Neanche il tempo di godere dell'enorme successo avuto con GTA: San Andreas che Rockstar si mette subito al lavoro su un nuovo capitolo. Si avvicina l'era dell'alta definizione e della nascita del nuovo e potente motore grafico RAGE (Rockstar Advanced Game Engine), creato dalla software house di New York appositamente per Grand Theft Auto IV.
Il gioco vedrà la luce nel 2008 con l'approdo su PlayStation 3 e Xbox 360 e, come previsto, il successo non tarderà ad arrivare: i numeri parlano di più di 3 milioni e mezzo di copie vendute solo il giorno dell'uscita, a fronte dei 100 milioni di dollari spesi per lo sviluppo. Premiato come Game of the Year da diverse testate, GTA IV racconta la storia di Niko Bellic, emigrato dall'est Europa per raggiungere il cugino Roman in una nuova e ridisegnata Liberty City.
Le cose non sono però così semplici: Roman si troverà infatti di fronte a problemi con la malavita locale che richiederanno l'intervento del nostro protagonista. Il titolo si arricchisce nel 2010 con due espansioni, note come Episodes from Liberty City, che aggiungono nuovi personaggi e nuove storie.
In The Ballad of Gay Tony interpreteremo Luis Lopez, guardia del corpo personale del re della notte di Liberty City. The Lost and Damned è la seconda espansione che ci mette nei panni di Johnny Klebitz, vice presidente di una banda di motociclisti alle prese con conflitti interni oltre che con le altre fazioni. Va elogiato come Rockstar Games sia riuscita, con questi "Episodes", a raccontare storie differenti mantenendo comunque un unico grande intreccio narrativo: infatti in una missione, presente nel gioco principale come nelle espansioni, vediamo all'opera Niko, Johnny e Luis nello stesso momento.
Nel 2009 la serie approda per la prima volta su Nintendo DS con GTA Chinatown Wars, un titolo (riproposto poi anche su PSP) che riporta la prospettiva top-down con cui tutto nacque 22 anni prima, quasi come a voler omaggiare quel primo gioco nato per caso che tanta fortuna ha portato agli sviluppatori di New York.
Rockstar Games decide poi di superare ogni record: nel 2013 arriva così GTA V che diventerà il gioco con lo sviluppo più costoso della storia, ben 265 milioni di dollari. Il quinto capitolo di GTA esce inizialmente su PS3 e Xbox 360.
Il titolo racconta le vicende di tre personaggi le cui vite, per vari motivi, si incrociano: Michael De Santa, Trevor Philips e Franklin Clinton. L'anno seguente, il gioco arriverà anche su console di nuova generazione e, pochi mesi dopo, anche su PC. Si stima che GTA V abbia venduto, a inizio 2016, più di 60 milioni di copie con un guadagno, solo nelle prime 24 ore, di 815 milioni di dollari: cifre davvero da capogiro che fanno capire come questa serie, grazie alla continua capacità di rinnovarsi, riesca ogni volta a conquistare una nuova fetta di pubblico.
Vi vogliamo lasciare con una riflessione legata alle continue e incessanti polemiche legate a GTA. Accusato di essere troppo violento e troppo irriverente, Grand Theft Auto può essere in realtà letto come una forte critica alla società di oggi. La stessa società in cui troppo spesso si preferisce inquisire un videogioco che non offre esempi da seguire, ritenendo un prodotto ludico come "sbagliato" solo perché tende ad andare contro gli schemi.
Non è che in realtà le stesse persone che accusano GTA lo fanno per deviare l'attenzione da problemi sicuramente più sensibili, mettendo in moto la cosiddetta "macchina del fango" e provocando dunque disinformazione tra le masse? Il videogioco è una forma d'intrattenimento e può piacere o meno, ma davvero non c'è nulla di più importante a cui pensare, piuttosto che a stigmatizzare un gioco?
Con queste domande si conclude il secondo episodio della nostra rubrica. Speriamo che vi sia piaciuto e vi invitiamo a continuare a seguirci per nuovi viaggi all'interno della storia dei videogiochi!
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