Prestazioni

Milioni di poligoni al secondo, videogiochi che sfiorano la realtà, effetti speciali inimmaginabili sono il pane dei giorni moderni. Ma come è iniziato il tutto? Rivisitiamo gli albori dell'era della VGA.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Prestazioni

Com'è intuibile le prestazioni delle VGA standard potrebbero definirsi ?nulle?, nel senso che tali chip non incorporavano alcun tipo di accelerazione. Sarebbe pertanto difficile fare paragoni con le tecnologie attuali. Possiamo darvi un'idea delle prestazioni delle VGA ricordando che, ad esempio, la visualizzazione di una "foto" (se così si possono definire immagini con risoluzioni e colori così bassi) con un programma simile all'attuale ACDSee non era affatto immediata sul mio sistema, ma richiedeva circa mezzo secondo.

I videogame non avevano l'orrendo effetto di ?composizione in atto? in ogni singola schermata (statica ovviamente) ma se una scena, ipotizziamo larga due schermate, doveva scorrere da destra a sinistra o viceversa, la cosa non avveniva istantaneamente.

Considerate che il BUS ISA, anche nella sua versione più performante, era limitato a 16 bit e 8Mhz ( 8,33 in realtà, nella sua ultimissima versione), con una capacità di trasferimento dati teorica (molto teorica) di 16Mb/sec. Approfondiremo la questione BUS in seguito, ma potete paragonare questo dato (molto gonfiato, la banda reale doveva essere intorno agli 8Mb/sec) con, ad esempio, l'AGP 8x: 2,1Gb/sec.

Ovviamente con un BUS di questo tipo e un chip che non accelerava nulla potete immaginare quali mirabolanti prestazioni potessero fuoriuscire da una VGA standard.

Nella foto seguente potete apprezzare una panoramica del BUS ISA nelle due versioni, la più corta - 8 bit- e la più lunga - 16 bit.

Qualcuno di voi potrebbe ricordarsi di tali connessioni a fianco delle più performanti PCI su mainboard di classe Pentium/Pentium II.

È molto difficile trovare altri dati inerenti i chip VGA standard poiché la letteratura che li riguarda appartiene veramente all'antiquariato informatico e, in particolare, al periodo "basta che funzioni". In sostanza a quei tempi erano in pochi a interessarsi alla frequenza di clock del chip grafico - anche perché erano praticamente sempre le stesse del bus e, come detto il processore del PC eseguiva sostanzialmente tutte le operazioni.

Leggi altri articoli