La distinzione tra videogiochi AA e AAA rappresenta uno degli aspetti più dibattuti nell'industria videoludica contemporanea, seppur priva di parametri oggettivi universalmente riconosciuti. Questa classificazione, spesso utilizzata con disinvoltura nei discorsi di marketing e nelle analisi di settore, nasconde in realtà sfumature complesse e variabili che dipendono dalle prospettive dei singoli sviluppatori. Un contributo significativo alla comprensione di questa distinzione è giunto recentemente da Thomas Puha, direttore delle comunicazioni di Remedy Entertainment, studio celebre per titoli come Alan Wake 2 e Control, che ha condiviso la sua visione durante un'intervista con MP1ST, gettando luce su cosa significhi realmente questa categorizzazione dal punto di vista di uno sviluppatore di primo piano.
Secondo Puha, la differenza fondamentale tra produzioni AA e AAA risiede principalmente nell'entità degli investimenti economici. "Per noi significa il costo dello sviluppo del gioco, vale a dire il budget", ha spiegato il direttore delle comunicazioni, sottolineando come questo aspetto si intrecci inevitabilmente con altre variabili decisive. Le dimensioni del team di sviluppo rappresentano un indicatore cruciale: progetti AAA tipicamente coinvolgono centinaia di professionisti, mentre le produzioni AA operano con organici più contenuti, permettendo maggiore agilità ma limitando l'ampiezza della realizzazione.
La quantità di contenuti e funzionalità disponibili al lancio costituisce un altro elemento discriminante. I titoli AAA tendono a offrire esperienze più vaste e sfaccettate, con mondi di gioco estesi e meccaniche elaborate, mentre i progetti AA generalmente optano per proposte più mirate e contenute, concentrandosi su specifici aspetti dell'esperienza ludica. L'equilibrio tra ambizione e risorse diventa così un fattore determinante nel posizionamento di un titolo all'interno di questa classificazione non ufficiale.
Tra gli esempi concreti di questa distinzione troviamo proprio FBC: Firebreak, il prossimo sparatutto multiplayer di Remedy, che lo studio ha esplicitamente classificato come un prodotto AA, in contrasto con altre loro produzioni di portata maggiore come Control o Alan Wake 2. Questa categorizzazione riflette scelte strategiche precise riguardo alla portata del progetto e alle risorse ad esso dedicate.
Un aspetto spesso sottovalutato ma economicamente rilevante riguarda la localizzazione. Come evidenziato da Puha: "Non stiamo facendo tanti doppiaggi localizzati in molte lingue diverse, e quindi siamo più economici su questo fronte". La scelta di limitare il doppiaggio a poche lingue principali rappresenta una strategia tipica delle produzioni AA per contenere i costi senza compromettere necessariamente la qualità dell'esperienza centrale. Questo compromesso permette di riallocare risorse verso altri aspetti ritenuti più cruciali.
Un ulteriore elemento distintivo riguarda la presenza e la qualità delle sequenze cinematiche, che Puha identifica come "alcune delle cose più costose da fare nei videogiochi". Le produzioni AAA tendono ad investire massicciamente in cutscene elaborate e tecnicamente avanzate, mentre i titoli AA possono optare per approcci narrativi alternativi, privilegiando soluzioni in-game che richiedono meno risorse pur mantenendo efficacia narrativa.
Vale la pena notare come questa classificazione sia in costante evoluzione e presenti confini sempre più sfumati. Alcuni titoli sviluppati con budget AA raggiungono qualità visive e profondità di gameplay paragonabili a produzioni AAA, grazie a scelte creative mirate e all'utilizzo intelligente delle risorse disponibili. La distinzione tra AA e AAA diventa così più una questione di approccio allo sviluppo che una rigida categorizzazione qualitativa.
FBC: Firebreak rappresenterà un interessante case study di questa filosofia produttiva quando verrà pubblicato nel corso del 2025 su PC (tramite Epic Games Store e Steam), PlayStation 5 e Xbox Series X|S, con la particolarità di essere incluso sin dal lancio nei cataloghi di PlayStation Plus Extra e Game Pass, una strategia distributiva che riflette ulteriormente il posizionamento del titolo nella categoria AA.