Spariscono dagli store 6 giochi Cartoon Network, ora non li potrete più comprare

Addio a Samurai Jack e OK K.O.! Giochi rimossi dallo store digitale. Altri titoli non più acquistabili. Fine di un'era per i fan delle serie animate?

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a cura di Giulia Serena

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Cartoon Network, divisione di Warner Bros. Discovery, ha rimosso silenziosamente sei dei suoi giochi dalla vendita su Steam e altre piattaforme digitali. Tra i titoli eliminati figurano Samurai Jack: Battle Through Time, OK KO! Let's Play Heroes e Steven Universe: Unleash the Light.

La rimozione, avvenuta in un unico blocco come riportato su SteamDB, è stata notata per la prima volta dall'utente Wario64 su Bluesky. Oltre ai titoli menzionati, sono stati eliminati anche Adventure Time: Finn and Jake's Epic Quest e Adventure Time: Magic Man's Head Games. I giochi risultano rimossi anche da store non PC.

Sulle pagine Steam dei giochi rimossi compare ora lo stesso messaggio, con il solo titolo modificato: "Attenzione giocatori, [titolo del gioco] non sarà più disponibile per l'acquisto dopo il 23 dicembre 2024. Grazie per aver giocato, Cartoon Network Games."

Questa mossa segue la chiusura del sito web di Cartoon Network avvenuta pochi mesi fa, quando i contenuti sono stati dirottati sul sito di Max. Inoltre, all'inizio dell'anno erano già stati rimossi diversi giochi pubblicati da Adult Swim Games. La differenza è che in quei casi era stato dato un preavviso, mentre ora la notifica è arrivata contestualmente alla rimozione.

Sebbene i giochi rimossi fossero in circolazione da tempo e non avessero basi di utenti particolarmente ampie, alcuni erano stati ben accolti dalla critica. La scomparsa di giochi senza una ragione apparente solleva, infatti, preoccupazioni di principio, soprattutto quando l'azienda responsabile è una divisione di Warner, nota di recente per aver accantonato film come Batgirl e Coyote vs Acme in favore di detrazioni fiscali.

Al momento Cartoon Network non ha fornito spiegazioni ufficiali sulle motivazioni di queste rimozioni, per cui la vicenda solleva ancora una volta interrogativi sulla conservazione dei videogiochi e sull'accesso a lungo termine ai contenuti digitali acquistati dagli utenti.

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