Il detentore di record mondiale per trofei PlayStation (PS5 è acquistabile su Amazon), Hakaam Kareem, ha accusato Sony di aver rubato e venduto il suo account. Il record man è famoso per aver collezionato il maggior numero di trofei di platino in 17 anni (più di 2000). Un record destinato però a scomparire visto che a settembre, Kareem, ha subito un ban inspiegabile.
English video of my retirement reason!
— Hakoom (@psnHakoom) November 15, 2024
Your datas are not safe!
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Dopo ripetuti tentativi di contatto con l'assistenza, Kareem ha ricevuto una risposta che lo accusava di diverse violazioni, tra cui tempi di completamento dei giochi troppo rapidi e l'uso del suo account su troppe console. Sony ha poi ridotto il ban a 45 giorni e rimosso Kareem dal programma partner.
La situazione è però cambiata quando uno sconosciuto ha contattato Kareem affermando che i dettagli del suo account erano in realtà stati venduti da dipendenti PlayStation. Come prova, gli ha fornito una registrazione dello schermo di un computer aziendale con le informazioni personali di Kareem.
La risposta di Sony alle accuse è stata evasiva. L'azienda ha attribuito il ban a violazioni tecniche come l'acquisizione automatizzata di trofei, ma Kareem e la community hanno confutato queste affermazioni, sostenendo che tali pratiche sono accettabili nell'ecosistema PlayStation.
Insoddisfatto della risposta ricevuta, Kareem ritiene che Sony stia cercando di coprire la presunta vendita dei dati del suo account. Attualmente Kareem si è ritirato, dichiarando di voler smettere di usare PlayStation e avvertendo altri giocatori della situazione, mostrando anche delle preoccupazioni sulla sicurezza dei dati personali all'interno della piattaforma.
Inevitabilmente questa vicenda solleva importanti questioni sulla gestione dei dati degli utenti da parte delle grandi aziende di gaming e sulla trasparenza nelle procedure di ban. Se confermate, le accuse di Kareem potrebbero avere serie ripercussioni sull'immagine e la fiducia degli utenti nei confronti di Sony e della piattaforma PlayStation.
Insomma, nonostante sia possibile che Kareem abbia effettivamente sfruttato dei vantaggi per completare i giochi, non è poi così assurdo che l'azienda gli abbia davvero ""rubato"" l'account e non sarebbe comunque la prima volta che i nostri dati vengono presi e poi venduti a terzi.