Star Renegades | Recensione, violenza tra le stelle
Star Renegades è un tripudio stellare di violenza e meccaniche da RPG, dove ogni giocatore assembla la propria squadra per salvare l'universo.
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a cura di Alessandro Palladino
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Rogue-like e RPG sono una combinazione dimostratasi più volte vincente sia nella teoria che nella pratica, soprattutto guardando al mondo indipendente. Paradossalmente è anche uno di quei generi dove l'artisticità fuoriesce di più, forse per via delle particolari modalità con cui si imposta l'universo narrativo o per la possibilità di lavorare su personaggi multipli dalle sfaccettature completamente diverse. Alla mente tornano capolavori come Darkest Dungeon o un più recente Slay the Spire, le declinazioni sono davvero tante e difficilmente hanno mai stancato, specie perché ogni volta sembra esserci un'idea completamente nuova all'orizzonte.
Star Renegades è una di queste idee brillanti, miscelate con cura e proposte a noi come pane con cui cibarsi per ore e ore e ore. Un'avventura dimensionale dove la morte è dietro l'angolo, ma non nel senso crudele e ludico del termine, piuttosto in quello puramente narrativo e che non è alla ricerca della frustrazione del giocatore. Come ogni appartenente a questo particolare genere, Star Renegades eredita una serie di grandi intuizioni dalle sue radici, riuscendo a costruire brillantemente uno spirito tutto suo. E, ad oggi, è un'impresa non da poco!
Salvando le dimensioni
Da dove partire per descrivere Star Renegades? Be', la risposta è davvero difficile considerando la sua complessità tattica. Come molti rogue-like presenta una trama molto semplice e diretta, adatta alla ripetizione attraverso un sapiente utilizzo di un'impasse spazio/temporale. L'universo è di nuovo in pericolo per colpa di una forza tecnomantica che comanda un'orda di robot assassini senz'anima nel tentativo di sbloccare degli antichi manufatti e distruggere l'intero universo grazie a una catastrofe inimmaginabile. Le nostre copie da dimensioni parallele già conquistate hanno deciso di avvisarci del pericolo, pregandoci di difendere il nostro sistema prima che le forze nemiche possano effettivamente raggiungere il loro obiettivo: degli antichi colossi, chiamati Titani, le cui carcasse giacciono su alcuni pianeti.
Assemblata una squadra di eroi di fortuna, con ben 13 personaggi da reclutare nel corso delle missioni, il giocatore dovrà andare di mappa in mappa e raggiungere la famosa X sulla mappa in un tempo limite di turni, potenziandosi il più possibile e sconfiggendo di volta in volta dei boss fino ad arrivare all'origine del male. Il tutto è condito da riferimenti continui a Star Wars, fin dalla premessa di trama dove un robottino viaggia tra le dimensioni per consegnare il messaggio in grado di sconfiggere l'impero tecnomantico. Ricorda qualcosa?
Se finora quanto descritto vi sembra essere una struttura abbastanza semplice e lineare – e in realtà le missioni, nel loro design, lo sono abbastanza – è nei combattimenti che Star Renegades brilla come una gemma quantica in un buco nero in espansione. Ogni azione è dettata dal tempo e dall'ordine con cui si attacca rispetto al proprio avversario: se si colpisce prima si compie un colpo critico, se si viene colpiti dopo si rischia di entrare in Break e vedere la propria azione cancellata.
Capirete fin da subito quanto sia importante far sì che i nemici attacchino il meno possibile, sfruttando le loro debolezze intrinseche, la velocità degli attacchi e le combinazioni da effettuare con la propria squadra. Nella pratica, questo vuol dire che se un robot gigante vi sta per sparare un laser della morte, quello che potrete fare è utilizzare il vostro attaccante più duro per un colpo pesante mentre gli altri membri utilizzano attacchi veloci per posticipare il suo turno e fargli subire un critico dove non battono i soli.
