Resident Evil 2: Ghost Survivors Recensione

Ghost Survivors è il DLC gratuito di Resident Evil 2 che ci riporta a Raccoon City, nei panni di tre potenziali sopravvissuti alla notte degli orrori.

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a cura di Alessandra Borgonovo

Resident Evil 2
si è dimostrato un eccellente omaggio all'opera originale, curata nei suoi rimandi a quel 1998 impresso a fuoco nella memoria dei videogiocatori ma al tempo stesso forte di quelle meccaniche moderne che, da Resident Evil 4, hanno ridefinito la serie. Nella nostra recensione abbiamo messo in luce gli incredibili pregi del gioco, oggi invece siamo qui per discutere del contenuto gratuito pubblicato da Capcom il 15 gennaio: Ghost Survivors. Già il fatto che sia un DLC acccessibile a chiunque senza la necessità di una qualsiasi spesa è un punto a favore, in un periodo dove i Season Pass la fanno da padrone e anche i singoli contenuti aggiuntivi hanno il loro costo. Qual è l'offerta messa in campo dagli sviluppatori, dunque?

Ghost Survivors dà voce a chi non è sopravvissuto a quella tragica notte e lo fa in maniera crudele, fedele al nome che ha scelto per il proprio contenuto: seguiremo Robert Kendo, Katherine Warren e l'unità speciale Ghost nella loro lotta alla sopravvivenza, in scenari cosiddetti "what if" e che ci permettono di vedere come sarebbero andate le cose se. Se Robert avesse scelto di vivere, anziché suicidarsi; se Katherine fosse riuscita a difendersi da Irons e la sua follia; se un membro dell'unità speciale fosse sopravvissuto al laboratorio sotto Raccoon City e, fedele alla propria missione, avesse recuperato il campione G.

Quanto può essere lunga la lista che anticipa un destino già scritto? Di tutta la loro lotta, alla fine, cosa resta? Ed è qui che Capcom interviene, mostrandoli: ricordi, frammenti di una tragedia che si riapre lasciando emergere una speranza da afferrare, un pellicola che si srotola davanti ai nostri occhi come in un vecchio film. Uno degli elementi che pur nella sua semplicità è molto apprezzabile di Ghost Survivors è esattamente questo: ci si aspettava tre avventure scritte perché finissero quella terribile notte, un crudele gioco del gatto con il topo dove alla fine i protagonisti si ritrovano tra le fauci di una realtà immutabile, invece no. Tutti vivono, nell'illusione di un futuro possibile.

Ma Ghost Survivors è anche e soprattutto altro. È una serie di scenari riciclati dal gioco originale, come in 4th Survivor, ma con l'aggiunta nuovi nemici, diversi in base al personaggio utilizzato, e meccaniche che fanno dell'esperienza survivor qualcosa di meno frustrante rispetto alla sezione con Hunk o - ancora peggio - con il Tofu, dando una leggera sfumatura tattica al tutto. Si tratta di scenari molto brevi purtroppo, di dieci minuti o poco più, ma potrebbero gettare le basi per un contenuto più corposo in futuro oppure per altri Ghost Survivors di cui sarebbe interessante capire il destino possibile.

Ad ogni modo, Robert, Katherine e Ghost hanno ciascuno il proprio obiettivo e copriranno diverse aree di Raccoon City nel tentativo di raggiungerlo: a facilitare loro il percorso ci saranno i rifornimenti sparsi lungo le diverse aree ma limitati a due elementi in particolare - gli zombi dotati di zaino e i distributori automatici. I primi portano con loro risorse di vario tipo, a volte anche necessarie per continuare, che possono essere saccheggiate senza ritegno dopo averli uccisi. I secondi invece ci limitano permettendoci di scegliere uno solo degli oggetti in essi contenuti, per poi smettere di funzionare: è qui che l'aspetto "tattico" si fa sentire, perché la scelta può influenzare l'andamento della partita - ad esempio preferire i proiettili a uno Spray Medico potrebbe risultare utile nell'immediato ma rivoltarcisi contro dopo.

Oltre a questi due aspetti, che come detto rendono la sfida più accessibile e al tempo stesso più punitiva rispetto a 4th Survivor e Tofu Survivor, Capcom coglie l'occasione per inserire principalmente due tipologie del tutto nuove di nemici - quelli di Ghost sono più che altro versioni "antiproiettile" di uno zombie standard. Robert si troverà contro dei non morti che sono in sostanza sacche di veleno ambulanti: riconoscibili a causa degli occhi luminescenti e dal colorito violaceo, rilasceranno nebbia tossica al momento dell'uccisione costringendovi a cercare una distanza di sicurezza per evitare di essere avvelenati e andare incontro a una prematura morte, soprattutto considerato che le Piante Blu a disposizione sono limitate. Il loro morso è altrettanto velenoso. Katherine invece avrà a che fare con i "Pale Head", nemici in grado di rigenerarsi se colpiti con armi convenzionali: sono leggermente più veloci degli altri zombi e hanno una vaga somiglianza con l'Uomo Pallido de "Il labirinto del Fauno", vi sarà semplice individuarli e in ogni caso avranno la tendenza a presentarsi in contesti dove non c'è modo di sfuggire loro. Una buona mira e la gestione oculata delle risorse sono vitali.

Ciascuno dei tre capitoli è contrassegnato da una valutazione in stelle che determina la difficoltà, ma per i meno esperti è stata aggiunta la modalità allenamento per non soccombere a ogni passo. Tuttavia vi suggeriamo di sforzarvi e affrontare il DLC nella sua difficoltà originale, la sfida è equilibrata e l'appagamento che deriva dal vedere le proprie decisioni concretizzarsi in un successo - fosse anche soltanto aver scelto l'oggetto giusto dal distributore - è molto più intenso.

Dopotutto il contenuto offerto da Capcom si basa proprio su questo, mettere alla prova voi stessi in una lotta senza esclusione di colpi ma dove questi stessi colpi vanno calibrati con attenzione. Non potete uccidere tutti, in Ghost Survivors, e la rapidità di pensiero è essenziale per uscire indenni da una situazione: l'indecisione potrebbe farvi perdere il momento prezioso e dunque costringervi a uno scontro indesiderato e potenzialmente evitabile. Infine, un merito indiscusso per Capcom è aver mantenuto segreto il quarto capitolo di Ghost Survivors, che si sbloccherà soltanto dopo aver completato i precedenti tre. Non vi diremo di chi si tratta per lasciarvi il gusto della scoperta ma è la missione più difficile di tutte, dove le vostre capacità di sopravvissuti saranno spinte al limite.

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