Sony è entrata nel mondo del gaming con il nuovo marchio Inzone, e ha presentato tre cuffie e due monitor gaming. Per evitare dubbi, specifichiamo che stiamo parlando di “Sony Electronics”, cioè la divisione aziendale che fino a poco fa si è occupata unicamente di elettronica di consumo, lasciando a “Sony Entertainment” (la divisione di Playstation) tutta la parte videoludica. Considerando la presenza di Sony nel mercato console, è abbastanza sicuro considerare il nuovo marchio Inzone maggiormente rivolto al mondo dei PC, anche se tutti i suoi prodotti funzionano anche con Playstation. In pratica stiamo assistendo a quello che ormai vediamo fare da Microsoft da diverso tempo, con la differenza che questo ha un vantaggio tattico dato da Windows; non per questo motivo Sony vuole lasciare tutto il mondo del PC Gaming in mano al suo diretto concorrente.
Se Sony sarà abbastanza forte per entrare in un mercato così combattuto lo vedremo solo nei prossimi mesi, per ora ci limitiamo a recensire i primi prodotti del marchio giapponese, e più nello specifico la cuffia top di gamma Inzone H9, con cui abbiamo passato un paio di settimane.
Attenzione: questa recensione è stata fatta prima dell’uscita ufficiale dei prodotti, di conseguenza alcune informazioni, come i prezzi o l’esperienza con il software definitivo, potrebbero essere aggiornate nei prossimi giorni. Se state leggendo questo messaggio significa che potenziali modifiche potrebbero ancora arrivare.
La gamma completa: Inzone H3, H7 e H9
Nei prossimi giorni vi proporremo anche la recensione di Inzone H7, ma prima di entrare nel vivo della prova diamo un’occhiata a tutte e tre le cuffie, le loro differenze tecniche e al modo in cui si posizionano nel mercato.
Il modello top di gamma è l’H9, è venduta a prezzo di 300 (probabilmente 299 euro), è contraddistinto dal meglio dell’attuale tecnologia Sony, e ciò include una connettività sia Wireless sia bluetooth, l’audio spaziale a 360 gradi, la copertura dei padiglioni in pelle sintetica e l’illuminazione LED multicolore.
Risparmiare 50 euro circa per il modello Inzone H7 significa rinunciare ai padiglioni in simil-pelle a favore di una copertura in nylon, ANC (H9 è attualmente l’unica dotata di cancellazione attiva del rumore) ed effetti luminosi.
Se invece vi accontentate del modello entry-level, le Inzone H3 vendute a circa 100 euro, farete a meno della connettività wireless a favore di un più classico connettore con filo, e come per le H7 avrete dei padiglioni in nylon, non avrete l’ANC e l’illuminazione LED.
Ogni modello mantiene comunque la compatibilità con l’audio spaziale a 360 gradi e la certificazione con Discord per quanto riguarda la chat vocale.
Specifiche tecniche Inzone H9
Le Sony Inzone H9 sono cuffie circumaurali, con un driver in neodimio da 40 mm. La connettività wireless (classica a 2.4 GHz) è gestita tramite un dongle USB, sul cui fianco è presente un piccolo interruttore che permette di selezionare la modalità PS5 e PC. Il peso totale è di 330 grammi, tale da non permetterci di classificare queste cuffie tra i modelli “leggeri”. Se vorrete usare queste cuffie con uno smartphone, un notebook, o comunque non usare il dongle fornito di serie, potrete farlo ugualmente grazie alla connettività Bluetooth in versione 5.0. Sono supportati i formati audio AAC e SBC, e alcuni microfoni abilitano la modalità a cancellazione attiva del rumore, oltre al microfono principale per la chat vocale. La batteria è da 520 mAh e permette di raggiungere un’autonomia, senza ANC, di circa 32 ore (approfondiremo nel capitolo dedicato alla durata della batteria). Sono disponibili unicamente nel colore bianco, che vedete in foto.
Come sono fatte
Le Inzone H9 (e in generale tutti questi primi modelli considerando che hanno lo stesso design), non sono cuffie che si possono definire piccole, e come detto nel paragrafo precedente, considerando i 330 grammi di peso, non sono nemmeno così leggere.
La calotta esterna arrotondata dona alle Inzone H9 un look abbastanza simile alle classiche cuffie antirumore usate in ambito industriale, o quelle che potete vedere durante i GP di F1, per intenderci. Insomma, non sono particolarmente eleganti, diciamo la verità, soprattutto se avete una testa di piccole / medie dimensioni; lasciamo tuttavia al giudizio personale la valutazione dell’estetica.
