Sony cancella il God of War multiplayer: si è arresa con i live service?

Sony ha cancellato due progetti di giochi live service non ancora annunciati, tra cui un titolo basato su God of War, in lavorazione da un paio d'anni.

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a cura di Giulia Serena

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Sony ha cancellato due progetti di giochi live service non ancora annunciati, secondo quanto riportato da Jason Schreier di Bloomberg. Uno dei titoli era in sviluppo presso Bend Games, creatori di Syphon Filter e Days Gone, mentre l'altro era un gioco live service basato su God of War, in lavorazione da un paio d'anni presso Bluepoint Games.

Questa mossa si inserisce in un più ampio ridimensionamento della strategia live service di Sony. L'azienda aveva inizialmente pianificato una dozzina di nuovi giochi live service, ma il numero è progressivamente diminuito fino a sei entro la fine del 2023. Ovviamente, il lancio di successo di Helldivers II e il fallimento di Concord nel 2024 hanno ulteriormente influenzato questa tendenza.

Bluepoint Games, noto per numerosi port e remaster di successo come Demon's Souls e Shadow of the Colossus, era stato acquisito da Sony proprio nell'ottica di espandere la propria offerta live service. Nonostante la cancellazione dei progetti, Schreier afferma che gli studi coinvolti non chiuderanno, anche se non ci sono ancora informazioni sui loro prossimi lavori.

L'approccio live service nel gaming, inizialmente promettente dopo il successo di Fortnite - tutt'ora super seguito -, si è rivelato più complesso del previsto. Titoli come Concord, Anthem e Redfall hanno tutti dimostrato le sfide di questo modello, tanto che Sony stessa aveva già cancellato diversi progetti live service, tra cui un gioco di Spider-Man e un titolo legato a Destiny chiamato Payback.

Nonostante queste battute d'arresto, però, Sony sembra voler continuare a puntare su alcuni progetti live service. Tra questi, il revival di Marathon come extraction shooter da parte di Bungie e Fairgames, un gioco PvP di rapine sviluppato da Haven Studios. A questo punto è lecito domandarci se questo riuscirà a vedere mai la luce o se anche quello finirà nel cestino come i precedenti. 

I giochi live service, noti anche come "games as a service" (GaaS), hanno radici che risalgono ai primi anni 2000, con l'avvento dei giochi online multiplayer persistenti. Tuttavia, il concetto ha guadagnato popolarità e definizione più chiara intorno al 2010, con l'ascesa dei giochi free-to-play su dispositivi mobili e social network.

Una curiosità che pochi conoscono è che il termine "live service" è stato coniato da Electronic Arts nel 2007, quando l'azienda ha iniziato a sperimentare con contenuti scaricabili e microtransazioni nei suoi giochi sportivi.

3 Commenti

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Che lasciassero perdere il mercato dei live service. Se Sony volesse aumentare i propri guadagni basterebbe che rinunciasse a quell'insulso obbligo di account PSN per i giochi pubblicati su PC, che attualmente impedisce la vendita di questi ultimi in 160+ paesi.
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Sarebbe anche ora, non li capisco proprio ...hai trainato il successo di ps4 sulle esclusive single player, cosa fai con ps5? Inizi a pubblicare giochi multiplayer, boh 😅
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Altro che fatiscenti giochi multiplayer... Bluepoint Games deve lavorare su Bloodborne!!!
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