Alla (ri)scoperta di... Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy!

Vi ricordate di Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy? Un gioco che avrebbe meritato un po' di fortuna in più, e che oggi (ri)scopriamo insieme!

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a cura di Michele Pintaudi

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In questa rubrica vi abbiamo parlato, negli anni, di tantissimi titoli da generi completamente diversi tra loro. Esperienze in qualche modo uniche ma alle quali, per un motivo o per l’altro, spesso mancava quell’ultima spinta che le potesse contraddistinguere come veri e propri capolavori. A volte si tratta di una strategia di promozione imperfetta, altre di qualche mancanza a livello di prodotto e altre volte di semplice sfortuna: la storia di questo medium, del resto, è bella anche perché molto varia.

Quel che vogliamo fare oggi è parlarvi di un titolo appartenente a quello che, con tutta probabilità, è il franchise più importante al mondo in tema di intrattenimento: Star Wars, una saga che non ha certo bisogno di presentazioni e che negli anni si è arricchita di decine e decine di videogiochi d’ogni tipo ma... Vi ricordate di Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy? Facciamo un salto indietro di un paio di decenni, alla (ri)scoperta di questa piccola perla firmata Raven Software.

Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy, da dove cominciare?

Con Dark Forces e il suo sequel diretto, usciti rispettivamente nel 1995 e nel 1997, LucasArts aveva dato vita a un nuovo modo di concepire la saga di Guerre Stellari nel mondo dei videogiochi. Molte delle produzioni viste fino a quel momento erano infatti, nella maggior parte dei casi, dei simulatori o comunque titoli molto più “guidati” nelle dinamiche e nella concezione di base.

Si trattava di fatto dei primi due capitoli di una nuova saga appartenente all’Universo Espanso di Star Wars, che rispondeva al nome di Jedi Knight. Nel 2002 vede la luce un ulteriore seguito con l’approdo, nella veste di studio di sviluppo, dell’emergente Raven Software: Jedi Outcast andrà a rendere ancor più raffinato il lavoro svolto fino a quel momento, e il buon successo del gioco portò il team a voler fare ancora di più.

LucasArts concesse alla software house del Minnesota un anno per alzare ulteriormente l’asticella: mantenendo buona parte della squadra al lavoro sull’ultimo Jedi Knight, i lavori iniziarono in maniera praticamente immediata. Come il suo predecessore, anche il nuovo progetto - dal nome Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy - si sarebbe basato sul motore id Tech 3… Vi dice nulla? Si tratta della tecnologia alla base di Quake III: Team Arena, che consentiva agli sviluppatori un ampio raggio d’azione per dar vita a un prodotto curato sotto ogni punto di vista.

Il gioco ci mette nei panni di Jaden Korr: un giovane e ambizioso studente della Jedi Academy di Luke Skywalker nonché pupillo di Kyle Katarn, il protagonista delle vicende di Jedi Outcast. Di ritorno da una missione, il nostro protagonista viene a conoscenza di un nuovo pericolo che minaccia la pace della galassia: i Discepoli di Ragnos, un culto Sith che vuole resuscitare il temibile signore oscuro Marka Ragnos. Jaden e l’amico Rosh vengono dunque inviati a indagare sulla questione, per far luce su un mistero che rischia di sconvolgere l’equilibrio che si è finalmente andato a ristabilire. Ha dunque inizio la nostra avventura con un gioco che, sin dalle prime battute, offre tante interessanti opzioni di personalizzazione. Dall’aspetto fisico alla spada laser passando alle diverse abilità che andremo ad apprendere nel corso della storia, potremo infatti gestire moltissimi aspetti per rendere ancor più speciale l’intero viaggio.

