A meno di un mese dall'uscita di Skull and Bones, il titolo a tema piratesco sviluppato da Ubisoft, questo è già stato fortemente scontato presso rivenditori come Best Buy, che ne hanno abbassato il prezzo da 70 a 45 dollari. Insomma, una partenza tutt'altro che promettente per un gioco che era stato descritto da Ubisoft stessa come "Quadrupla A" e che ha avuto uno sviluppo lungo oltre 10 anni.
Ciò è, ovviamente, un indicatore della scarsa accoglienza critica e commerciale che il titolo ha ricevuto al momento del lancio, assestandosi su Metacritic a un punteggio di 60. Non è una novità, infatti, che la sua natura di live service ne abbia seriamente compromesso il design e che ci siano enormi problemi, per quanto Skull and Bones abbia comunque dei pregi, come combattimenti effettivamente buoni e una comunità online sorprendentemente dedicata.
Non tutto, però, è perduto: Ubisoft può comunque invertire la rotta su questo gioco se riesce a soddisfare gli elementi di live service per mantenere felici coloro a cui il gioco sta effettivamente piacendo, e alla fine seguire la strada di altri titoli simili, definendosi davvero dopo aver trovato quella comunità e cominciato a costruirci sopra.
D'altronde, dovremmo anche ricordare che è già un miracolo che questo gioco esista. Anche se sappiamo da rapporti che Ubisoft è stata praticamente costretta a finirlo a causa di un accordo con il governo di Singapore, hanno chiaramente fatto uno sforzo per sistemare questo titolo, il quale avrebbe semplicemente dovuto essere cancellato.
Insomma, staremo a vedere se tra due anni guarderemo con occhi diversi Skull and Bones, ma per ora la situazione dell'opera è tutt'altro che rosea.