Sony avrebbe rubato e venduto l'account PlayStation di un gamer da record

Dopo un ban e la rimozione dal programma partner, il recordman dei trofei denuncia Sony: "Mi hanno rubato l'account e lo hanno rivenduto".

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a cura di Andrea Maiellano

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Hakaam Kareem, per chi non lo conoscesse, non è solo il protagonista di questa peculiare storia ma è anche il detentore di ben cinque record mondiali per il maggior numero di trofei di platino ottenuti su PlayStation.

Questi risultati gli hanno permesso no solo di diventare celebre all'interno della community di PlayStation, ma anche di essere catalogato come "elite player" da Sony, un merito che permette di ottenere giochi gratuiti direttamente dall'azienda.

La risposta di Sony è stata una riduzione della pena e la rimozione dal programma partner.

Kareem, però, ha ricevuto un ban inspiegabile lo scorso settembre, dopo 17 anni di attività del suo account PSN sulle varie console Sony. In seguito al ban, Kareem avrebbe denunciato Sony per avergli rubato, e conseguentemente rivenduto, il suo "account dei record".

Andando più nel dettaglio, Kareem avrebbe ripetutamente contattato il servizio assistenza Sony per comprendere i motivi dietro al ban del suo account. L'azienda gli avrebbe risposto solo dopo numerosi tentativi, citando violazioni multiple dei termini di serivzio, tra cui tempi di completamento dei giochi troppo rapidi e l'uso dell'account su 29 console diverse nel corso degli anni.

Kareem ha, ovviamente, contestato queste accuse, spiegando che alcuni trofei potevano essere ottenuti istantaneamente grazie agli aggiornamenti da PS4 a PS5, che acuni giochi sono noti all'interno della community per garantire un platino in una manciata di ore e che nei 17 anni spesi quasi esclusivamente a giocare, aveva cambiato numerose console, comprese alcune di suoi amici di vecchia data.

Sony, dopo aver effettuato dei controlli addizionali, ha risposto nuovamente a Kareem, sentenziando una riduzione del ban a "soli" 45 giorni e rimuovendolo, senza possibilità d'appello, dal suo programma dedicato ai partner.

La community, non appena scoperta questa storia, ha respinto le affermazioni di Sony, sostenendo che le pratiche attribuite a Kareem sono legali e accettabili nell'ecosistema PlayStation. Kareem, inoltre, insoddisfatto della risposta dell'azienda, ha dichiarato di voler smettere di usare PlayStation e ha cominciato una campagna social per spiegare agli altri giocatori a fare lo stesso, vista la scarsa tutela mostrata da Sony nei confronti dei suoi fan di lunga data.

La situazione, però, ha preso una piega ancor più preoccupante quando uno sconosciuto ha contattato Kareem, sostenendo che i dettagli del suo account fossero stati venduti a terzi da persone interne a PlayStation. Come prova, è stata fornita una registrazione dello schermo di un computer di un dipendente PlayStation che mostrava le informazioni personali di Kareem.

Ovviamente questo nuovo, e controverso, sviluppo ha portato Kareem a volersi ritirare, abbandonando la community di PlayStation e rinforzando la sua attività social per illustrare quanta poca sicurezza ci sia nel registrare i propri dati personali sul PSN. Al momento Sony non ha risposto alle nuove accuse di furto, né a Kareem, né pubblicamente. 

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