Audio e conclusioni

Audio e conclusioni

Senza dimenticare la grandissima colonna sonora che accompagna il giocatore nel proseguo dell’avventura, possiamo tristemente sottolineare che quest’anno Luca Ward ha abbandonato il ruolo di doppiatore di Sam Fisher (come nell’episodio per PSP), togliendo al personaggio uno stile ed una caratterizzazione unica, che era entrata nel cuore di tutti. Come se non bastasse alcune reminiscenze del buon Ward ricompaiono come spettri inaspettati in alcune situazioni di gioco: fate caso alla voce di Sam mentre cerca di scassinare le serrature delle porte chiuse… Oltre a non capire assolutamente la scelta dei programmatori, reputiamo decisamente inopportuno includere la voce di un secondo doppiatore, togliendo quel poco di carattere (almeno dal punto di vista vocale) che la nuova voce cerca, - malamente - di donare al protagonista del gioco.

Dal punto di vista tecnico, oltre che nel comparto audio, si possono sottolineare alcune lacune che non tolgono comunque valore al titolo: parliamo ovviamente del “solito” frame rate a 30 (ma ormai dovremmo essere tutti abituati) e dell’assenza del vertical sync, che produce il fastidioso “salto” di poligoni quando si ruota la telecamera. Problemi che ormai fanno parte della serie in modo strutturale e che forse senza i produttori non reputano fastidiosi per il videogiocatore medio. Un mistero. In questo piovoso ottobre dell’anno 2006 cosa potete essere certi di far girare nel tray della vostra console? Sicuramente Splinter Cell. Bando alle ciance, Sam Fisher è quanto di meglio potete trovare (attualmente) sul mercato in fatto di action stealth game. Un consiglio spassionato: giocateci con il vostro impianto 5.1 e nel buio più totale, potreste trovarvi un’agente dell’NSA in camera… Guardatevi le spalle.