Annunciato con un trailer nel corso dell'E3 2007 Resident Evil 5 non segna l'atteso ritorno alle origini ma anzi, accentua ulteriormente le caratteristiche che portarono alla svolta del quarto capitolo. Uscito finalmente nel 2009 il gioco segna il ritorno di Chris Redfield, impegnato nella distruzione di tutte le armi biologiche e nella lotta contro una vecchia e ricorrente conoscenza della saga: Albert Wesker. Chris dovrà inoltre indagare su quella che è la nuova minaccia al genere umano: il virus Uroboros.
Caratteristica del gioco è la presenza di un partner, incentivando così la modalità cooperativa: viene così sacrificata parte della storyline in favore di un più frenetico stile di gioco, che risulta in tal modo meno longevo.
Il successo commerciale è ottimo (si parla di più di 7 milioni di copie vendute) mentre tiepida è l'accoglienza della critica, ma quando Capcom annuncia un nuovo episodio promette ai fan un ritorno alle origini. Resident Evil 6 viene pubblicato verso la fine del 2012 accompagnato da un'enorme campagna pubblicitaria. Il gioco non segnerà però un ritorno al survival horror originale, tradendo così le promesse fatte ai fan, bensì una nuova affermazione del genere actior horror. La trama vede Leon, Chris e Jake (figlio di Wesker) impegnati a fronteggiare le conseguenze del nuovo C-virus, agente patogeno creato dall'Umbrella.