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Reky | Recensione, un puzzle game minimal chic

Reky è un piccolo ed elegante puzzle game, disponibile su Steam e sistemi mobile. Il gioco è stato creato dalla SH beyondthosehills, una casa di sviluppo greca composta da due soli, ma volenterosi, membri.

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a cura di Lorenzo Quadrini

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In sintesi

Reky è un piccolo ed elegante puzzle game, disponibile su Steam e sistemi mobile. Il gioco è stato creato dalla SH beyondthosehills, una casa di sviluppo greca composta da due soli, ma volenterosi, membri.

Reky è un piccolo ed elegante puzzle game, disponibile su Steam e sistemi mobile. Il gioco è stato creato dalla SH beyondthosehills, una casa di sviluppo greca composta da due soli, ma volenterosi, membri.

Già visivamente il titolo si mostra come adattissimo soprattutto per il mercato mobile, e non è un caso che sia stato rilasciato su Apple e Play store già dall’anno scorso. L’approdo su Steam a mio modesto avviso, come spero si evincerà nel prosieguo della recensione, è leggermente azzardato. Le dinamiche del prodotto, sicuramente adatte a un approccio più veloce e sbarazzino come può - ma non deve, sia chiaro - essere quello dello smartphone, mal si adattano invece al gioco su computer.

Un puzzle game con qualche spigolo

Reky propone un sistema di gioco semplice, pur se non semplicistico. L’obiettivo è spostare la nostra pallina dal punto di partenza al punto di arrivo (un cubo bianco con un’evidente apertura nera su un lato). Il percorso, spesso intramezzato da passaggi attraverso i già menzionati “portali” bianchi, si contraddistingue per la presenza di numerosi cubi, alcuni colorati, altri da colorare. La dinamica del colore è fondamentale per spostare gli stessi, con un semplice click del mouse sul lato interessato. Riassumendo, quindi, i cubi colorabili possono muoversi, a patto che siano in quel momento colorati. Quelli bianchi possono essere colorati dalla propria pallina, che ha il potere di assorbire i pigmenti (uno alla volta) e trasferirli.

Ammetto che la spiegazione, soprattutto in via scritta, è più complicata della realtà fattuale del gioco, ma basta dedicare pochi minuti della propria giornata ad una fugace visita su youtube per dissipare eventuali dubbi sulle dinamiche puzzle appena descritte. Come tanti altri competitor, Reky basa la propria esperienza sul repetita iuvant, proponendo già dopo pochi livelli percorsi piuttosto arzigogolati, durante i quali il fruitore è chiamato a risolvere incastri complessi fatti di spostamenti continui di cubi, cambi di colore e di posizione. Ed è qui che le cose iniziano a diventare frustranti.

Il videogame, infatti, si basa su una struttura principalmente di game over, costringendo il giocatore a trovare la soluzione mnemonicamente o, al più, attuandola direttamente senza mai sbagliare. Il tracciato infatti non permette quasi mai di poter tornare sui propri passi o riprendere dal momento dell’errore, poiché la natura stessa del gameplay, per il quale i cubi si muovono solo se colorati, inibisce spesso il movimento. Una scelta forse adatta al mobile (dove sovente si cerca di vincolare la giocata per poter far sprecare “vite”), ma molto meno su PC. Aggiungo inoltre che, anche accettando questa legittima scelta di game design, Reky praticamente manca di checkpoint. Il tasto undo, infatti, può essere azionato solo una volta durante il livello, rendendo de facto tale funzione inutile. L’unica soluzione all’errore è, quindi, ricominciare da capo. Considerando la notevole lunghezza di alcuni livelli, il sistema nel complesso non può che essere definito ben poco funzionale.

Legnoso ma bello

A questa evidente mancanza, Reky aggiunge anche una certa legnosità nei comandi. Il che è quasi incredibile, vista la loro semplicità. Il click del mouse è l’unico input necessario, ma è poco chiaro come si spostino i cubi e rispetto a cosa (dovrebbero essere sensibili al lato del click, ma oggettivamente il feedback è pessimo). Inoltre alcune tranche di gioco sono piuttosto frenetiche, al contrario del comando di spostamento dei cubi, molto poco responsivo.

Sono consapevole che, fino ad ora, Reky sembra uscirne non troppo bene. In realtà il titolo nasconde un lavoro complessivo di indubbia qualità, con dei puzzle oggettivamente ben fatti e intriganti. La critica infatti si concentra principalmente sulla loro fruizione, vero tallone d’Achille della produzione. Un peccato soprattutto una volta ammirato il videogioco dal punto di vista stilistico: il design minimale dei livelli e delle animazioni, sommato alle colorazioni pastello ed alla simpatica possibilità di cambiare sfondo e palette, rendono Reky una piccola ma appagante esperienza visiva (ben amalgamata anche a un sottofondo musicale responsivo).

Voto Recensione di Reky - PC


6

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • -Bellissimo nel suo fascino minimal

  • -Puzzle ben costruiti

  • -Audio responsivo coinvolgente

Contro

  • -Legnoso nei comandi

  • -Manca di un sistema di checkpoint efficace

  • -Presenza di input lag

Commento

Reky è un'esperienza che non riesce a nascondere la sua (forse fisiologica) natura mobile. Nonostante la struttura minimal degli input e delle dinamiche base, il videogioco soffre moltissimo la frustrazione di dover ricominciare lo stesso livello per colpa di ogni singolo errore, a volte tra l'altro scaturito da una certo lag nei comandi. Sinceramente, viste le tonnellate di competitor presenti nel panorama PC, l'esperienza di Reky è un ottimo punto di partenza ma certo non di arrivo per la giovane software house. Rimane comunque una meritata sufficienza, grazie a un level design oggettivamente di qualità e ad un approccio grafico forse già visto, ma sicuramente accattivante e ben fatto.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Reky - PC
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