Un bug critico nel sistema di intelligenza artificiale A-Life 2.0 sta minando l'esperienza di gioco di Stalker 2, il nuovo sparatutto survival sviluppato da GSC Game World e lanciato di recente. I giocatori lamentano che il sistema, pubblicizzato come "rivoluzionario", non funziona come previsto, con nemici che appaiono dal nulla e comportamenti poco realistici.
Ievgen Grygorovych, CEO di GSC Game World, ha spiegato a IGN che il problema è dovuto a limitazioni tecniche: "Per funzionare correttamente, il sistema A-Life 2.0 richiede un'area molto più ampia per generare gli NPC rispetto a quella attualmente presente nel gioco". Il raggio di spawn è stato ridotto per problemi di ottimizzazione, in particolare nella gestione della memoria. "Stiamo continuando a lavorare sull'ottimizzazione per fornire più risorse al sistema A-Life e aumentare il raggio in cui viene effettivamente visualizzato", ha aggiunto Grygorovych.
La situazione è stata aggravata dalla rimozione di ogni riferimento ad A-Life 2.0 dalla pagina Steam del gioco poco prima del lancio. Maria Grygorovych, direttrice creativa, ha chiarito che si è trattato di un errore di comunicazione interno: "È stato fatto senza alcuna discussione o permesso. Non mi hanno chiesto se ci fossero bug con A-Life o altro".
Gli sviluppatori hanno assicurato che stanno lavorando per risolvere i problemi tecnici e migliorare il sistema A-Life 2.0. L'obiettivo è realizzare la visione originale di un mondo di gioco vivo e reattivo, come promesso inizialmente.
Nel frattempo, la comunità di modder si è già attivata per migliorare l'esperienza, con diverse mod già disponibili per Stalker 2. Ciò dimostra il forte interesse e supporto dei fan verso il gioco, nonostante le difficoltà iniziali.
Il lancio problematico di Stalker 2 evidenzia ancora una volta le sfide nello sviluppo di giochi open world complessi, specialmente quando si cerca di implementare sistemi di IA avanzati. Resta da vedere se GSC Game World riuscirà a mantenere le promesse e a trasformare Stalker 2 nel gioco rivoluzionario che aveva annunciato.
Il sistema A-Life, introdotto nel primo gioco, era già all'avanguardia per l'epoca, cercando di simulare un ecosistema virtuale in cui ogni NPC (personaggio non giocante) aveva una propria routine e obiettivi indipendenti dal giocatore. Questo approccio ha contribuito a creare un mondo di gioco più vivo e credibile.
Con l'arrivo di S.T.A.L.K.E.R. 2, gli sviluppatori di GSC Game World hanno cercato di portare questa idea a un livello successivo con A-Life 2.0. L'ambizione di creare un'intelligenza artificiale ancora più avanzata riflette una tendenza generale nell'industria dei videogiochi, dove si cerca costantemente di migliorare la verosimiglianza e l'immersione dei mondi virtuali.
Nonostante le difficoltà tecniche attuali, la storia di S.T.A.L.K.E.R. dimostra che la serie ha sempre saputo superare le sfide. Il primo gioco, ad esempio, subì numerosi ritardi e cambiamenti durante lo sviluppo, ma alla fine riuscì a conquistare critica e pubblico. Questa resilienza fa ben sperare per il futuro di S.T.A.L.K.E.R. 2 e per la realizzazione della visione originale degli sviluppatori.