Splatoon 3 e i suoi figli - 5 cloni da scoprire (o dimenticare)

Splatoon in pochi anni ha raggiunto un grande successo, e con il successo sono arrivati gli imitatori: scopriamoli!

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a cura di Pietro Spina

Splatoon 3 è finalmente arrivato sui nostri scaffali e store digitali (e ci è piaciuto), a ben 5 anni di distanza da un secondo capitolo che ha trasformato in fenomeno globale l’IP che Nintendo ha avuto il coraggio e la consapevolezza di lanciare sul povero Nintendo Wii U nel 2015. Nel corso del tempo il bizzarro shooter competitivo ha raccolto giocatori e consensi, guadagnando un successo che ha inevitabilmente attirato le attenzioni di chi fa dell’imitazione la propria virtù.

In un mondo videoludico in cui dispostivi mobili e computer sono sempre più preponderanti, un’idea così vincente rischiava di rimanere confinata in un bacino ristretto, senza poter esprimere al meglio il suo potenziale - o meglio, forse è quello che hanno pensato coloro che han voluto invadere qualsivoglia piattaforma con titoli di chiara ispirazione, tentando di capitalizzare giusto il tempo che i Ninja Nintendo muovessero all’azione.

Accompagniamo quindi il lancio di questo terzo capitolo con un elenco di titoli più o meno derivati dal titolo Nintendo, spaziando da chi ha voluto solo trarre qualche dritta ad altri progetti che forse si sono spinti un po’ troppo in là con l’apprezzamento. Buona lettura!

Sepia Go - Lo spudorato

A volte l’ammirazione verso un’opera è tale che si trascende l’ispirazione, sfociando invece nel vero e proprio plagio. Come dite? Non si tratta di ammirazione, ma semplicemente di un mero interesse economico che spinge a clonare un titolo di successo? E il clone in questione arriva dalla Cina? Ebbene sì, questo è quanto successo con Sepia GO, che a un anno di distanza dalla release dell’originale Splatoon su Nintendo Wii U si è presentato sugli store Android orientali con la nonchalance tipica di questi progetti, nonostante l’uso e l’abuso di meccaniche e assets presi pari-pari dal titolo Nintendo.

Ovviamente il titolo è scomparso in breve tempo dagli store, ma ciò non ha impedito un anno dopo di ripresentarsi come se niente fosse, cavalcando l’uscita e il successo di Splatoon 2 su Nintendo Switch per raccogliere di nuovo utenza, contatti e provare a capitalizzare quanto possibile, il più possibile, addirittura puntando ad un publisher. Ovviamente le cose non sono andate come previsto e il gioco risulta rimosso dalla sua pagina, ormai recuperabile solo per poco pulite vie traverse.

Decksplash - un minestrone sfortunato

A sorpresa, in questo elenco di produzioni non troppo originali entrano in gioco gli sviluppatori di I am Bread e Surgeon Simulator, che hanno invece fatto dell'originalità il loro mantra. Gli inglesi di Bossa Studios si sono avventurati nel multiplayer "splattoso" con Decksplash, titolo che purtroppo è stato cancellato dopo una iniziale fase alpha molto partecipata dalla community e una free week aperta a tutti che puntava al raggiungimento di 100.000 giocatori attivi in una settimana. Con il potenziale dei trick su skateboard, le innaffiate di colori e la follia delle livree delle tavole, c'era ottimismo!

Purtroppo l’obiettivo non è stato raggiunto e il progetto è stato bruscamente interrotto, nonostante si trattasse verosimilmente del titolo più interessante tra tutti quelli presenti nella lista grazie alla sua riuscita formula di gioco a squadre competitivo ma basato sull’esecuzione di skill per colorare il più possibile e non sul danneggiamento effettivo degli avversari, senza contare le tante possibilità di personalizzazione che rendevano ogni partita oltremodo bizzarra. Sarà per la prossima occasione!

INK - il colore c’è, ma non si vede (il resto)

Cambiamo registro e ci tuffiamo nel mondo degli indie, in questo caso con il curiosissimo INK di ZackBellGames, pubblicato nel 2018 per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Trattasi di un platform all’apparenza molto basilare, che sfida il giocatore nel superare i livelli tra doppi salti, wall-jump e ostacoli da evitare un po’ come avviene in Super Meat Boy, ma lo fa con una semplice ma cruciale differenza: ogni livello, al suo avvio, risulta vuoto!

