SD Gundam Battle Alliance | Recensione
SD Gundam Battle Alliance ci riporta nell'universo dei Mobile Suit tra azione e simpatia: la formula sarà un successo?
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a cura di Pietro Spina
Il mio primo approccio con SD Gundam Battle Alliance è stato strano. Non sono un grande fan del leggendario robottone giapponese che ha segnato l’infanzia di tanti esponenti della generazione X, e nonostante la sua fama sia riuscita ad arrivare quasi integra ai giorni nostri, l’unico momento in cui davvero ho interagito con il franchise è stato ai tempi della prima messa in onda di Gundam Wing in Italia, con tanto di doppiaggio edulcorato e tematiche quasi stravolte, e conseguente fascinazione che mi ha portato a completare la raccolta delle VHS di De Agostini.
Allo stesso modo non so quindi spiegarmi quale sia la formula magica per cui il fascino del Mobile Suit sia riuscito a resistere al cambio delle generazioni e dei gusti, riproponendosi ogni volta con formule dal successo variabile che comunque hanno permesso di tramandarne la mitologia in modo quasi religioso. Come approcciarsi dunque a un titolo simile? Semplice, giocando a cuor leggero e godendosi l’estetica da urlo di queste macchine da guerra eccezionali, seppur traslate nello stile SD (Super Deformed) che in parte ne dissinesca l’epicità.
I più affezionati ricorderanno i numerosi titoli che negli anni sono apparsi sulle più disparate console di gioco (dopotutto Gundam precede perfino il NES, essendo del 1979), i quali in buona parte si collocano nella sfera dei titoli strategici/tattici, proprio come il recente SD Gundam G Generation Cross Rays. In questa occasione Bandai Namco invece opta per un action dalle meccaniche relativamente semplici per il genere, a cui si dona profondità grazie agli elementi da JRPG e da Hunting Game che spingono a giocare, migliorarsi e ripetere per ottenere i migliori equipaggiamenti e massimizzare il rapporto con i compagni di squadra.
L’innesco narrativo è piuttosto semplice ed è anche abbastanza comune per tutti quei progetti che provano a racchiudere in un unico pacchetto diversi universi di gioco: una non meglio precisata minaccia sta mettendo mani nella storia di tutte le linee narrative Gundam, intervenendo nei primissimi istanti di gioco per cambiare le carte in tavola tra compagni di squadra e nemici, ed è compito del giocatore prendere le redini della situazione per far sì che il database della omnicomprensiva storia di questo mondo non venga alterato. Un po’ a la Dragon Ball Xenoverse, se vogliamo, con un maggiore distacco garantito dalla partecipazione a una simulazione e non ad eventi reali.
Entrano in scena i robottoni, quelli belli
Prima di scendere in campo è necessario prepararsi di tutto punto, scegliendo il nostro mobile suit preferito tra quelli disponibili e completando la squadra con due elementi di supporto, che sono controllati dalla CPU. Il numero di “robottoni” a nostra disposizione aumentano con il progredire della storia e con l’ottenimento dei progetti dedicati, allo stesso modo aumenteranno quindi anche i nostri compagni.
Il compito del giocatore in SD Gundam Battle Alliance è quindi completare il livello - assicurandosi di esplorare ogni anfratto - sconfiggere più nemici possibile per ottenere moneta di gioco, equipaggiamento o progetti di sviluppo, e incrociare le dita perché la fortuna porti gli avversari a droppare il numero di pezzi sufficiente a non costringerci a un ulteriore giro. Volendo citare altri esponenti videoludici, qui potremmo dire che l’ispirazione va un po’ ai classici JRPG e un po’ alla serie Monster Hunter - seppur in forma decisamente ridotta.
In campo il “peso” dello stile grafico chibi non si fa sentire eccessivamente, grazie alla resa fedele delle art dei personaggi e l’alto livello di dettaglio con cui sono realizzate le strutture meccaniche, fin a sottolinearne l’usura. Da questo punto di vista, nulla da eccepire: i fan della serie avranno di che godere, potendo ammirare i mobile suit riprodotti con grande cura anche per quel che concerne le armi utilizzate.
