Samba de Amigo: Party Central | Recensione
Abbiamo recensito Samba de Amigo: Party Central, il nuovo titolo della saga ritmica uscito su Nintendo Switch.
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a cura di Giulia Serena
Editor
Nella mia vita ho giocato a tanti, tantissimi ritmici, però ce ne sono alcuni che nella mia mente affiorano come ricordi vivissimi. Uno di questi è Samba de Amigo, che ho avuto modo di provare nella versione per Wii rilasciata nel 2008 (giacché quando uscì quella originale non ero ancora nata). All'epoca ero già appassionata del genere, ma il fatto di poter utilizzare il telecomando Wii come se fossero maracas mi aveva completamente stregato; se a ciò aggiungiamo il fatto che il titolo era estremamente colorato ed esuberante, il risultato su di me era un jackpot assicurato.
Potete, dunque, immaginare la mia gioia all'annuncio di Samba de Amigo: Party Central, sequel del primo capitolo e disponibile su Nintendo Switch. Ovviamente il titolo è stato aggiornato all'epoca attuale, le maracas non sono più i telecomandi Wii bensì i Joy-Con e le canzoni sono diverse — anche se non proprio moderne, ma ci arriviamo dopo —, ma l'anima di quel gioco ritmico che mi aveva conquistato anni fa è rimasta, trasportandomi in un mix di nostalgia, musica latina e... scimmie che ballano.
Impugnate le maracas... ehm, i Joy-Con
Il cuore pulsante di Samba de Amigo: Party Central, come intuibile dal nome, è la musica latina. Ciò non significa che la tracklist è composta interamente da reggaeton — fortunatamente — ma che ogni elemento, dalle maracas alle animazioni del gioco, si ispira all'allegria e ai colori tipici dei paesi Sudamericani. In questo sequel ritroviamo la mascotte Amigo, una simpatica e a dir poco esuberante scimmia, che in questo caso potremo personalizzare a nostro piacimento con tantissimi vestiti e accessori acquistabili nel negozio in-game tramite la moneta del gioco.
Potremo poi divertirci da soli o con gli amici in una delle svariate modalità: per quanto riguarda il singleplayer, si va dalla classica modalità Rhythm Game, in cui è possibile riprodurre tutte le canzoni del gioco a diversi livelli di difficoltà, alla StreamiGo!, una divertente modalità strutturata come una piattaforma social in cui sono presenti varie sfide da completare per guadagnare follower e diventare "influencer musicali". È nel multiplayer, però, che Samba de Amigo: Party Central dà il meglio di sé, offrendo svariate alternative sia in locale che online.
La modalità Party for Two, ovvero quella principale per il multiplayer, si suddivide a sua volta in diverse attività, dato che oltre a quella classica di sfida vi sono il Love Checker per misurare il grado di affinità con il partner in base al livello di sincronizzazione, lo Showdown, in cui il perdente deve eseguire una penalità decisa dal gioco, e i Mini Rhythm Games, ovvero una serie di minigiochi basati sul ritmo. Tutte queste modalità possono essere godute solo in locale e in due giocatori (ovviamente collegando due set di Joy-Con), mentre in quella online classica si può arrivare fino a un massimo di quattro contendenti.
La competizione salverà il mondo
A rubarmi il cuore in Samba de Amigo: Party Central è stato, però, il World Party, una specie di battle royal musicale in cui 8 giocatori reali (più 12 comandati dall'IA) prendono parte in una competizione divisa in tre turni a eliminazione, con difficoltà crescenti. Nel primo passano i migliori 14, nel secondo i migliori 8 e nel terzo, ovviamente, sarà solo colui che ha ottenuto il punteggio più alto a trionfare. Non solo ho trovato questa modalità estremamente divertente, ma è anche ciò che probabilmente riuscirà a mantenere il titolo longevo, evitando che cada nel dimenticatoio come tutti i giochi del genere.
