Siete creator di LOL? Se non vi comportate bene anche fuori dal gioco, Riot vi bannerà.

Riot Games, ha annunciato che dal 3 gennaio 2025 inizierà a sanzionare i creator per comportamenti inappropriati tenuti al di fuori dei suoi giochi.

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a cura di Andrea Maiellano

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Riot Games, sviluppatore di popolari titoli come Valorant e League of Legends, ha annunciato che dal 3 gennaio 2025 inizierà a sanzionare i content creator, che ovviamente producono contenuti dedicati ai giochi della software house, anche per i comportamenti inappropriati tenuti al di fuori dei suoi giochi.

La decisione, comunicata attraverso i canali social ufficiali, mira a contrastare la tossicità dentro e fuori l'ambiente di gioco. La nuova politica prevede che i creator possano ricevere penalizzazioni per insulti o comportamenti scorretti verso altri giocatori, anche se avvenuti durante i loro stream personali e non direttamente attraverso le chat o i sistemi di comunicazione vocale dei giochi. Riot Games spiega: "Vogliamo aiutare a proteggere i giocatori da comportamenti dannosi che possono influenzare la loro esperienza di gioco".

Riot sta provando a ridurre la tossicità da League of Legends e Valorant.

Questa iniziativa si applica specificamente ai contenuti in cui i giochi Riot fanno da sfondo. L'azienda precisa che non monitorerà attivamente tutti i social media, ma si riserva il diritto di investigare e intervenire, quando verranno segnalati comportamenti problematici da parte di utenti o spettatori

Le possibili sanzioni includono la limitazione dell'accesso agli account Riot e la sospensione dei privilegi per i partner del programma ufficiale. Questa mossa rappresenta un importante passo in avanti nella lotta contro la tossicità all'interno delle community di gioco, un fattore che spesso allontana i nuovi giocatori e spinge molti utenti abituali ad abbandonare le community di gioco.

L'estensione delle regole di comportamento oltre i confini del gioco potrebbe avere un impatto significativo sulla community di streamer e content creator legati ai titoli Riot. Questa decisione sottolinea l'importanza del voler mantenere un ambiente positivo e rispettoso non solo all'interno dei giochi, ma anche nelle piattaforme correlate, riconoscendo l'influenza che i content creator hanno sull'esperienza complessiva dei giocatori e sull'immagine che viene diffusa di un determinato prodotto.

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