Una scelta che si può considerare azzeccata anche per una questione di “scala” dell’esperienza, in quanto un’ipotetica rappresentazione realistica avrebbe richiesto un’impennata sensibile nell’impegno a ricreare scene ed eventi storici, qui riportati in modo molto efficace, oltre impattare in modo controproducente su animazioni, movimenti e impatti, che avrebbero dovuto rispondere a un’esigenza di plausibilità che va oltre la riproduzione fedele di quanto visto nell’animazione.
La leggerezza che traspare dall’utilizzo dei Gundam in versione Super Deformed comunque non deve trarre in inganno, in quanto SD Gundam Battle Alliance necessita di attenzione e dedizione per essere padroneggiato a dovere. Partendo dalla consueta abbinata “colpo leggero / colpo potente”, con tanto di stamina mascherata sotto l’utilizzo dei propulsori, ritroviamo un interessante sistema di combattimento ad area che prevede l’alternanza di colpi ravvicinati e a distanza, l’uso strategico del lock e degli accerchiamenti, per sfruttare al meglio meccaniche di difesa, contrattacco o di cancellazione delle animazioni.
Certo non stiamo parlando della profondità di un classico degli action, ma possiamo quantomeno apprezzare un prodotto su licenza curato nelle collisioni, interazioni e risposta dei comandi, in modo da non apparire impreciso o sleale verso il giocatore. Ogni Mobile Suit ha peculiarità e limiti, da conoscere e padroneggiare per affrontare al meglio i boss che possono variare in dimensioni, tipologia e genere di attacchi, risultando più o meno sensibili - se non immuni - ad alcune delle nostre opzioni offensive.
La struttura è dunque quella di un titolo suddiviso in capitoli e missioni, che di volta in volta vedono affrontare momenti topici della storia di Gundam stravolti da bizzarri interventi di piloti e Mobile Suit che non appartengono a quell’epoca. Una volta risolta l’anomalia, è possibile affrontare nuovamente la missione nella sua versione “classica”, andando ad assicurarsi che tutto si svolga come previsto. Tornati alla base, è possibile usare soldi e materiali raccolti per potenziare il nostro robot e migliorarne le statistiche generali, così come equipaggiare oggetti che influenzano da 1 a 3 situazioni in combattimento (e.g. aumento attaco, aumento difesa da laser, rallentamento del consumo dei propulsori, difesa automatica, etc.).
Giocando miglioreremo come pilota, acquisendo nuovi livelli che danno accesso ad abilità specifiche come la velocizzazione dell’uso dei kit di soccorso, aumentare il numero di drop nemici o rendere ancora più ampio il raggio d’azione degli esplosivi. C’è quindi del lavoro di micromanaging fondamentale per avere la meglio in battaglia, in quanto non va scelto il Mobile Suit che meglio calza alle nostre attitudini di gioco, ma anche equipaggiarlo correttamente e affiancargli degli alleati che possono coprire le nostre mancanze, offrendo magari più danni a distanza o ravvicinati.
Acchiappali tutti (i progetti)
Nel complesso l’esperienza offerta da SD Gundam Battle Alliance risulta piuttosto divertente grazie a un gameplay loop sufficientemente graduale nel richiedere al giocatore maggiore impegno e risorse, capace di rendere interessante la rigiocabilità mettendo sul piatto l’acquisizione di nuovi modelli di Mobile Suit (che sono davvero TANTISSIMI). Ancora più intriganti sono le missioni Caos, che appariranno nella seconda parte della trama, le quali prevedono di rivisitare vecchie missioni per scovare delle anomalie specifiche - prima non presenti - in cui scovare potenti nemici e affrontarli nel tentativo di ottenere i progetti del rispettivo mezzo.
