Da quando Capcom ha deciso di esaudire il desiderio di noi vecchi nostalgici annunciando il remake di Resident Evil 2, la voglia di rigiocare al grande classico della saga horror videoludica più famosa di tutti i tempi è cresciuta a dismisura. Quest'anno alla Milan Games Week siamo stati ospiti dello stand di Sony PlayStation Italia e indovinate un po' cosa abbiamo provato? L'orrore sta arrivando.
Dopo averlo provato a fondo in occasione della Gamescom a Colonia, non abbiamo resistito alla possibilità di vedere nuovamente il nuovo Resident Evil 2, provando magari a cogliere qualche nuovo dettaglio o un possibile progresso in vista della pubblicazione del prossimo 25 gennaio 2019.
Con una breve introduzione su testo che ci ha spiegato il motivo che ha spinto il nostro Leon a Raccoon City, in questa demo ci troviamo già catapultati all'interno della centrale R.P.D. e nonostante sia evidente che sia stato fatto tanto per far leva sull'effetto nostalgia con numerosi elementi noti della serie (e nello specifico di questo capitolo), la prima impressione che abbiamo avuto giocando all'ultima fatica Capcom è un titolo assolutamente nuovo.
Infatti, entrando nella hall della centrale di polizia, siamo stati accolti da una leggera familiarità con la scena, ma anche un senso di smarrimento per la rivisitazione creata dagli sviluppatori. Muovendoci nell'ambiente abbiamo trovato il baule, la macchina da scrivere per i salvataggi, spray e cartucce, ma tantissime altre cose, come gli enigmi (vi ricordate quello della statua nella hall?), o semplicemente molti dettagli che in passato conoscevate della versione originale, qui sono stati rimossi o letteralmente cambiati, da qui la volontà di voler proporre un titolo differente.
Abbiamo preso confidenza con una visuale in terza persona che abbiamo lasciato in Resident Evil 6 (con un Leon più giovane ma ovviamente molto somigliante alla versione vista nel sesto capitolo) e dei movimenti più lenti e calibrati, un po' come a voler strizzare l'occhio a quelli originali. Un gameplay davvero più fluido, rapido e più action rispetto a quanto visto sull'ultimo Resident Evil, ma comunque più lento. Quindi se siete tra i disfattisti che non hanno amato troppo il sesto capitolo, sappiate che qui potrete sentirvi più a vostro agio.
Abbiamo trovato una diversa gestione dell'inventario, che si aprirà ogni qualvolta proverete a interagire con una combinazione o un enigma. Qualcosa di decisamente più semplice rispetto al passato, dove talvolta si richiedeva di provare centinaia di combinazioni. Altra "semplificazione" che abbiamo riscontrato è l'indicazione quasi onnipresente a schermo che indica cosa dobbiamo fare o dove andare.
L'RE Engine è stato sfruttato in modo sapiente ricreando un qualcosa che sembra davvero diverso rispetto a quanto fatto con l'ultimo Resident Evil, con asset che lasciano quasi intendere una revisione dell'engine. La resa visiva è davvero d'effetto e moltissimi elementi del gioco originale adesso godono di dettagli mai visti prima, compresi quelli più cruenti...come in una delle scene dove incontriamo il primo poliziotto affetto dal virus. Ve lo ricordate?
Conclusioni
La voglia di ri-scoprire Resident Evil 2 si fa sempre più forte, dettata dalla volontà di Capcom di far leva sull'effetto nostalgia, ma anche dal voler mostrare un titolo assolutamente nuovo per le vecchie e nuove generazioni. Rivivere alcuni primissimi minuti di gioco ci ha fatto capire quanto hanno voluto osare gli sviluppatori, ma anche che avremo moltissime sorprese ad attenderci.
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