Era la seconda metà degli anni ’90 e nella prima generazione PlayStation regnava sovrano Cool Boarders, il titolo sviluppato dall’allora Uep Systems Team, che portava tutti a sciare sulla neve con una tavola da snowboard. Quello che doveva essere un videogioco di nicchia per uno sport di nicchia, oggi ha il merito indiscusso di aver sdoganato i videogiochi dedicati agli sport estremi. L’origine di titoli come SSX, Steep e il più recente Riders Republic sono la prova che l’interesse del pubblico per questo format è ancora molto alto. Shredders è un nuovo titolo tutto dedicato allo snowboard, che insegue questa scia e prova a riportare il pubblico sulla neve e al suo sport estremo per eccellenza.
Shredders, "by riders, for riders"
Shredders si propone al grande pubblico con un’espressione che vuole fa emergere quanto questo prodotto sia semplice, immediato, ma fatto da chi ama questo sport per coloro che vogliono calarsi e divertirsi in questa attività, pur trovandosi davanti a uno schermo.
Sin dalle prime fasi di gioco, dove si prende confidenza con i controlli e quindi con i primi salti e spin, Shredders permette di intuire come però, l’approccio è tutt’altro che casual. Anzi.
Il sistema di gioco utilizza diverse combinazioni del pad, con accoppiate fatte da grilletti e analogici, accompagnate dalla richiesta di un ottimo tempismo. Pena: rovinare inevitabilmente in mezzo alla neve. Quindi, nelle prime fasi di gioco, il sistema di controllo potrebbe scoraggiare qualche snowboarder alle prime armi, ma dopo un po’ di pratica tutto risulta via via sempre più intuitivo. A proposito di quest’ultimo aspetto, i tutorial mascherati da sfide e le valutazioni fin troppo ottimistiche (anche quando diamo il peggio di noi stessi in pista) ci aiuteranno tantissimo nella progressione e a non mollare davanti ai primi trick mancati. E questo non è il solo asso nella manica di Shredders per coinvolgere i giocatori.
Infatti, a reggere il gameplay un po’ ostico e legnoso nelle prime battute, oltre alle sfide iniziali, c’è anche un curioso e molto ironico comparto narrativo, con uno spiccato senso dell’umorismo. Il personaggio principale, Scotty, emerge presto come un adorabile idiota, circondato da altri personaggi che comunque lo supportano nelle sue sfide. Molto battute nella nostra lingua non trovano giustizia, ma le frequenti rotture della quarta parete (con commenti dei protagonisti rivolti agli sviluppatori) restano comunque divertenti.
Una volta entrati nel vivo della competizione, Shredders offre una cinquantina di missioni, tutte disseminate su sette pendii su una mappa di dimensioni impressionanti. Le piste sono molto variabili, anche se non sempre bilanciate tra loro: buona parte di queste cercano di ricalcare paesaggi più o meno realistici, includendo poche rampe e bandiere, in favore di elementi naturali facenti parte del paesaggio, mentre altre si prestano molto meglio alle sfide più ardue, con rampe e funbox.
Altro alleato di Shredders e soprattutto dei giocatori alle prime armi, la sua funzionalità Reshred: un po’ come avviene in alcuni noti giochi di corse, la funzione “Reshred” permette di “riavvolgere” gli ultimi secondi di gara per permettere al giocatore di ripetere quel trick o quel salto non proprio riuscito. Questo rende le sfide e l’intera esperienza di gioco molto più fruibile e accessibile a chiunque, permettendo di concludere una sfida, pur con qualche “rewind”.
Non è bello ciò che è bello, ma ciò che piace.
Abbiamo provato la versione di Shredders per Xbox Series X|S (vi segnaliamo che il titolo è già disponibile con il Game Pass) che offre caricamenti ridotti e 120 fps stabili, con un buon feedback che permette al giocatore di capire immediatamente quando ha mancato un atterraggio. Tuttavia, poi nelle aree più aperte e complesse, abbiamo notato grossi cali di fps e in generale l’intero comparto tecnico non è ciò che ci si aspetterebbe in questa generazione. Nonostante l’ottima reattività dei modelli e della fisica, ci si scontra poi con qualche modello assai scarno e con sfarfallio della neve nel corso delle collisioni, un effetto difficile da rendere al meglio, ma qui in grado di sfigurare perfino con altre produzioni che ormai portano qualche anno sulle spalle.
L'inquadratura principale spesso crea confusione, non si ha una visione completa di dove stiamo andando, o se riusciremo a centrare dei tubi per eseguire un trick. La mappa non offre particolari indicazioni, o non sempre sono presenti, ma soprattutto risultano assenti i limiti percorribili, che una volta oltrepassati restituiscono l’animazione del nostro avatar sbalzato per aria… per fortuna c’è il Reshred, ma a volte nemmeno questo ci viene in soccorso, facendoci riapparire a ridosso del limite invisibile della mappa.
Anche l’interfaccia di gioco non riesce a dare il meglio di sé, apparendo approssimativa, scarna e spesso restituisce una strana mescolanza tra testi in inglese, alcuni in spagnolo e altri ancora in italiano, nonostante l’installazione della patch del day one.
Insomma, buona parte dei punti negativi di Shredders sono sbavature che potevano essere eliminate con una buona fase di testing che, a quanto pare, sembra essere stata del tutto mancata o inefficace. Altrimenti, il titolo di FoamPunch avrebbe regalato ore e ore di divertimento, grazie anche alla sua verve ironica, senza tante frustrazioni.
Siamo di fronte a un titolo tutt’altro che perfetto. Ultimamente però, se si esclude il recente Riders Republic, Shredders è l’unico titolo a riportarci sulla neve con tutti i suoi limiti tecnici, dove però traspaiono le buone intenzioni di chi ama davvero questo sport. Inoltre, possiamo ben sperare che il team di FoamPunch possa perfezionare l’esperienza di gioco con ulteriori aggiornamenti che potrebbero rendere Shredders un titolo sicuramente più meritevole. Il titolo è disponibile a un prezzo budget, e, inoltre, gratuito per tutti i possessori di Game Pass…perché non dargli un’occhiata?