Negli anni ottanta il mondo dei videogiochi conosceva un’unica vera mascotte: ovviamente stiamo parlando del re, sua eccellenza Super Mario. L’idraulico, giapponese o italiano che fosse, poco importa, era capace da solo di richiamare a sé folle di videogiocatori entusiasti, forte del suo completo rosso e blu e dei suoi adorabili baffoni. C’era però una certa Sega, un’altra azienda giapponese che stava cercando di emergere nell’effervescente mondo dei videogiochi e che si impegnò fortemente nel creare un valido concorrente, anzi diremo di più, una nemesi, che potesse contrastare l’apparentemente invincibile idraulico salterino.
Fu così che nel 1991 nacque Sonic, il velocissimo riccio blu che non solo riuscì a conquistare il cuore di molti videogiocatori in quanto mascotte ispirata, ma che fece sembrare quel Sega Genesis o Sega Mega Drive che dir si voglia anche più potente di quello che realmente era, con le sue grafiche colorate e veloci. Che ci crediate o no dal primo Sonic the Hedgehog per Sega Mega Drive sono passati ben trent’anni!
Sega ovviamente sta celebrando l’anniversario in vari modi, ma due sono stati gli avvenimenti che più hanno colpito il pubblico: l’annuncio di un nuovo episodio di Sonic, per ora senza nome e previsto per il 2022 e la decisione di riproporre una remaster di un episodio molto importante della saga del riccio blu, ovvero Sonic Colours, ribattezzato per l’occasione Sonic Colours: Ultimate.
Il riscatto di Sonic
Il titolo in questione uscì nel 2010 per Nintendo Wii e, in maniera rimaneggiata per Nintendo DS, e già perché intanto l’idraulico ed il riccio da nemici erano diventati alleati, e fu fondamentale per riscattare il Sonic Team che, dopo il piacevole trittico composto da Sonic Adventure, Sonic Adventure 2 e Sonic Heroes, non era riuscito più ad imbroccarne una giusta con la saga principale dedicata alle avventure del simpatico animaletto supersonico.
Tra bug, strani mix di personaggi e ambientazioni, telecamere ubriache, sistemi di controllo precisi come le previsioni del tempo, inutili elementi rpg ed una pericolosa mancanza di velocità Sonic iniziava a scivolare nel girone dei giochi mediocri, o peggio ancora, in quel luogo oscuro dove galleggiano quei titoli che avrebbero delle potenzialità, ma che non riescono ad esprimersi ed il sipario cominciava a calare su quella mascotte che tanto aveva brillato nel passato di Sega.
Per fortuna però, come dicevo, le cose cambiarono con l’arrivo di Sonic Colours, un titolo che non solo pescava a piene mani dalle origini della serie, ma che andava pure ad aggiungere tutto quello che di buono potevano portare le nuove tecnologie disponibili. Sonic Colours era in grado di spremere la console di Nintendo, , sia graficamente, con livelli coloratissimi, veloci e pieni di vita sia dal punto di vista audio con una colonna sonora festosa e galvanizzante.
Il gameplay consisteva in un ottimo mix di sequenze 3D e 2.5D adatto sia a chi voleva semplicemente correre attraverso i livelli a tutta velocità sia a chi voleva esplorare più lentamente andando a caccia di bonus. L’atmosfera che si respirava poi era tornata decisamente più leggera e giocosa grazie ad una trama giustamente poco impegnata e ricca di humor. Il Dottor Eggman o Robotnik che dir si voglia questa volta sembrava avere delle buone intenzioni aprendo “semplicemente” un fantasmagorico e scintillante parco dei divertimenti spaziale.
Sonic e Tales ovviamente insospettiti si muovono per indagare e scoprono che dietro una facciata immacolata si nasconde invece un piano malvagio: il dottore sta imprigionando dei poveri alieni per sfruttarne i poteri e per costruire una pericolosissima arma. I nostri eroi non perdono tempo decidendo di salvare le creature e di porre fine agli scellerati progetti del loro nemico. Gli alieni in questione si chiamano Wisp ed aiutano Sonic nella sua impresa donandogli particolari poteri utili a superare gli ostacoli più impervi, come turbo aggiuntivo, la possibilità di trivellare il terreno o di volare.
La prova di Sonic Colours: Ultimate
Abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani su questa interessante remaster per testare con mano i cambiamenti introdotti a più di dieci anni di distanza. La prova ci ha permesso di esplorare i primi tre mondi di gioco, ovvero Tropical Resort, Sweet Mountain e Starlight Carnival. Tornare in queste ambientazioni è ancora più spettacolare e soddisfacente di prima grazie alla nuova grafica in alta definizione che, sulle piattaforme più prestanti, girerà in 4K a 60 fps. I nuovi modelli poligonali e l’illuminazione più avanzata conferiscono alla base già ottima ulteriore vitalità. In particolare grazie alle texture in alta risoluzione tutto sembra più pulito e comprensibile.
Anche l’audio ha subito dei cambiamenti, seppur di minor rilievo, grazie ad un remix opzionale. Per qualche motivo però pare che l’effetto del sonoro ovattato presente nei momenti ad alta velocità sia meno percepibile, peccato perché questa caratteristica aggiungeva non poco pepe all’esperienza generale. Abbiamo poi toccato con mano le leggere modifiche apportate al gameplay. Da una parte è stata aggiunta maggior varietà al già ottimo comparto Wisp con l’inserimento del cosiddetto Fantasma di Giada, potere che vi permetterà di volare attraversando elementi solidi e consentendovi di raggiungere nuovi punti del livello, dall’altra sono stati eliminati alcuni fastidiosi picchi di difficoltà, che minavano alcuni passaggi del gioco, inserendo dei checkpoint aggiuntivi dove si verrà salvati dall’amico Tails. Non che il livello di difficoltà fosse alto, per carità, però c’erano dei punti un po’ rognosetti che rischiavano di spezzare troppo l’azione.
Le opzioni poi si sono arricchite di nuove impostazioni che permettono di configurare ulteriormente i controlli rispetto a quelli di base. Inoltre è stata introdotta la possibilità di ottenere un’invincibilità temporanea che permetterà di farsi beffe di alcuni dei pericoli che costellano i livelli del gioco. Sonic Colours nella sua versione Ultimate insomma sembra essere invecchiato piuttosto bene. Ovviamente come sempre lasceremo l’ultima parola alla recensione.
Il gioco uscirà il 7 settembre 2021 e sarà disponibile per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC e supporterà la retrocompatibilità per quanto riguarda PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Tranne per quanto concerne il PC, per il quale è previsto il rilascio su Epic Games Store, sono programmate sia versioni fisiche, accessoriate con un delizioso portachiavi di Baby Sonic, sia versioni digitali che prevedono contenuti esclusivi principalmente basati sul film. La Digital Deluxe inoltre rispetto all’edizione standard prevede l’accesso anticipato. Quello che abbiamo visto finora ci ha colpito positivamente. Speriamo che tutto vada per il verso giusto e che a settembre sia finalmente possibile giocare alla versione definitiva di uno dei giochi tridimensionali dedicati al riccio supersonico più ispirati di sempre!
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