Sniper Elite 4 | Recensione della versione per Nintendo Switch
Sniper Elite 4 arriva su Nintendo Switch con un porting convincente ma che non riesce a correggere le criticità del titolo originale.
Advertisement
a cura di Andrea Maiellano
Author
In sintesi
Sniper Elite 4 arriva su Nintendo Switch con un porting convincente ma che non riesce a correggere le criticità del titolo originale.
A tre anni dalla sua prima release, Sniper Elite 4 arriva, finalmente, su Nintendo Switch. Seguito diretto del discreto terzo capitolo della saga firmata da Rebellion, la quarta iterazione della serie si presenta, sul piccolo schermo dell'ibrida del colosso di Kyoto, con un porting ben confezionato che, però, non riesce a migliorare le criticità che già affliggevano la versione originale del gioco. Possiamo, però, anticiparvi già che la nuova avventura di Karl Fairburne potrebbe aver trovato il suo lido migliore per esprimere tutto il suo potenziale.
Sniper Elite 4 in pillole
Italia, 1943. Siamo nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale quando Karl Fairburne, agente dei servizi segreti statunitensi, è incaricato di assistere la Resistenza italiana nella battaglia contro i fascisti e i nazisti. Il suo compito è quello di indagare sui test di una superarma, in grado di cambiare letteralmente l'esito del secondo conflitto globale, ed eliminare il generale a capo di queste operazioni. Questo è l'incipit, non molto originale, alla base della trama di Sniper Elite 4, che pur ambientandosi in un conflitto bellico realmente accaduto si prende libertà narrative lontane dalla realtà. Pur senza brillare di originalità, però, la trama scorre senza intoppi, anche se probabilmente avrebbe giovato l'inserimento di qualche colpo di scena in più.
A stupire, invece, è proprio l'ambientazione italiana che, al di là dei nomi storpiati figli di uno straniero convinto che suonassero bene in italiano, si rivela convincente e azzeccata. I livelli sono piacevoli da esplorare, vasti, ben caratterizzati e ricchi di segreti. Girovagare al loro interno si rivelerà sempre molto intrigante, specialmente quando ci si ritroverà, costantemente, a inseguire punti d'interesse, totalmente inutili ai fini della missione, per sedare la propria fame di esplorazione.
In termini di puro gameplay, invece, il modus operandi da compiere in Sniper Elite 4 è ciclico: prima di tutto si usa il binocolo per osservare i dintorni e segnare la posizione di nemici e oggetti d'interesse (come taniche di benzina, depositi di munizioni da far saltare in aria o elementi ambientali che possono essere usati per uccidere i nemici), dopodiché si imbraccia il fucile e si comincia a fare piazza pulita. Con un tasto si trattiene il fiato per migliorare la mira, e aumentare lo zoom, e con l'altro si spara. Semplice, lineare e divertente.
Ovviamente l'intelligenza artificiale cercherà di metterci i bastoni tra le ruote, purtroppo senza riuscirci del tutto. I soldati nemici sono abbastanza stupidi e anche quando scoprono i cadaveri dei loro compagni si limitano a indagare nei dintorni, senza dare mai troppo fastidio. Questo, importante, dettaglio conferisce a Sniper Elite 4 il titolo di "simulatore di carneficine"; basta trovare un buon nascondiglio, uccidere il primo nemico, aspettare l'arrivo dei rinforzi e cominciare un vero e proprio massacro... un soldato dopo l'altro.
Il rumoroso fucile da cecchino può tuttavia tradire la vostra posizione e in questo caso toccherà trovare un nuovo nascondiglio, ma anche questo non è un problema così grosso. Basta anche un semplice cespuglio per celare la propria presenza ai nemici, che, in Sniper Elite 4, di sicuro non brillano per acume. Oltre all'immancabile fucile da cecchino, però, il buon Karl può contare su un arsenale di tutto rispetto. Pistole, fucili d'assalto, granate e mine: sta a voi scegliere l'approccio desiderato per proseguire con la missione.
Nulla, infatti, vi vieta d'imbracciare il fucile e radere al suolo un intero villaggio, o disseminare un edificio di trappole per poi attirare l'attenzione dei soldati provocando rumori con il lancio di un sasso. Si possono sabotare macchinari per farli esplodere o per trasformarli in comodi "generatori di rumore" in grado di coprire gli spari del fucile. Oppure si possono sfruttare gli elementi ambientali o, ancora, uccidere tutti con combattimenti corpo a corpo, usando il fidato coltello. Sniper Elite 4, infatti, pur mostrando il fianco, pesantemente, al fattore "realismo", offre una pletora di soluzioni ludiche che rendono ogni mappa un divertente playground plasmabile dal giocatore.
