Samurai Warriors 5 | Recensione, un signor musou
Dopo una lunga attesa sbarca finalmente nei negozi Samurai Warriors 5: scopri cosa ne pensiamo nella nostra recensione!
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a cura di Giacomo Todeschini
Editor
Nel corso degli ultimi anni il tanto bistrattato genere dei musou sta vivendo un momento di grande ribalta, grazie soprattutto a opere come Persona 5 Strikers e i due Hyrule Warriors. Un nuovo rinascimento, che sulle spalle larghe delle due storiche serie ha fatto scoprire il genere a tanti nuovi appassionati, che per un motivo o per l’altro non gli si erano ancora avvicinati. A provare a cavalcare l’onda lunga di questo particolarmente positivo momento è Samurai Warriors 5, ultimo episodio di uno dei mostri sacri del genere, che per l’occasione si è decisamente rifatto le vesti. L’ultima fatica di Omega Force non è infatti un semplice seguito, bensì un vero e proprio reboot, che sconvolge tanto sul piano estetico che su quello narrativo la serie nata come branchia di Dynasty Warrior. Un appuntamento insomma imperdibile per qualsiasi appassionato del genere, con Samurai Warriors 5 che sbarca oggi su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch, oltre che ovviamente anche su PS5 e Xbox Series grazie alla retrocompatibilità.
Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:
- GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k 3.6 GHZ
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: Corsair K70 LUX LED Rosso Cherry MX Brown
- Mouse: Fnatic Flick 2
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR
Samurai Warriors 5: un nuovo inizio
Samurai Warriors 5 racconta, come da tradizione della saga, le vicende avvenute in Giappone durante l’epoca Sengoku, concentrandosi però questa volta non su Sanada Yukimura, ma su Oda Nobunaga e Mitsuhide Akechi. Un salto indietro di diversi anni quindi rispetto a quanto eravamo abituati, con il gioco che riesce a massimizzare questo cambio di prospettiva. Pur non risultando dirompente, l’impianto narrativo risulta infatti molto meno frammentario che in passato e riesce a raccontare una storia avvincente e piacevole da seguire. A denotare questa maggiore importanza della trama sono poi ad esempio anche delle particolari missioni laterali, che consentono di vivere sotto nuova luce alcuni avvenimenti narrati durante il filone principale di quest.
La scelta di demandare l’aspetto narrativo di Samurai Warriors 5 alle prodi gesta dei giovani Oda Nobunaga e Mitsuhide Akechi si rivela insomma vincente tanto agli occhi di un fan storico quanto a quelli di un neofita della serie. Capiamoci, non si tratta di nulla di trascendentale, ma nell’opera di Omega Force la trama non è più un semplice riempitivo tra una battaglia campale e l’altra come in opere analoghe, ma un qualcosa con un proprio motivo d’essere.
Duelli e battaglie
Passando al gameplay vero e proprio, Samurai Warriors 5 presenta tutto ciò che ci si aspetterebbe di trovare da un titolo del genere. Centinaia e centinaia di nemici, schiere di prodi guerrieri e le immancabili mappe di gioco colme di vie e viette in cui incanalarsi tra uno scontro e l’altro: se avete già giocato a un episodio della serie o a un Dynasty Warrior vi sentirete decisamente a casa.
A colpire positivamente è la fluidità del gameplay, con il moveset dei vari personaggi che riesce a risultare particolarmente sinuoso e a rendere i vari combattimenti molto belli da vedere oltre che divertenti da giocare. I vari colpi e poteri speciali di ognuno dei 27 differenti personaggi giocabili di Samurai Warriors 5 si inanellano difatti in combo veloci e armoniose, con il passaggio tra un fendente e l’altro che non mostra il fianco a nessun tipo di criticità.
Oltre che particolarmente fluido, il gameplay di Samurai Warriors 5 è contraddistinto anche da un impianto ludico niente male. Tra attacchi leggeri e pesanti, mosse speciali, rage mode e barra musou le armi in mano al giocatore nel corso dei vari scontri sono infatti diverse e riescono a non rendere troppo stantio e ripetitivo il gameplay. Molto intriganti sono soprattutto gli scontri con i vari comandanti ed eroi avversari, dei frangenti in cui la mattanza indiscriminata di minion lascia lo spazio a dei duelli più ragionati. Il lock della telecamera e un sistema di parate in grado di deflettere l’assalto avversario se utilizzato con il giusto tempismo riescono infatti a donare al titolo un’apprezzata vena tattica e dei momenti in grado di variare il ritmo di gioco.
A non convincere è invece l’IA delle varie truppe, che risulta oltremodo datata e non sufficiente. Sebbene da della carne da macello come i poveri soldati di un musou non ci si potesse aspettare chissà che, è evidente come vedere centinaia e centinaia di soldati fare le belle statuine o incastrarsi in elementi dello scenario non sia per nulla un bello spettacolo a 2021 inoltrato.
A completare l’offerta sul piano ludico di Samurai Warriors 5 sono poi una carrellata di elementi da RPG, che spaziano dai classici alberi delle abilità fino ad arrivare al fabbro, passando per skill delle armi, livelli di padronanza e molto altro ancora. Una lunga serie di meccaniche più o meno piccole, che arricchiscono di molto l’esperienza complessiva, aumentando le possibilità in mano al giocatore.
Samurai con stile
Uno dei principali punti di interesse di Samurai Warriors 5 è, inutile girarci troppo intorno, la nuova direzione artistica, con il quinto episodio della saga che abbandona lo stile realistico che aveva contraddistinto i precedenti episodi per abbracciare il cel shading. Una scelta sicuramente particolare, che, alla prova dei fatti, convince alla grande. Il design dei vari personaggi è infatti di valore e riesce a innalzare sensibilmente la qualità complessiva del gioco, rendendo anche i vari colpi speciali esteticamente più integrati all’interno del titolo.
A non convincere pienamente sono invece i vari ambienti, che nella maggior parte dei casi risultano troppo spogli e dotati di texture non certo eclatanti. Nulla di troppo penalizzante, ma il divario tra la cura riposta sui guerrieri dell’epoca Sengoku e quella sui loro campi di battaglia è decisamente evidente.
Voto Recensione di Samurai Warriors 5
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Delle migliorie niente male
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La nuova direzione artistica è bellissima
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Ottima l'introduzione di un focus sui duelli
Contro
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IA altamente deficitaria