Star Drift Evolution | Recensione, un top-down racer da manuale
A distanza di qualche mese dall’annuncio dell’early access è stata da poco rilasciata la versione definitiva di Star Drift Evolution, videogioco indipendente di genere racing con spiccate tendenze alla competizione multiplayer.
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a cura di Lorenzo Quadrini
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In sintesi
A distanza di qualche mese dall’annuncio dell’early access è stata da poco rilasciata la versione definitiva di Star Drift Evolution, videogioco indipendente di genere racing con spiccate tendenze alla competizione multiplayer.
Star Drift Evolution basa gran parte della sua ottima esperienza su un approccio old school del racing, in particolare del top-down racing, con una focalizzazione - evidente già dal nome - mirata al drifting, ossia la derapata. Il calcolo della traiettoria, influenzato non solo dalla semplice pressione dei tasti ma anche dalla natura del tracciato e del veicolo, rappresenta il vero cuore della giocata, costringendo il giocatore a imparare le dinamiche di corsa, disincentivando quegli approcci più scanzonati propri di molti altri racing games.
Ancora, SDE propone una ricostruzione automobilistica che non può definirsi simulativa in quanto tale ma che, calata all’interno del suo particolare sistema di drifting, è tutto fuorché arcade. Lo studio della traiettoria risulta fondamentale per ottenere tempi accettabili, soprattutto nel momento in cui si decide di cimentarsi nel multiplayer (ma di questo parlerò meglio tra poco). Sorprendente, soprattutto per un progetto così “piccolo”, è anche la ricostruzione delle diverse macchine, tutte di fantasia - sebbene molte ispirate a vetture esistenti - e tutte con feedback di guida molto eterogenei. In tal senso ogni gara risulta nella realtà dei fatti ingestibile senza conoscere a fondo la quattro ruote scelta per competere. Chiaramente una volta capite le peculiarità dei vari veicoli il giocatore riuscirà a padroneggiare i suoi cavalli di battaglia, ma rimane fondamentale non abbassare mai la guardia.
Il single player comunque, senza annoiare troppo il lettore con elenchi indigesti di bottoni, menù e modalità, si sviluppa attorno ad una Carriera basata principalmente sul raggiungimento di tot obiettivi (arrivare primo, arrivare tra i primi tre, battere determinati tempi nelle crono, ecc), che porteranno a sbloccare le mappe successive ed a guadagnare soldi necessari per acquistare i ben 50 veicoli a disposizione. La vera funzione della modalità in solitaria, però, rimane quella di palestra. A fronte delle decine e decine di mappe (caratterizzate da curve vertiginose e terreni impervi come sabbia, fango e ghiaccio) il giocatore è chiamato a padroneggiare la propria derapata, con l’obiettivo di competere sulle tempistiche globali degli altri utenti o direttamente nel multiplayer.
Quest’ultimo ancora non offre un vero e proprio matchmaking automatizzato, permettendo però di aprire stanze locali, online e online “nascosto”. Seguendo un approccio old school generalizzato anche all’approccio torneistico, Star Drift Evolution si poggia su una community frizzante (con tanto di server Discord), nella quale è frequentissimo trovare gli stessi creatori. Considerando la presenza fissa del game designer Marco Calcaterra è nato anche un fortissimo zoccolo duro di utenti italiani, che credo possa interessare tutti coloro poco avvezzi alle esperienze più “internazionali” (ad ogni modo il gioco, ci tengo a sottolinearlo, ha una vocazione piccola ma globale).
Tecnicamente Star Drift Evolution fa del suo meglio per offrire un gioco di corsa gradevole alla vista, con una grafica low poli che riesce a riprodurre i diversi biomi con un colpo d’occhio notevole, garantendo una gestione delle traiettorie e dei terreni certosina. Certo, sono presenti delle sbavature, o per meglio dire delle leggerezze, soprattutto per quel che concerne l’HUD e tutte gli orpelli di contorno: emoji che sembrano prese di peso da MSN, leaderboard stilisticamente grezze e via discorrendo. Si potrebbe avanzare che un tale approccio stilistico sia l’ennesimo rimando a quel panorama dei racing vecchia scuola di cui Star Drift Evolution si fa, meritatamente, alfiere. Personalmente continuo a trovare questa scelta troppo stonata rispetto all’eleganza minimal ma efficace di vetture e tracciati, nei quali si nota un lavoro che manca (per volontà o per pigrizia) nella esperienza utente.
Il gioco rimane comunque un ottimo gioco, con delle punte tecniche di grande qualità ed uno sviluppo verticale che permette - con un po’ di pazienza - a tutti di padroneggiare un sistema di guida che fa invidia a produzioni molto più blasonate. Il vero punto di forza di Star Drift Evolution è tra l’altro molto più “nascosto” e risiede nella grande disponibilità dei due sviluppatori di venire incontro alle esigenze del loro pubblico. Una community che, con un approccio in apparenza vetusto ma al contrario efficace, si riunisce ormai con grande costanza sui canali Discord dedicati, organizzando tornei ed offrendo feedback che rimangono raramente inascoltati. Il balzo nello sviluppo di Star Drift Evolution, dalla beta ad oggi, è stato il ragguardevole risultato dell’incontro tra creatori e fruitori, e credo che sia un esempio virtuoso di come andrebbero gestiti i progetti più centrati sulla giocabilità multiplayer.
Voto Recensione di Star Drift Evolution - PC
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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-Traiettorie certosine e approccio impegnativo al drifting
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-Tante vetture diverse nelle forme e nella guida
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-Community eccezionale
Contro
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-Livello di difficoltà sopra la media
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-Una certa trascuratezza nei menù e nei piccoli dettagli di UE
Commento
Star Drift Evolution è un titolo che sa farsi amare, soprattutto per chi è in cerca di un'esperienza multiplayer diversa dal solito e caratterizzata da una community affettuosa e capeggiata dagli stessi sviluppatori. Il gioco in sé è validissimo, con un gameplay difficile da gestire, ma che permette a tutti di imparare (con un po' di pazienza). Rimane certo un videogioco di nicchia, con uno stile ben preciso e certo non aperto a quel racing scanzonato e rumoroso che appassiona il grande pubblico. Le sbavature ci sono, ma rimangono confinate ai dettagli inerenti ad esperienza utente e varietà delle attività single player, in maniera direi fisiologica per un prodotto così "piccolo". Visto il prezzo, chiunque volesse cimentarsi in un top-down racing di qualità dovrebbe farci un pensierino.