocemente” l’arma e riprendere lo scontro. Purtroppo non esiste la possibilità di ricaricare l’arma, una mancanza non da poco che influenzerà il modo in cui affronterete l’avventura. Vi ritroverete continuamente a svuotare un caricatore, buttare l’arma e prendere quella del nemico che avete abbattuto. Per sicurezza terrete un paio di fucili attaccati alla cintura, come “scorta” nel caso in cui l’arma che impugnerete sarà scarica e non potrete sostituirla con quella del nemico. L’ulteriore conseguenza è che per interagire con gli elementi dell’ambiente dovrete spesso appoggiare l’arma per terra, compiere l’azione, e poi afferrarla nuovamente. Se procederete unicamente con due armi, riponendole e prendendole dalle fondine ai fianchi, rischierete di trovarvi con le armi scariche durante un combattimento. Insomma, questa scelta da parte degli degli sviluppatori è difficilmente condivisibile, soprattutto perché avrete accesso a uno zaino molto capiente, nonché alla possibilità di posizionare i kit medici sui polsi e il multi-utensile in un apposito alloggiamento sul petto.
Probabilmente l’obiettivo di ILMxLAB era rendere l’avventura più avvincente, limitando le scorte di munizioni a disposizione. Sarebbe interessante affrontare l’avventura con un occhio attento alle risorse, a patto che il sistema di fuoco fosse più preciso. Ci siamo trovati più volte a prendere la mira con precisione, per poi vedere il raggio laser andare totalmente fuori bersaglio. Non mancano bombe a mano e droidi volanti, che potrete librare nell’aria per aiutarvi negli scontri. Quando verranno danneggiati torneranno da voi per ricevere delle cure, cioè un paio di secondi di scosse elettriche inferte con il multi-utensile.
Dopo questa descrizione del combat system sembra di essere davanti a un disastro, ma non è così: sono tutti punti migliorabili per una futura avventura, ma il gioco rimane ugualmente godibile.
Tra i punti migliorabili c’è anche il level design, che lascia con un po’ di dubbi, di quando in quando, su quale strada prendere. Non è un open-world, ma nel percorso prestabilito c’è un certo grado di libertà, al punto tale che sul dispositivo che portate al polso avrete tre pulsanti: uno per accettare una comunicazione in entrata, solitamente utilizzato per affidarvi una nuova missione o darvi dei suggerimenti, un secondo pulsante che attiva uno scanner, che utilizzerete per alcuni compiti o per sapere qualcosa di più delle specie che state affrontando, e un terzo pulsante che attiva un indicatore di direzione, che vi suggerisce dove andare. Tuttavia non è sempre molto chiaro nelle sue indicazioni, e a volte cercherete di raggiungere zone che in realtà potrete raggiungere solo successivamente proseguendo il cammino. Dovrete anche ricorrere a un jetpack che vi permette di alzarvi di alcuni metri, per poi direzionare il teleport su una superficie altrimenti non raggiungibile.
Riuscirete a concludere l’avventura in circa 5 ore, poco più se vi fermerete ad ammirare il panorama o cercherete in ogni anfratto, poco meno se tirerete dritti verso la meta.
Verdetto
Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge è un gioco piacevole, con tanto spazio di miglioramento. ILMxLAB ha già annunciato un sequel, e in quell’occasione ci piacerebbe vedere un combat system più evoluto, un’evoluzione del personaggio e magari un level design un po’ più curato. Se proprio volessimo esagerare, sarebbe interessante anche un sistema di creazione degli oggetti e, perché no, il doppiaggio in italiano che permetterebbe a chiunque di seguire l’avventura senza distrazioni. Con un gioco del genere saremmo disposti a spendere decine di ore nell’universo di Star Wars. Per ora Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge rimane un titolo dedicato a tutti gli appassionati di Star Wars, o magari coloro che hanno acquistato da poco un Oculus Quest 2 e sono alla ricerca di tutti i titoli in grado di fargli sperimentare, come si deve, la realtà virtuale.
Voto Recensione di Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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+ L'universo di Star Wars è sempre affascinante
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+ Interazione con il multi-utensile
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+ Ottime basi per sviluppo futuro
Contro
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- Combat System da ottimizzare
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- Level design da rifinire
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- Non ci sono meccaniche che spingono a giocarlo per molte ore
Commento
L'idea è vincente, la realizzazione è acerba. In Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge ci sono tutti gli elementi per un gioco di successo, ma il gioco dovrà essere arricchito e rifinito in tanti piccoli dettagli. Soddisfacente per chi è appena entrato nel mondo della realtà virtuale, risulterà solo discreto per i veterani. Consigliato agli amanti di Star Wars che cercano un titolo da giocare a piccoli intervalli e che non vogliono impegnarsi in avventure di decine e decine di ore.