La condanna dei ritmici, infatti, è quella di venire accantonati dopo qualche ora di gioco, avendo memorizzato e ottenuto punteggi soddisfacenti in tutti i brani. Solo la competizione può riuscire a risvegliare la voglia di giocare — insieme ai DLC, motivo per cui Sega ne ha già rilasciati alcuni a pagamento —, e con il giusto supporto Samba de Amigo: Party Central potrebbe diventare un'esperienza longeva, che non finirà nello scaffale dei giocatori a prendere polvere fino all'occasione di avviarlo per le feste di compleanno.
Possono ballare davvero tutti
Per quanto riguarda il gameplay, invece, ci troviamo dinanzi a una riedizione di quanto era già presente nel titolo originale: utilizzando i Joy-Con come delle maracas dovrete muoverli a ritmo di musica, facendo combaciare le bolle sullo schermo con i sei cerchi. Inoltre, durante i brani dovrete eseguire le pose che appariranno entro pochi secondi, oltre a svolgere dei brevi minigiochi che renderanno le partite più variegate e imprevedibili.
Sia chiaro, Samba de Amigo: Party Central non è assolutamente un ritmico difficile, anzi. Da giocatrice esperta, a netto di qualche imprecisione nella registrazione degli input, mi sono ritrovata a ottenere il punteggio massimo nella difficoltà più elevata al primo tentativo o quasi in tutti i brani, mentre facendolo provare a persone completamente inesperte hanno comunque ottenuto risultati ottimi nelle modalità normali e difficili. Insomma, si tratta chiaramente di un titolo più adatto alle famiglie e ai giocatori casuali, ma rimane comunque un'esperienza divertente, soprattutto nella modalità World Party di cui vi ho parlato poco sopra.
Samba de Amigo: Party Central vi farà sentire vecchi
Il difetto più grande, però, del gioco, che potrebbe penalizzarne le vendite, è la scelta dei brani: in totale sono presenti oltre 40 tracce, un numero più che giusto per un ritmico, ma il problema è che si tratta di canzoni ormai già molto datate. Per farvi qualche esempio, le più recenti sono "Break Free (feat. Zedd)" di Ariana Grande, "I Love It (ft. Charli XCX)" degli Icona Pop e “Bang Bang“ di Jessie J, Ariana Grande e Nicki Minaj e, nel caso in cui non le conosceste, vi basti sapere che hanno tutte più di 7 anni sulle spalle.
Abbiamo poi tracce molto più vecchie, che arrivano anche agli anni '80, oltre ad alcuni brani provenienti dalle colonne sonore di franchise Sega come Sonic. Insomma, la song-list è sicuramente capace di far riesumare dei bei ricordi alle persone che hanno un'età media superiore ai 25 anni, che magari le ballavano in discoteca alla loro uscita, ma difficilmente farà impazzire i ragazzini o bambini che dovrebbero essere il target principale del gioco. Sarebbe stato meglio fare un approccio alla Just Dance, inserendo un mix omogeneo di brani molto recenti e hit passate.
Voto Recensione di Samba de Amigo: Party Central - Nintendo Switch
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Gameplay divertente e accessibile
-
Svariate modalità di gioco sia single che multiplayer
-
Battle royale online ben pensato
Contro
-
Songlist con brani troppo datati
-
Qualche imprecisione nella registrazione degli input
Commento
Samba de Amigo: Party Central mi ha catapultato direttamente nella mia infanzia, facendomi tornare ai tempi in cui poter usare il telecomando Wii e il nunchuk come delle maracas mi sembrava la cosa più originale e innovativa del mondo. Ora sono i Joy-Con a farci immergere nell'atmosfera latina del gioco, che non ha perso la sua essenza seppur includendo nuove modalità ed elementi moderni. Il World Tour è sicuramente il fiore all'occhiello del titolo, mentre le classiche modalità single e multiplayer rappresentano un ottimo passatempo per grandi e piccini, che si divertiranno sicuramente a cercare di azzeccare tutte le note e pose che appaiono sullo schermo. Sega avrebbe dovuto lavorare, però, di più sulla songlist, proponendo tracce attuali e non solamente brani già datati.