L’archetto superiore è anch’esso abbastanza grande, in controtendenza rispetto al design dei prodotti consumer, come le Sony WH-1000XM5 che hanno visto un’alleggerimento del design durante l’evoluzione. Sembra che Sony abbia maggiormente voluto seguire il look della controparte Playstation 5. L’imbottitura non ricopre l’intero archetto ma solo la parte centrale, e crediamo che ciò possa essere un problema per chi ha una testa “grande e tonda”; questa affermazione deriva dal fatto che nel nostro caso, una volta indossate, quasi tutta la parte imbottita appoggia sulla testa, senza quindi molto margine nel caso di teste più tondeggianti. Inoltre l’imbottitura non è particolarmente morbida, risulta più rigida rispetto a quella dei padiglioni. Insomma, tra peso e forma, il comfort d’uso non è tra i punti di pregio di questa cuffia.
I padiglioni ruotano di novanta grandi verso la parte posteriore e di una ventina di gradi in avanti e sull’asse verticale. La morbidezza del padiglioni assieme al loro movimento, dimensione e profondità riescono ad adattarsi bene alle orecchie, inglobandole perfettamente all’interno del cuscinetto.
Nel padiglione sinistra è presente una rotellina per regolare il volume, inserita in una piccola protuberanza che da una parte permette di ritrovare velocemente il comando, ma dall’altra, essendo la rotellina dentata a filo con questa protuberanza, rende lo scorrimento un po’ difficoltoso. Poco sotto c’è un tasto di dimensioni generose che permette di attivare la modalità ANC o ambientale, dove i microfoni non vengono usati per abbattere il rumore ma per permettere all’utilizzato di sentire quello che gli sta accadendo attorno senza dover togliersi le cuffie. Infine troviamo un connettore USB-C per ricaricare la batteria.
Sul padiglione opposto troviamo invece il tasto di accensione, quello bluetooth per avviare l’abbinamento e un bilanciere che permette di calibrare il volume tra l’audio in gioco e quello in chat. Per parlare con i compagni di squadra è presente un microfono sul padiglione sinistro, che si disattiva quando viene orientato verso l’alto.
Led circolari sono posizionato attorno alla zona dove i padiglioni s’incastrano con l’archetto, e purtroppo non si possono disattivare.
Prestazioni e qualità audio
La resa audio della Inzone H9 è sbilanciata verso la parte bassa dello spettro, con bassi profondi, a tratti vibranti, seguita da una buona apertura su tutta la medio alta. Ciò ci permette di ascoltare voci molto chiare mentre vengono enfatizzati tutti quegli effetti sonori come le esplosioni o colpi di molti giochi attuali. Non male nemmeno le frequenze più alte, che con una buona combinazione riescono a ricreare una scena sonora ampia, che in alcune scene permette di comunicare la profondità dell’ambiente di gioco. Non sono cuffie in grado di offrire un resa lineare e non sono le cuffie che suggeriremmo per chi vuole ascoltare musica, anche se con alcuni generi musicali, ad esempio con molti successi Pop, non se la cavano male. In ogni caso, per l’ambiente di gioco, possiamo ritenerci più che soddisfatti.
Unico appunto, il volume massimo riprodotto è forse un po’ limitato. Tenendole indossate con il volume di sistema al massimo e quello delle cuffie al 100% (la rotellina del volume non gestisce direttamente il volume di Windows), non abbiamo mai avuto la sensazione che fosse troppo alto. Probabilmente andrà bene con la maggior parte dei giochi, complice anche la riduzione del rumore, ma avremmo desiderato un po’ di margine in più.
Prestazioni e qualità cancellazione attiva del rumore
Prima della cancellazione attiva del rumore, dobbiamo notare che anche la cancellazione passiva è ottima e superiore rispetto a molte altre cuffie, e senza che i padiglioni spingano troppo contro la testa. Premendo il pulsante per l’attivazione dell’ANC possiamo passare da una modalità con ANC attivo, ANC disattivato (quindi solo isolamento passivo) e una modalità trasparente, che usa i microfoni per inserire nel flusso audio i rumori circostanti. Il livello d’intervento dell’ANC non è quello che possiamo avere su altri modelli, tra cui le ultime Sony WH-1000XM5 e probabilmente nemmeno quello del modello precedente. Fa il suo dovere ma possiamo equiparare l’intervento a quello di un paio di cuffie ANC di fascia media o qualcosa di più. Per farvi un esempio “casalingo”, abbiamo provato le Inzone H9 a poca distanza da un condizionatore acceso, un modello di qualche anno fa che non possiamo definire silenzioso, ma nemmeno rumoroso, una situazione in cui probabilmente molti si ritroveranno. L’isolamento passivo è in grado di abbattere da solo circa il 40% / 45% della rumorosità, mentre l’attivazione dell’ANC riduce ulteriormente il rumore del 30% circa. Ciò ci porta a non eliminare completamente il rumore di fondo.