Sistemi stellari
Di certo però non basta saper dosare bene il tempo dei turni: ogni nemico ha infatti proprietà particolari, punti di forza diversi, possibilità di contrattaccare se colpito, armatura, scudi, status alterati e chi più ne ha più ne metta. Ci sono così tanti sistemi in Star Renegades che descriverli tutti non renderebbe giustizia al divertimento che si prova a tenerne sempre conto, poiché non si ha davvero mai la sensazione di avere troppa roba a cui pensare. Il team di Massive Damage ha infatti creato il sistema perfetto, quello che prende in considerazioni trecento variabili senza rendere il tutto caotico o dispersivo.
Ogni comando impilato nel turno temporale mi è sempre apparso preciso, chiaro e ragionato, non potevo permettermi mosse false ma non avevo neanche la pressione di una partita a scacchi virtuale come poteva essere, ad esempio, in Into the Breach. Star Renegades è fluidissimo, appagante e dannatamente divertente anche negli scontri più semplici e insulsi, mentre contro i Boss raggiunge l'apoteosi strategica che si costruisce mano a mano che il giocatore forma la propria squadra, ottiene equipaggiamenti dai nemici caduti e spende le risorse ottenute per salire di livello, comprare oggetti e upgrade permanenti tra una run e l'altra negli universi paralleli.
C'è pur sempre una ripetitività di fondo tipica del genere, ma è rivoltandola come un calzino che Massive Damage ha trovato lo spazio per inserire un sacco di roba, tra cui addirittura un simil Sistema Nemesi da L'Ombra di Mordor e una meccanica "relazionale" che permette agli eroi di accoppiarsi, generare addirittura figli e ottenere potenti attacchi combinati. Niente di tutto questo appare di troppo o messo lì tanto per far spessore, ogni cosa ha il suo posto nel disegno del gioco e alla fine serve lo scopo di permettere al giocatore di potenziare al dettaglio il team che immagina, raggiungendo la fine dell'avventura con il risultato ideale in mente. Per certi versi, mi ha ricordato l'ebrezza delle mie prime partite a FTL, dove vincere lo scontro finale è ancora oggi uno dei miei ricordi più soddisfacenti.
Oltre a essere più divertente di quanto gli è legalmente permesso, Star Renegades è anche bello da vedere grazie a una tecnica pixel art 2DX in grado di fondere al meglio modelli bidimensionali con effetti tridimensionali, amplificando enormemente l'impatto visivo dei vari scenari e delle animazioni da battaglia, con centinaia di frame disegnati a mano per ogni singolo personaggio su schermo.
E, fidatevi, si nota davvero quando l'impegno per ogni singolo fotogramma è enorme, specie quando vi ritroverete a osservare personaggi sparare fulmini dalle mani o brillanti briganti spaziali sparire e riapparire sparando a vista. Anche qui, i vostri occhi saranno più che appagati in ogni sensazione, tanto da farvi credere – a ragione – che Star Renegades sia davvero uno dei giochi più avveniristici nei riguardi dell'utilizzo della pixel art. Ciliegina sulla torta sono le musiche synthwave dalle tonalità spaziali e crude, azzeccate soprattutto per i combattimenti al cuore del gioco.
Voto Recensione di Star Renegades - PC
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Sistema di combattimento appagante, vario e fluido che premia la strategia
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- Design geniale e ricco di sistemi ben pensati
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- Direzione artistica eccellente, dalla pixel art alle musiche
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- Personaggi vari dalle mille combinazioni, sia alleati che nemici
Contro
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- Le mappe, per quanto differenti nel design, possono risultare ridondanti
Commento
Star Renegades è semplicemente una brutale perfezione venuta da una dimensione parallela fatta di pixel. Divertente, entusiasmante e ricco di sistemi ben oliati, è il passatempo perfetto per buttarci ore e ore senza mai annoiarsi. I combattimenti sono appaganti, i personaggi variegati, la direzione artistica azzeccata e l'ispirazione di fondo sufficientemente unica, per quanto citazionista della cultura pop fantascientifica. Non si poteva davvero chiedere di più a Massive Damage per la sua creatura, rendendoci davvero euforici per un futuro auguratamente fatto di aggiornamenti che vanno ad arricchire la varietà di eroi, nemici e mappe: l'unico "neo" amaro se proprio si vuole trovare un difetto a tutti i costi.