Buona anche l’interazione con i piloti della CPU, spesso in grado di distogliere l’attenzione del boss di turno e di riparare il nostro Gundam quando veniamo abbattuti e non ci sono più kit a disposizione. Forse un po’ ottusi nel tentativo, andando a mettersi in linea degli attacchi nemici pur di curare il giocatore, ma sicuramente volenterosi.
Se il pacchetto può risultare discretamente confezionato e divertente, è comunque evidente la natura di prodotto non di prima linea, che risulta un po’ sgraziato in alcuni dei sui elementi portanti. Innanzitutto la telecamera, altamente personalizzabile e discretamente recettiva nei lock, non è sempre di grande utilità al giocatore in quanto forse troppo bassa sul piano orizzontale, portando il nostro mezzo a impallare la visuale sul nemico e quindi rallentare i tempi di reazione su nemici di piccola taglia che non comunicano in modo palese il prossimo attacco. Per non parlare dei momenti in cui troviamo molti elementi di disturbo, come corridoi stretti o edifici in abbondanza, che portano la visuale quasi a impazzire, divenendo ingestibile.
Troviamo un’altra nota negativa nell’affrontare la questione audio: il gioco in sé merita un plauso per la presenza dei temi principali delle varie serie - con tanto di gag circostanziali con i personaggi di gioco che esprimono le loro preferenze - e per il voice over su tutti i dialoghi della storia, ma inciampa sgraziatamente in fase di adattamento con l’assenza di un doppiaggio in inglese. All’apparenza si tratta di un’inezia, non fosse che ogni livello è ricolmo all’inverosimile di dialoghi contestuali tra i vari personaggi in gioco e al giocatore viene quindi richiesto se prestare attenzione al combattimento o distogliere lo sguardo per leggere il testo e capire cosa stia succedendo. Un grosso peccato.
SD Gundam Battle Alliance è comunque un titolo tecnicamente solido (persino su una PS4 primo modello risulta fluido, pulito e veloce nei caricamenti) che fa di tutto per ricreare un’autentica esperienza Gundam, nonostante il classico pretesto utile a generare il crossover tra mondi. Ottima la fedeltà al materiale d’origine, con tante coccole per i fan, e buona la struttura di base.
Forse alla lunga si cede un po’ sulla ripetitività delle missioni, ma con la spinta dei modelli più rari da sbloccare e la possibilità di affrontare i vari livelli anche in multiplayer locale e online, si può facilmente alleviare il fastidio. Da soli bisogna invece fare affidamento alla propria passione per gli action ricchi di farming e/o per l’universo dei Moblie Suit, altrimenti si rischia di non trovare il giusto gancio per reggere ai momenti più pesanti o difficili.
Voto Recensione di SD Gundam Battle Alliance - PS4
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Grande attenzione al franchise
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- Tecnicamente solido e competente
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- Tantissimi Mobile Suit da collezionare
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- Gameplay loop divertente
Contro
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- A tratti ripetitivo
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- Poco rifinito nella telecamera
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-Grosso inciampo l’assenza di doppiaggio almeno inglese
Commento
Tra i tanti titoli dedicati all’universo Gundam, SD Gundam Battle Alliance rappresenta una delle migliori opzioni per chi vuole muovere i primi passi in questo franchise, grazie alla sua giocabilità semplice e concisa in cui la fanno da padrone meccaniche solide e impegnative al punto giusto. Il fascino dei Mobile Suit farà sicuramente breccia nei giocatori interessanti anche solo alle produzioni nipponiche, mentre i fan più accaniti troveranno pane per i loro denti e materiale per consumare decine se non centinaia di ore di gioco. Manca il guizzo creativo o la qualità della produzione importante, ma ne risulta comunque un’esperienza divertente, completa ed esaustiva, ottima per chi è alla ricerca di un contesto leggero in cui tuffarsi per dedicarsi al collezionismo e alle tante sfide proposte.