Come per molti ANC, funziona maggiormente sulle frequenze più basse, infatti abbiamo notato un maggior intervento da parte dell’ANC con il rumore generato dalle ventole del PC in funzione, più vicino rispetto al condizionatore dell’esempio precedente. Insomma, è certamente una funzione utile, e che probabilmente vi tornerà in aiuto anche in altre situazioni, soprattutto se usate lo stesso PC da gioco anche per fare altro. Non pensate di potervi isolare totalmente in una bolla di silenzio, ma i benefici dell’ANC si hanno anche sulla qualità audio percepita dal gioco; è un buon inizio, in futuro si potrà fare ancora di meglio.
Prestazioni e qualità microfono
Discreta la qualità del microfono. Buona la sensibilità, anche cambiando molto la forza della voce non ci si ritrova mai in situazioni di saturazione e distorsioni, a meno di non gridare direttamente nella capsula. Per farvi rendere conto della qualità, abbiamo registrato in file audio che potete ascoltare qui sotto.
C’è certamente di meglio, se state cercando una cuffia che abbia un microfono impeccabile, c’è di meglio, ma in generale posizioniamo la resa nella media.
https://soundcloud.com/giulia-tremolada-215883127/inzone-h9?utm_source=clipboard&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharingDurata della batteria
Per quanto riguarda la durata della batteria, Sony parla di 32 ore con ANC disattivato. Non abbiamo avuto così tanto tempo da effettuare più prove di scaricamento completo, considerando che la durata della batteria può variare non solo con ANC attivato o disattivato, ma anche con l’uso della connettività Wi-Fi con ricevitore USB o Bluetooth. Abbiamo effettuato la nostra prova quasi esclusivamente con l’ANC abilitato e in modalità dongle USB e abbiamo registrato un’autonomia attorno alle 25 ore circa.
Potremmo aggiornare questo valore nei prossimi giorni con ulteriori prove, in ogni caso possiamo ritenerci soddisfatti, soprattutto considerando che è presente la ricarica veloce che permette di ottenere un’ora circa di autonomia con 10 minuti di ricarica e che è possibile continuare a usare le cuffie anche mentre sono in ricarica.
Quello che tuttavia facciamo fatica a digerire è l’autonomia inferiore rispetto al modello H7 (in modalità senza ANC, considerando che H7 non offre la cancellazione attiva del rumore), per via del consumo dell’illuminazione LED che non si può disattivare. Come già detto l’autonomia è sufficiente, ma troviamo abbastanza singolare che il modello top di gamma, a parità di condizioni, faccia peggio del modello di fascia inferiore che costa 50 euro in meno. Certo non preferirete H7 per questa caratteristica, dato che H9 hanno l’ANC, speriamo tuttavia che Sony permetta in futuro di poter disattivare il LED con un aggiornamento firmware.
Verdetto
Questa Sony Inzone H9 è una cuffia un po’ controversa. Sony Electronics inizia il suo cammino nel mondo dei gaming (per PC e console, ma soprattutto PC) con un prodotto certamente migliorabile, ma che offre delle ottime basi. Iniziamo dalle buone notizie: la qualità audio è buona, non lineare, ma ottima per i videogiochi. L’isolamento passivo è buono, e l’ANC aggiunge qualcosa in più all’esperienza generale. I padiglioni sono ampi e morbidi, e anche se la pelle forse scalda un po’ più del dovuto, e non sono cuffie dal peso piuma, l’ergonomia generale è molto buona e permette di tenerle indossate per tanto tempo senza affaticare troppo.
Passando alle notizie meno buone, l’imbottitura dell’archetto non è morbidissima ed essendo limitata a una porzione centrale, temiamo che chi ha una testa grande e tonda non si troverà completamente a suo agio. Avremmo preferito un po’ più di potenza in termini di volume massimo, e l’autonomia della batteria, nonostante non sia male perché potrete usarle ininterrottamente per almeno 25 ore con ANC attivo, è inferiore rispetto a quella del modello di fascia più bassa, che costa meno.
Purtroppo non abbiamo potuto provare il software, ma aggiorneremo questa recensione appena possibile; non crediamo che cambierà il nostro giudizio, ma vi racconteremo quello che offrirà.
In breve, se avete una PS5 e un PC, state cercando una nuova cuffia e vi attivare l’ANC, dovreste considerare questa Sony H9. In tutti gli altri casi, la Sony Inzone H9 si posiziona tra le cuffie da tenere d’occhio, ma la concorrenza è agguerrita e dovreste valutare meglio i singoli pro e contro e quanto valgono per voi. Modelli di indubbia qualità come le Logitech G Pro X, le SteelSeries Arctis 7 o Pro + con DAC, le Audeze Penrose o le Astro A50 sono ottime cuffie da gaming, non hanno l’ANC ma la maggior parte costa meno delle H9.