La nostra rubrica torna con uno dei titoli più apprezzati e terrificanti di tutti i tempi. Stiamo ancora vivendo l’incubo di Raccoon City, ma stavolta non esiste un posto sicuro per nasconderci: Nemesis sarà lì ad aspettarci con i suoi tentacoli affilati e un lanciamissili sempre carico. Se non avete mai avuto a che fare con questo simpatico personaggio, sappiate che – forse – Capcom potrebbe regalarci un bel remake di Resident Evil 3: Nemesis.
Stiamo parlando di quel terzo capitolo della saga creata da Shinji Mikami, nato in origine come uno spin-off di Resident Evil 2 e pubblicato nel 1999, ma con una trama così di forte impatto da guadagnarsi il numero “3” nel titolo, anche a causa delle pressioni di Sony, che pare volesse a tutti i costi ben tre capitoli della serie per la sua PlayStation. Raccoon City è sempre la stessa, con un arco narrativo che abbraccia ventiquattro ore prima gli eventi narrati in Resident Evil 2 e le successive ventiquattro con una Jill che attraversa la stazione di polizia praticamente in contemporanea con Leon e Claire, senza però incontrarli mai (le nostre solite fortune della serie). La nostra meravigliosa Jill Valentine…
Jill Valentine reginetta di Raccoon City
«Dico addio alla mia vita. Dico addio alla mia casa. Questa è l'ultima speranza di sopravvivenza... Questa è la mia ultima via di fuga...»
Leon o Claire? Come avete iniziato la vostra avventura su Resident Evil 2? Con la nostra guida completa non avrete nulla da temere con entrambi i protagonisti del nuovo remake, ma secondo il portale ResidentEvil.net, il 79% dei giocatori ha deciso di iniziare l’avventura utilizzando il novello agente di polizia Leon Kennedy preferendolo a Claire Redfield. Anche nel 1998 c’era una certa tendenza a voler utilizzare il personaggio “maschio” iniziando lo scenario “A”, un trend simile a quello del primo Resident Evil ambientato a Villa Spencer, ma con Resident Evil 3 le cose cambiano.
Infatti, nel 1999 qualcuno nei corridoi di casa Capcom dev’essersi lamentato di queste tendenze maschiliste, oltre a far notare la crescente popolarità di una certa Lara Croft, così da dedicare un terzo capitolo della serie all’agente S.T.A.R.S conosciuto nel primo capitolo, Jill Valentine, che passa ore davanti all’armadio prima di scegliere gli abiti più “comodi e operativi” per sterminare le orde di zombie che infestano la città. Ammettetelo anche voi: il risultato è uno dei più sexy della storia dei videogiochi.
Nemesis è il frutto dell'inserimento del virus NE-alpha all'interno della colonna vertebrale di un Tyrant T-103, nato con un pensiero fisso, basta ascoltarlo mentre rantola «S.T.A.R.S.... Gyaaaaaaaargh!» per capire che è stato progettato per eliminare tutti i superstiti delle squadre S.T.A.R.S testimoni coinvolti nell’incidente di Villa Spencer e quindi anche la nostra Jill.
Il mostro è altissimo, dannatamente forte ed è il primo nemico in grado di inseguirvi tra gli scenari, distruggere porte e intere pareti. Insomma, per la nostra Jill non c’è luogo al sicuro da Nemesis, un osso davvero duro da buttare al tappeto, tanto da includere nel gioco una “schivata” che ci offre la possibilità di sfuggire dalla morsa di Nemesis quando ormai ci blocca la strada. L’elemento di gioco “Nemesis” rende il format di gioco conosciuto in Resident Evil 2 molto più dinamico e frenetico, con l’obbligo di prendere delle scelte di attacco (o di fuga) in brevissimo tempo, una vera novità per la serie Capcom.
Un altro remake. Lo vogliamo?
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In ultima analisi, non possiamo dimenticare che, in origine, Resident Evil 3 venne pubblicato nel 1999 appena un anno dopo rispetto a Resident Evil 2 e che Capcom è molto attenta a questi dettagli (basta vedere l’enorme quantità e precisione degli easter egg disseminati nel nuovo Resident Evil 2).
Lo vedremo all’E3 2019? Fateci sapere se lo desiderate quanto noi!
Resident Evil 2 sta convincendo tutti: potete comprare la vostra copia a questo indirizzo.