È infatti compito del giocatore sfruttare la meccanica del salto per generare dei getti di vernice che vanno a colorare gli elementi prima invisibili. Passo passo, prudenti ma comunque coraggiosi, arriviamo quindi a progredire e al tempo stesso colorare il livello, mettendo alla prova le nostre abilità in un platform trial and error davvero originale. Non è proprio un titolo che punta a speculare su Splatoon e, anzi, usa il colore con grande sapienza e creatività, quindi meritava di essere citato nella speranza di fargli raggiugere qualche giocatore in più!

Crayola Scoot - discreto e in buona fede… o forse no!

Il mondo colorato di Splatoon ha inevitabilmente attirato l’attenzione di chi con le tinte variegate ci fa il proprio business - per ovvia inclinazione professionale - e da qui non stupisce quindi l’excursus in campo videoludico di Crayola, gigante internazionale dei colori per bambini che ha dato forma ad un curioso gioco su licenza. Niente film o serie animate, semplicemente i colori stessi diventano il brand da trasporre sui nostri dispositivi di gioco.

Crayola Scoot all’apparenza sembra semplicemente un gioco che prova a cavalcare l'allora trend crescente dei monopattini per imbastire una competizione multiplayer tutti contro tutti fatta di acrobazie su due ruote, nel tentativo di colorare il parco giochi più dei propri avversari, ma nella realtà riesce nella non semplice impresa di ispirarsi a Splatoon, a Tony Hawk’s Pro Skater e al tempo stesso a un clone di entrambi, quel Decksplash di cui abbiamo parlato poche righe sopra. Il risultato ottenuto da Outright Studios, esperti di titoli su licenza, è un prodotto onesto e a tratti anche divertente, che però manca della cura necessaria a renderlo irrinunciabile. È disponibile dal 2018 per PC, PlayStation 4, Xbox One e - ironia della sorte - Nintendo Switch.

Splat Wars - mio cugino con 10€ lo fa meglio (e per una volta potrebbe essere vero)

Abbiamo iniziato con un clone spudorato e chiudiamo con un altro clone, sebbene dalla portata sensibilmente diversa. Splat Wars arriva sui dispositivi mobile all’inizio del 2016 - quindi anche lui creato per capitalizzare sul successo del primo Splatoon - e propone una formula che non diverge gran che dall’originale in un formato free to play, che ha sicuramente attirato l’attenzione del pubblico in possesso di dispositivi Apple.

Anche in questo caso si tratta di battaglie 4vs4 a colpi d’inchiostro, con l’obiettivo di ricoprire la maggior parte della pavimentazione con il proprio colore, solo che la visuale è dall’alto e passare sopra l’inchiostro avversario riduce la nostra energia. La visuale ridotta è compensata dalla presenza di una mappa, utile a capire in che direzione muoversi. Non è chiaro se e quanto successo abbia avuto, sicuro con il passare del tempo il numero di giocatori si è ridotto ed è sempre stato più difficile per il matchmaking riuscire a garantire delle partite a chi ancora ci si dedicava. Dimenticabile? Dimenticato.

Mod per Skyrim - L’inevitabile menzione d’onore

Dovahkiin, Dovahkiin, sei calamaro o ragazzin? È fondamentale saperlo perché grazie all’introduzione del bastone magico Peryitshooter, anche tu potrai splattare tutta Skyrim e ricreare nel mitico RPG di Bethesda le incredibili emozioni di Splatoon. Ok, forse esageriamo, ma si tratta comunque di un’interessante aggiunta di colore a un universo di gioco la cui palette è invero un po’ triste, quantomeno se paragonata al titolo Nintendo.

Per poterla utilizzare è sufficiente installare la mod per la versione PC del gioco e iniziare a sentirsi un po’ più molluschi del solito. Ispirata al classico Splattershot del primo capitolo, quest’arma cambia solo leggermente l’impugnatura rispetto all’originale, ma per il resto è una riproduzione davvero fedele dell’iconica pistola ad acqua inchiostro. Assolutamente da provare!

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