Riot Games, sviluppatore di popolari titoli come Valorant e League of Legends, ha annunciato che dal 3 gennaio 2025 inizierà a sanzionare i content creator, che ovviamente producono contenuti dedicati ai giochi della software house, anche per i comportamenti inappropriati tenuti al di fuori dei suoi giochi.
La decisione, comunicata attraverso i canali social ufficiali, mira a contrastare la tossicità dentro e fuori l'ambiente di gioco. La nuova politica prevede che i creator possano ricevere penalizzazioni per insulti o comportamenti scorretti verso altri giocatori, anche se avvenuti durante i loro stream personali e non direttamente attraverso le chat o i sistemi di comunicazione vocale dei giochi. Riot Games spiega: "Vogliamo aiutare a proteggere i giocatori da comportamenti dannosi che possono influenzare la loro esperienza di gioco".
Questa iniziativa si applica specificamente ai contenuti in cui i giochi Riot fanno da sfondo. L'azienda precisa che non monitorerà attivamente tutti i social media, ma si riserva il diritto di investigare e intervenire, quando verranno segnalati comportamenti problematici da parte di utenti o spettatori
Riot Games will now ban content creators that engage in "Off-Platform Conduct" - specifically when Riot's games are in the background
— Valorant News (@ValorINTEL) November 27, 2024
Example: "if a creator uses hateful slurs about an opposing player or teammate on their stream, but not in game over chat or voice comms, we can… pic.twitter.com/GBiKgx78A8
Le possibili sanzioni includono la limitazione dell'accesso agli account Riot e la sospensione dei privilegi per i partner del programma ufficiale. Questa mossa rappresenta un importante passo in avanti nella lotta contro la tossicità all'interno delle community di gioco, un fattore che spesso allontana i nuovi giocatori e spinge molti utenti abituali ad abbandonare le community di gioco.
L'estensione delle regole di comportamento oltre i confini del gioco potrebbe avere un impatto significativo sulla community di streamer e content creator legati ai titoli Riot. Questa decisione sottolinea l'importanza del voler mantenere un ambiente positivo e rispettoso non solo all'interno dei giochi, ma anche nelle piattaforme correlate, riconoscendo l'influenza che i content creator hanno sull'esperienza complessiva dei giocatori e sull'immagine che viene diffusa di un determinato prodotto.