Shadows of the Damned: Hella Remastered | Provato alla Gamescom 2024

Durante la fiera tedesca di quest'anno abbiamo avuto modo di provare in anteprima Shadows of the Damned: Hella Remastered.

Avatar di Giacomo Todeschini

a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Il momento più alto della mia Gamescom 2024 è stato sicuramente beccare in sala stampa Shinji Mikami e Gōichi Suda, meglio conosciuto come Suda51, ed essere riuscito a farmi una foto con loro. Un’emozione unica, con i due illustri game designer giapponesi che sono da sempre due delle personalità da me più ammirate del settore videoludico. Troppo importanti, del resto, i loro lavori per passare inosservati, con Resident Evil, No More Heroes, Dino Crisis e molte altre iconiche saghe che esistono solo grazie al grande lavoro dei due.

Shinji Mikami e Suda51 erano però presenti alla kermesse tedesca soprattutto per preparare il lancio di Shadows of the Damned: Hella Remastered, versione rimasterizzata del titolo del 2011 uscito originariamente su Xbox 360, PC e PS3. Un’opera, al netto di tutti i suoi difetti, diventata quasi subito di culto e amatissima da grandi schiere di videogiocatori. Una sua riedizione, insomma, diventa l’occasione perfetta per riviverla in una veste migliore e, perché no, farla scoprire anche a tutti coloro che non ebbero la fortuna di farlo ai tempi. Per saperne di più ci siamo immersi durante la Gamescom 2024 in una breve demo del gioco, atteso il prossimo 31 ottobre su PC, Xbox One, Xbox Series, Nintendo Switch, PS4 e PS5.

New game plus e poco altro

Durante la celebre fiera tedesca abbiamo in particolare potuto provare la prima mezz’oretta del gioco, con tanto di tutorial e primi scontri con i demoni presenti nel titolo. Vogliamo essere chiari con voi fin da subito: Shadows of the Damned: Hella Remastered è una remastered oltremodo classica, che ha come unico obiettivo quello di svecchiare il gioco solamente sul piano di risoluzione e framerate e non ha quindi nessuna velleità di rimodernane gameplay, trama o sezioni di gioco. Non aspettatevi insomma operazioni altisonanti, come quella del futuro Amerzone: Explorer’s Legacy, ma piuttosto un modo per recuperare nella sua veste migliore il cult di Mikami e Suda51 anche sulle odierne piattaforme di gioco.

Le uniche novità presenti nell’opera, al netto dei miglioramenti tecnici di cui vi parleremo a breve, sono infatti il new game plus, che permette di rivivere nuovamente l’avventura di Garcia Hotspur con nemici più coriacei e l’arsenale ottenuto nella partita precedente, e quattro nuovi costumi coi quali addobbare il protagonista di Shadows of the Damned: Hella Remastered. Insomma, delle aggiunte sicuramente pregevoli, soprattutto il new game plus, ma nulla che aggiunga qualcosa di nuovo al gameplay o alla trama dell’opera originale. Come vi dicevamo, insomma, una remastered nel vero senso della parola.

4K e 60 frame, ma non ovunque

I miglioramenti più evidenti sono però riscontrabili in termini di framerate e risoluzione. Shadows of the Damned: Hella Remastered gira infatti su PS5, Xbox Series X e sui PC adeguatamente carrozzati in 4K, con l’opera di Grasshopper Manufacture che raggiunge poi i sessanta fps su tutte le piattaforme ad eccezione di Nintendo Switch, dove rimane limitata ai trenta frame per secondo.

A colpire è soprattutto la nuova fluidità, con Garcia che è decisamente divertente da comandare grazie a questo nuovo framerate. Non che il gioco sia eccessivamente adrenalinico, non stiamo del resto certo parlando di un Devil May Cry, ma nelle sue dinamiche da third person shooter arrivare ai sessanta frame per secondo riesce a rendere soprattutto le fasi con armi da fuoco in mano ben più piacevoli e precise.

Pure la maggiore risoluzione è assolutamente pregevole, anche se fa da contraltare a texture e modelli non esattamente al passo coi tempi. Indubbio, in ogni caso, come un maggior numero di pixel su schermo sia un vantaggio e che anche sotto tale punto di vista Shadows of the Damned: Hella Remastered sia più bello che mai.

Per il resto l’opera nata dall’unione delle forze dei due illustri autori nipponici è esattamente come la ricordavamo, colma di follia, battute sporche, capre lampada e molto altro ancora. Un gioco probabilmente anacronistico nel 2024, ma dotato di qualche spunto niente male e quell’alone da opera cult che lo rende ancor oggi irresistibile per tutti coloro che hanno vissuto quell’epoca.

Shadows of the Damned Hella Remastered: in conclusione

Shadows of the Damned Hella Remastered pare insomma essere una remastered nel vero senso della parola, che si è presa il compito di riportare in una versione aggiornata il titolo originale sulle nuove generazioni di console senza riempirlo di orpelli. Certo, sarebbe assolutamente stato lecito aspettarsi qualcosina in più del new game plus e di una manciata di costumi, ma è indubbio come alla fine dei conti quello che importa è poter rivivere l’epopea di Garcia Hotspur. E chissà poi che questa remastered non si riveli poi essere l’apripista a un’avventura completamente nuove all’interno dell’immaginario creato da Shinji Mikami e Gōichi Suda.

Leggi altri articoli