Road 96: Facebook blocca le pubblicità, ecco perché

Il videogioco Road 96 è al centro di un piccolo ma interessante equivoco in merito ad alcune campagne pubblicitarie lanciate su Facebook.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Road 96 è un titolo indipendente, fortemente narrativo, in arrivo il 16 agosto su Steam e Nintendo Switch. Molto probabilmente, però, non riuscirete a vedere AD (ovvero pubblicità) su Facebook del gioco sviluppato da Digixart, studio che comprende alcuni talenti dell'industria tra cui ex sviluppatori di Valiant Hearts e Memories Retold. Tranquilli, non è colpa vostra e neanche del vostro AD block: si tratta infatti di una decisione presa direttamente da Menlo Park.

Andiamo con ordine: come tutte le software house (e publisher), anche Digixart ha preso in considerazione l'idea di sponsorizzare il suo gioco sul popolare social network. Road 96, nei piani del team di sviluppo, sarebbe dunque dovuto affacciarsi sulle homepage Facebook di tutti gli appassionati videogiocatori ma il team del sito web ha prontamente bloccato tutti gli annunci. Il motivo? Si tratterebbe, secondo coloro che controllano le inserzioni pubblicitarie, di AD non compatibili con la policy, visto che starebbe lanciando un avviso politico.

Chiaramente le reazioni degli sviluppatori non sono mancate. In particolare quella di Yoan Fanise, capo dello sviluppo di Road 96, che ha dichiarato ad Axios di aver pensato ad uno scherzo. Il motivo di questo equivoco? Probabilmente il fatto che nel gioco sia possibile scappare e raggiungere il confine di una nazione turbolenta. Un vero e proprio paradosso, con Facebook che da canto suo non si è ancora espresso in merito e continua a rimanere silente in tutto e per tutto.

Sicuramente le vendite di Road 96 non saranno influenzate più di tanto. Il gioco infatti ha già avuto una buona vetrina almeno dal pubblico di nicchia che segue la scena indipendente, tanto da essersi svelato in una delle precedenti edizioni dei The Game Awards. Speriamo però che presto tutto ciò possa risolversi in breve tempo, considerando che si tratta appunto di un gioco indie che forse meriterebbe di essere almeno conosciuto anche da una piccola parte di pubblico, senza considerare poi che questo ban apre anche ad un precedente importante: riusciranno i piccoli sviluppatori a risolvere prima dell'uscita? Vi aggiorneremo nel caso ci saranno novità evidenti.

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