A seconda dell'approccio desiderato si può diluire la longevità: chi predilige le dinamiche stealth impiegherà una ventina di ore per portare a termine Sniper Elite 4, mentre i giocatori più sbrigativi potranno impiegarci molto meno. Ad aumentare il fattore di "rigiocabilità", però, ci pensano una serie di sfide insite nei livelli che richiedono di adottare tattiche precise, come uccidere tutti con il fucile da cecchino o non subire alcun tipo di danno, niente di trascendentale, sia chiaro, ma riescono nel "compitino" di fungere da pretesto per non abbandonare totalmente il gioco una volta portato a termine.
Quali sono, quindi, i reali problemi di Sniper Elite 4? Beh, principalmente, la ripetitività del gameplay. Nonostante gli obbiettivi siano diversi, e le divagazioni offerte dagli sviluppatori offrano al giocatore molteplici approcci al loro conseguimento, il modus operandi è quasi sempre lo stesso: nascondiglio, binocolo, fucile, cambio nascondiglio... ad libitum sfumando. Questo comporta che se non si vuole "forzatamente" trovare nuovi stimoli sfruttando le ampie mappe di gioco, il tedio giungerà molto presto proprio in virtù di una struttura delle missioni che non spinge il giocatore a provare soluzioni differenti. Le lascia solo lì, silenziose, in attesa di essere colte.
Il porting per Nintendo Switch
Seguendo il paragrafo precedente possiamo confermare che i problemi tecnico/grafici, presenti nella versioni di Sniper Elite 4 uscite tre anni fa, permangono in questo porting per Nintendo Switch, anche se in mobilità il piccolo schermo della console ibrida rende maggiormente appariscente la visione d'insieme dell'ultima fatica di Rebellion. Non è difficile assistere a fastidiose compenetrazioni, i modelli poligonali non brillano per qualità e il doppiaggio italiano, per quanto ben recitato, sembra derivato da un film d'azione di serie b, con scambi di battute talmente stereotipati da far venire i brividi.
Se la cavano decisamente meglio i convincenti suoni delle armi, le ambientazioni e il frame rate che, pur mostrando qualche impercettibile calo qua e là, riesce a presentarsi stabile nella, quasi, totalità dei casi. In termini di risoluzione, invece, il downgrade risulta particolarmente evidente in modalità docked dove la bassa risoluzione non riesce a rendere giustizia ai godibilissimi "scorci italici", realizzati da Rebellion. Come per la quasi totalità di queste operazioni di porting, anche Sniper Elite 4 merita di essere fruito su Nintendo Switch più per la sua capacità di risultare convincente, e godibile, in mobilità che per la povertà di dettagli che mostra su schermi più grossi.
In termini di aggiunte, infine, troviamo un pacchetto meno corposo rispetto al terzo capitolo. Tutti i DLC usciti in seguito alla release del gioco non sono presenti, così come l'unica, reale, novità in termini di gameplay risiede nell'utilizzo del giroscopio che, saggiamente, si attiva solamente nelle fasi di mira e permette di affinare la mira quando si utilizzano i piccoli stick analogici in dotazione ai Joy-Con.
Voto Recensione di Sniper Elite 4 - Nintendo Switch
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
- In mobilità l'esperienza è davvero interessante.
-
- Grande libertà d'approccio alle missioni.
-
- Gameplay semplice e vario.
-
- Il giroscopio è introdotto in maniera intelligente.
-
- Divertente e spensierato.
Contro
-
- Intelligenza artificiale eccessivamente deficitaria.
-
- Tasso di sfida eccessivamente basso.
-
- Impostazione delle missioni troppo ripetitivo.
-
- Graficamente non eccelso.
Commento
Sniper Elite 4 non è un gioco perfetto e pecca soprattutto nella sua incapacità di sfruttare al meglio l'estrema libertà d'approccio che offre al giocatore. Tuttavia, se siete in cerca di uno sparatutto un po' diverso dalla massa, allora il titolo di Rebellion Developments potrà darvi diverse soddisfazioni, soprattutto su Nintendo Switch, dove l'ottimo porting riesce a valorizzare al meglio il titolo, permettendone una fruizione maggiormente dilatata, e disimpegnata, che ne occulta l'eccessiva ripetitività.