Spellbreak chiude: l'era dei battle royale sta finendo?

Spellbreak, il noto battle royale a tema magico, chiuderà presto i battenti dopo un'attività di soli quattro anni.

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a cura di Gianluca Saitto

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito al lancio di un gran numero di battle royale. Parliamo senza dubbio di un filone molto proficuo e che verrà ricordato come uno dei principali di questa epoca videoludica. Tra i maggiori esponenti del genere ci sono ovviamente Fortnite e Call of Duty Warzone, ma sono in tanti ad averci provato senza trovare nemmeno un discreto successo. Può capitare, infatti, che alcuni di questi progetti svaniscano presto nel nulla, e un esempio ne è l'annuncio della prossima chiusura di Spellbreak.

Parliamo del battle royale con i poteri magici sviluppato dai ragazzi di Proletariat. Spellbreak è stato lanciato nel 2018 e dopo solamente poco più di quattro anni di attività è arrivato il momento di chiudere i battenti del gioco. Ad annunciarne la brutta notizia è stato il team di sviluppo con un post ufficiale pubblicato sul proprio sito, all'interno del quale vengono anche ringraziati tutti i giocatori che hanno preso parte a questo battle royale.

"Dopo più di quattro anni di magia elementale e combinazioni di incantesimi, abbiamo deciso di interrompere lo sviluppo e il supporto di Spellbreak. I server verranno chiusi all'inizio del 2023. Grazie ai milioni di giocatori che si sono uniti a noi nelle Hollow Lands dal 2018; è stato un viaggio fantastico", questa è una parte del post pubblicato in queste ore, il quale svela che fino al 2023 il battle royale è ancora giocabile per dargli il giusto addio.

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Infine il team ha anche utilizzato il post per cominciare a svelare quello che sarà il futuro dello studio. Con Spellbreak il team ha imparato molto, ed è stato un progetto ambizioso che ha visto lo studio spingere verso nuovi confini nella progettazione e nello sviluppo. Proprio partendo da queste basi, Proletariat è pieno di entusiasmo nel continuare a innovarsi mentre verranno creati nuovi titoli in futuro.

Sicuramente il battle royale di Proletariat non è riuscito a diventare uno dei preferiti dai giocatori, ma non è il solo ad aver incontrato difficoltà nel crearsi una fitta community da coltivare e mantenere nel tempo. Forse il filone ha già trovato un suo momento di stanca, dove solamente i grandi nomi riescono a resistere.

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