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Shadows of the Damned Hella Remastered | Recensione

Il grande classico di Suda51 e Shinji Mikami torna dopo oltre dieci anni in una versione rimasterizzata per PC e console!

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Il 2024 è stato un anno che ci ha regalato il ritorno di tante vecchie glorie, con numerosi titoli cult che sembravano ormai dimenticati a sé stessi e che sono invece tornati in pompa magna sulle nostre console. Tra di essi l’indimenticabile Tombi!, con Limited Run che ci ha rifatto rivivere una delle esperienze più memorabili della nostra infanzia, e anche Lollipop Chainsaw RePOP, remastered di un action rimasto per inequivocabili motivi nel cuore di molti fan. Impossibile non citare poi Dead Rising Deluxe Remastered, con Capcom che ha riservato un trattamento di primo ordine al proprio titolo, quasi alla pari di quello ricevuto dai ben più altisonanti remake dei vari Resident Evil.

In questo calderone di nostalgia si va ad aggiungere in questa fine di ottobre anche Shadows of the Damned Hella Remastered, versione aggiornata tecnicamente dell’action TPS nato dalla folle unione di Suda51 e Shinji Mikami. Un gioco, originariamente uscito nel 2011, non certo perfetto, ma colmo di stile e carattere, che torna su praticamente ogni console il prossimo 31 ottobre, pronto a farsi scoprire da un’intera nuova generazione di videogiocatori; oltre che per essere rigiocato da tutti coloro che vogliono farsi un nuovo giro nell’inferno in compagnia di Garcia Hotspur.

Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:

Un cult irresistibile

Garcia Hotspur è un protagonista come non se ne vedono da anni. Un cacciatore di demoni duro, diretto, sicuro di sé e sempre con la battuta pronta, che piuttosto di ammettere di essere meno potente di un demone è disposto a fare piazza pulita dei gironi infernali per riprendersi la propria amata Paula. Un treno in piena corsa che non ha nessuna intenzione di fermarsi fino a quando non ha raggiunto il proprio obiettivo, a costo di lasciare dietro di sé migliaia di vittime. In questa sorta di sanguinolento viaggio dantesco, Garcia non è però da solo. Al suo fianco vi è infatti Johnson, un ex-demone fuggito dall’ade in grado di trasformarsi nelle più svariate bocche da fuoco.

Shadows of the Damned Hella Remastered è un fiume in piena di gore, stile e follia. A partire dal nome stesso della forma da pistola di Johnson, ossia Boner, l’intero titolo è infatti colmo di battute e doppi sensi, capaci di strappare ben più di un sorriso durante le circa sei ore necessarie per portare a compimento il gioco. Non di sola ironia vive però l’opera di Suda51 e Shinji Mikami, con Shadows of the Damned che è contraddistinto da un comparto artistico di prim’ordine. Il design di alcune amenità che dovremmo affrontare nel corso del titolo è infatti notevole, così come la colonna sonora che ci accompagnerà fin dai primi istanti della nostra missione di salvataggio.

Sul piano del gameplay, il titolo è un action TPS tutto sommato classico, ma dotato comunque di alcune trovate niente male. Le varie armi da fuoco si evolvono ad esempio nel corso dell’avventura, ottenendo caratteristiche sempre più potenti e abilità speciali. Vi è poi una particolare meccanica che gioca con luce e ombra, rendendo più intriganti sia i combattimenti che i piccoli puzzle che ogni tanto il titolo ci mette davanti.

Notevoli le battaglie coi boss e buono pure il level design, per quanto estremamente su binari. Gli scontri a fuoco sono infine davvero soddisfacenti, con i demoni che incassano proiettili che è un piacere, perdendo anche gli arti se colpiti nel punto giusto. Il tutto amalgamato insieme con uno stile unico, che rende il risultato complessivo ancor più di livello. Insomma, Shadows of the Damned non è certo un capolavoro, ma ha tutti i crismi del caso che l’hanno portato a diventare nel corso del tempo un’opera cult.

Un'operazione pigra

Shadows of the Damned Hella Remastered ci catapulta quindi nuovamente nei panni di Garcia Hotspur quasi quindici anni dopo, permettendoci così di riviverne le gesta sulle odierne piattaforme, Nintendo Switch compresa. L’operazione, ve lo diciamo fin da subito, è molto basilare e si tratta di una rimasterizzazione nel vero senso della parola. Non aspettatevi insomma texture aggiornate, animazioni riviste o quant’altro, bensì semplicemente una risoluzione 4K e un framerate ancorato ai 60 frame per secondo, Switch esclusa.

Due aggiunte assolutamente apprezzabili e che rendono l’opera di Suda51 e Mikami sicuramente meglio fruibile che in passato, ma che non fanno nulla per nascondere tutti gli anni che si porta sulle spalle. Il minimo sindacabile, insomma, da tale punto di vista, con alcune ambientazioni in particolare che, tolto l’apprezzatissimo aspetto artistico, lasciano molto a desiderare a quasi fine 2024 sul piano tecnico. La maggiore fluidità garantita dai 60 frame per secondo, invece, si sente tutta e consente di godersi alla meglio il gioco, soprattutto durante i combattimenti.

La natura un po’ pigra di Shadows of the Damned Hella Remastered emerge particolarmente nella versione PC, ossia quella da noi provata. Tolte delle impostazioni per i comandi e la sensibilità, non sono infatti presenti nel gioco opzioni per modificarne l’aspetto tecnico. Non che ci aspettassimo effetti RTX o chissà che, ma almeno di poter impostare la risoluzione e un paio di preset grafici. Sotto tale punto di vista, insomma, siamo rimasti decisamente delusi, con la remastered che non riesce a offrire manco il minimo sindacale a cui siamo abituati su PC.

Così come sul piano tecnico, anche a livello contenutistico le novità portate da Shadows of the Damned Hella Remastered sono decisamente limitate e non così impattanti. Non fanno ad esempio il loro esordio nel titolo né sezioni inedite né nuovi nemici o personaggi, con l’esperienza che rimane quindi quella di sempre. Rispetto all'opera originale, questa remastered aggiunge però il New Game Plus, che consente di rivivere il viaggio di Garcia con i potenziamenti ottenuti in precedenza, e quattro nuovi costumi.

Aggiunte pregevoli, certo, ma che non sanano le problematiche già presenti, come un’IA nemica spesso deficitaria, né aggiungono grossi motivi per rigiocare Shadows of the Damned per chi già lo conosce a menadito. La speranza è in ogni caso quella che Hella Remastered possa aprire la strada a un seguito dell'opera, perché Garcia Hotspur ha ancora molto da raccontare pure oggi.

Voto Recensione di Shadows of the Damned Hella Remastered


7

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Artisticamente di valore

  • Ludicamente sempre valido

  • Dannatamente divertente

Contro

  • Praticamente nessuna opzione grafica

  • Una remastered basilare

  • Un po' troppo corto

Commento

Shadows of the Damned Hella Remastered riporta sulle odierne piattaforme di gioco uno dei titoli più interessanti dell’epoca PS3/Xbox 360. Una rimasterizzazione sicuramente apprezzata, grazie al supporto a 4K e ai 60 frame per secondo, ma che risulta troppo pigra sia sul piano tecnico che su quello contenutistico. Il gioco è in ogni caso ancora oggi decisamente valido e in grado di travolgere grazie al suo stile unico. Insomma, se non avete ancora vissuto l’epopea negli inferi di Garcia Hotspur, questa è l’occasione giusta per farlo.

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Shadows of the Damned Hella Remastered

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