A livello di gameplay, anche Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy pone molta enfasi sull’utilizzo della spada laser: buona parte dei combattimenti andranno infatti a sfruttare al massimo l’arma per eccellenza di ogni Cavaliere Jedi degno di questo nome, in unione ai tanti poteri che deriveranno dalla nostra Forza. Una nota di merito va fatta alle ambientazioni, spesso semplici ma allo stesso tempo ricche di tutti quei dettagli perfetti per ricreare le giuste sensazioni: un’atmosfera, quella creata da George Lucas, qui evocata in maniera perfetta e curata. Il tutto condito da un comparto sonoro in linea con l’epica avventura che andremo a vivere, anche qui con un tocco immediatamente riconoscibile.

Arrivati a un certo punto della nostra avventura, ci troveremo poi a dover prendere una decisione fondamentale: una scelta tra lato chiaro e lato oscuro, che andrà a plasmare il resto del nostro viaggio. Quale strada prendere starà solo al giocatore, con tutte le conseguenze del caso…

C’è ancora spazio per Jedi Knight?

L’esperienza di Jedi Academy è inoltre resa ancor più ricca da un comparto multigiocatore che, prendendo quello del predecessore, va a creare un’esperienza unica e coinvolgente sotto tanti punti di vista. Giocando online a tramite LAN (e qui sì, è lecito lasciarsi scappare una lacrimuccia) gli utenti potevano vivere tantissime avventure potendo contare sulle classiche modalità multiplayer: dal Deathmatch all’Assedio fino a una completamente libera, per un totale di ben sei.

Alla luce di tutto ciò viene dunque da chiedersi come mai, a distanza di anni, questo titolo così interessante sia finito un po’ troppo in fretta nel dimenticatoio. Proviamo ad analizzare il tutto, un passo alla volta. Jedi Academy riuscì a ottenere sin da subito il plauso congiunto da parte di critica e pubblico, con dati di vendita più che positivi e un ottimo riscontro da parte della stampa di settore.

Un punto a sfavore del gioco fu però, come spesso accade, ciò che c’era stato in precedenza. Jedi Outcast e i due Dark Forces erano infatti giochi di primissimo livello, e che hanno perciò costruito aspettative altrettanto elevate. Un’eredità pesante che diede vita a un inevitabile confronto: da alcuni punti di vista, soprattutto a livello di trama, Jedi Knight era in effetti lievemente inferiore rispetto ai precedenti capitoli della saga. Ma la questione ha origini anche più dirette, sempre legate al franchise di Guerre Stellari.

Nello stesso anno di uscita di Jedi Academy, siamo nel 2003, il mondo accolse un altro titolo ambientato nell’Universo Espanso. Bioware diede vita a quel capolavoro immortale che è Knights of the Old Republic, a detta di molti il miglior videogioco mai ideato quando parliamo di Star Wars (e spesso non solo). Se il titolo di Raven Software era un buon prodotto, l’opera di quello che sarà lo studio di Mass Effect era irraggiungibile. Jedi Knight: Jedi Academy fu insomma messo in ombra, sotto molti punti di vista, da un gioco che fu in sostanza il vero sogno a occhi aperti per ogni fan della saga. Un sogno che, peraltro, tornerà nel prossimo anno a farsi ammirare in una veste del tutto nuova.

Dopo la chiusura ufficiale di LucasArts nel 2013, i codici sorgenti di Jedi Academy e Jedi Outcast sono stati pubblicati su SourceForge. E qui, abbiamo poi assistito a qualcos’altro di davvero speciale: il pubblico ha infatti utilizzato il codice per creare mod, aggiunte e nuove concezioni per arricchire la già impressionante esperienza di gioco. Un vero e proprio atto d’amore a dimostrazione di come, a distanza di anni, la community provi ancora un fortissimo affetto verso un gioco che meritava certamente un po’ di successo in più.

Con un annuncio a sorpresa, nel 2020 è comunque uscita la Star Wars: Jedi Knight Collection, un’edizione rimasterizzata dei due classici firmati Raven Software in una versione rivista per Nintendo Switch e PlayStation 4. Un modo per (ri)scoprire un’avventura che, vi garantiamo, non farà che alimentare ancora di più la vostra passione per il fantastico mondo di Guerre Stellari.

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