Shadow Of The Damned Remastered verrà censurato in Giappone

Shinji Mikami non ci sta: "In Giappone i rating dei videogiochi li decidono persone che non giocano". Sottolineando l'inadeguatezza del sistema.

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a cura di Tommaso Marcoli

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La versione rimasterizzata di Shadows of the Damned subirà censure per le console in Giappone, come confermato dal co-creatore Suda51 in un'intervista a GameSpark. La decisione è stata presa per soddisfare i requisiti dell'ente di classificazione CERO, analogamente a quanto accaduto con la versione originale del 2011.

La censura riguarderà solo le versioni console di Shadows of the Damned: Hella Remastered, mentre la versione PC non sarà soggetta a modifiche. Suda51 ha spiegato: "Abbiamo dovuto preparare due versioni del gioco, il che è stata una vera sfida. Nel rimasterizzare il gioco, abbiamo dovuto sviluppare due versioni contemporaneamente, con un enorme impatto sul nostro carico di lavoro e sui tempi di sviluppo".

Il co-creatore Shinji Mikamiha espresso frustrazione riguardo al processo di classificazione in Giappone, affermando che il CERO non comprende appieno l'esperienza di gioco. "Trovo sia una situazione strana che ci siano persone che vogliono giocare a titoli più audaci, e altre che non giocano ma cercano di impedirne il godimento attraverso regolamentazioni restrittive", ha dichiarato Mikami.

I creatori sono molto critici nei confronti di queste restrizioni

Suda51 ha aggiunto: "Se vengono imposte restrizioni regionali, non abbiamo scelta se non aderirvi, ma mi chiedo sempre cosa ne pensi il giocatore. Ad esempio, se molte persone acquistassero la versione PC su Steam per giocarla senza restrizioni, sarebbe un po' triste, considerando che è disponibile su varie piattaforme".

Il precedente di Dead Space

Mikami ha ricordato anche il caso del Dead Space originale del 2008, bandito in Giappone dopo il rifiuto del CERO di assegnargli una classificazione. I giocatori giapponesi furono costretti a importare il gioco per potervi giocare. Mikami ha raccontato un aneddoto toccante: "Alcuni sviluppatori erano in lacrime, dicendo: 'Abbiamo lavorato così duramente su questo gioco, ma non siamo riusciti a farlo uscire in Giappone'".

All'inizio di quest'anno, il general manager di EA Japan, Shaun Noguchi, ha criticato il CERO per presunte discrepanze nella classificazione del remake di Dead Space e di Stellar Blade. Mentre il remake di Dead Space è stato nuovamente bandito in Giappone per l'eccessiva violenza, Stellar Blade ha ricevuto una classificazione CERO D, che ne consente l'acquisto ai minori di 17 anni con il consenso dei genitori.

Noguchi ha condiviso screenshot della demo di Stellar Blade che mostravano arti mozzati con ossa visibili e interiora sparse, sostenendo che il contenuto fosse simile a quello che aveva portato al divieto di Dead Space. "CERO, avete detto che il nostro Dead Space non andava bene perché erano visibili sezioni trasversali di parti danneggiate e organi interni. Ma qui si possono vedere sia le sezioni trasversali che gli interni, quindi non sono convinto che stiate usando correttamente la classificazione CERO D", ha scritto Noguchi.

La questione solleva interrogativi sulla coerenza e l'equità del sistema di classificazione giapponese, nonché sull'impatto che tali decisioni hanno sugli sviluppatori e sui giocatori nel mercato nipponico.

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