Red Solstice 2 Survivors | Recensione
Nei giorni scorsi ci siamo immersi nell'intrigante Red Solstice 2 Survivors: scopri cosa ne pensiamo nella nostra recensione!
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a cura di Giacomo Todeschini
Editor
Dopo una primavera particolarmente fredda stanno finalmente aumentando le temperature e quale miglior modo per celebrare il ritorno del caldo se non con un bel viaggio nel pianeta rosso di Red Solstice 2 Survivors? Per chi non avesse proprio idea di cosa stiamo parlando, Red Solstice 2 Survivors è l’ultima fatica della software house croata Ironward, nonché una peculiare commistione tra un RTS e uno sparatutto isometrico, con anche qualche contaminazione da GDR. Il tutto condito da un alto livello di sfida, in grado di mettere in seria difficoltà anche il più navigato degli strateghi. Insomma, Red Solstice 2 Survivors, gioco in uscita oggi su PC, è un titolo decisamente intrigante, in grado di approfondire l’offerta ludica dei suoi predecessori.
Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:
- GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k 3.6 GHZ
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: Corsair K70 LUX LED Rosso Cherry MX Brown
- Mouse: Fnatic Flick 2
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR
Sparatutto isometrico? Non proprio
Il primo pensiero che balza in mente osservando qualche gameplay o screenshoot di Red Solstice 2 Survivors è quella di trovarsi dinnanzi a uno sparatutto isometrico, come ad esempio gli Halo Spartan o il controverso Hatred. Fermarsi a ciò sarebbe però dannatamente sbagliato. Red Solstice 2 permette infatti sì di girare per varie mappe di gioco sparando a miriadi di pericolosi mutanti con una visuale a volo di uccello, ma l’ultimo titolo di Ironward è molto di più, con quella da sparatutto isometrico che alla fine dei conti è solo una veste e neanche così troppo vistosa. Da non sottovalutare è inoltre il fatto che il sistema di movimento ricalca quello da RTS e non quello da sparatutto isometrico, con il personaggio che si dirige di volta in volta verso la zona indicata dal giocatore.
Red Solstice 2 è soprattutto un’esperienza profondamente strategica, in cui è necessario fare attenzione a ogni singolo passo e tenere ben in mente la conformazione di ogni mappa di gioco, in modo tale da avere una via di fuga disponibile anche nelle situazioni più critiche. Il gioco è infatti in grado di mettere più e più volte con le spalle al muro il giocatore, mandandogli contro ondate sempre diverse e sempre più numerose di mutanti, a cui non sempre una semplice pioggia di fuoco può porre rimedio.
A venire in soccorso dell’utente è fortunatamente un’intelaiatura ben strutturata da GDR, con il giocatore che può potenziare il proprio personaggio e la propria squadra di soldati tra una missione e l’altra sotto diversi aspetti, aumentandone le statistiche e potenziandone varie skill tramite i classici alberi delle abilità. A tutto ciò si aggiunge poi anche la possibilità di studiare nel menu di ricerca, di cui parleremo meglio a breve, nuovi oggetti o bonus da usare in battaglia e così via. Presente poi anche la possibilità di modificare completamente l’equipaggiamento, oltre che anche l’aspetto estetico, di missione in missione, in modo tale da meglio adattarsi alle criticità emerse in fase di briefing. Immancabili, infine, le diverse classi, come medico, assalto, demolitore e così via, che aumentano ancora di più le carte in mano al giocatore.
Durante gli scontri, oltre ovviamente allo sparare con l’arma principale e quella secondaria, è poi possibile, come da buon GDR, usare anche diverse abilità con cooldown e sfruttare i vari oggetti trovati sul campo di battaglia, che variano dai banali medikit a item dall’effetto più articolato, in grado ad esempio di aumentare il campo visivo del proprio manipolo di soldati. Tutta una serie di possibilità che tornano di grande aiuto durante l’attacco dei mutanti infetti dal virus STROL, ma che non rendono di sicuro le nostre avventure su Red Solstice 2 Survivors una passeggiata. Perché, lo ripetiamo un’ulteriore volta, il titolo di Ironward è particolarmente arduo, anche ai livelli di difficoltà più moderati.
Al salvataggio di Marte
La campagna di Red Solstice 2 Survivors non è però un mero susseguirsi di missioni una dietro l’altra, ma è contraddistinta da una consistente fase gestionale tra le diverse quest che ricorda decisamente da vicino quella degli ultimi XCOM. Se nei titoli di Firaxis venivamo lanciati a caccia di xenomorfi via aerea, nell’opera di Ironward siamo invece a capo di un grosso edificio semovente che può ricordare il mezzo di trasporto dei Jawa in Mandalorian, ovviamente tenuto meglio e dal design più futuristico.
Nostro compito sarà quello di spostare tale grossa base con le ruote nel pianeta rosso, cercando risorse ed evitando di far salire al 100% la barra dell’infestazione STROL. Farlo vorrebbe dire andare incontro alla schermata di game over. Questo edificio non serve però solamente ad avvicinarsi alla missione successiva, ma contiene anche al suo interno un centro di ricerca in cui studiare tecnologie e fare nuove scoperte e consente di potenziare come precedentemente accennato il proprio personaggio.
Ogni singola azione che faremo in tale fase, come effettuare ricerche, cercare risorse o imbarcarsi in missioni secondarie, richiede, proprio come in XCOM, un certo lasso di tempo, con l’infestazione che nel frattempo cresce sempre più. Estrarre risorse utili per potenziare il proprio manipolo di soldati o lanciarsi in una missione per ridurre l’infestazione? Questa è solo una delle decisioni che saremo chiamati a prendere in Red Solstice 2 Survivors, uno dei tanti trade off che ci troveremo di fronte nel corso del gioco.
Red Solstice 2 Survivors: è meglio andare in compagnia
Missioni che fortunatamente sono tra di loro abbastanza differenti, anche se alla lunga tendono in parte a ripetersi. Oltre alle circa 20 quest principali, sono poi presenti una serie di diverse quest secondarie, in cui ci verranno fatte le più differenti richieste. Scortare in salvo VIP, difendere convogli e recuperare oggetti: in Red Solstice 2 difficilmente si può stare tranquilli e anche il più semplice dei compiti può rivelarsi una missione suicida.
A rendere il tutto estremamente più interessante è poi la possibilità di giocare in compagnia di amici, con i quali creare sinergie e portare a compimento particolari strategie. Cooperativa che è assolutamente consigliata non solo per potersi godere al meglio l’anima strategica del gioco, ma anche per fare fronte comune dinnanzi agli abomini mutanti di Marte.
Buono il design dei vari ambienti, che riescono a colpire per il numero di dettagli, e dei vari nemici, sempre numerosi e presenti in un gran numero di varianti. Qualcosa di più si poteva forse fare sulla leggibilità di alcuni edifici e zone, in cui non è sempre immediato capire come muoversi e dove andare. Anche l'interfaccia di gioco non è sempre semplice da leggere, rendendo complessa la navigazione soprattutto nelle prime missioni di gioco. Pure il tutorial, infine, avrebbe potuto essere decisamente essere curato meglio. Degli aspetti non proprio secondari in un gioco come Red Solstice 2 Survivors dove l’avere il tutto sempre sotto controllo è una conditio sine qua non per avere salva la pelle.
Voto Recensione di Red Solstice 2 Survivors
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Ottimo livello di sfida
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Buona implementazione degli elementi GDR
Contro
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Qualche zona non è sempre completamente leggibile
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Un po' troppo arduo anche ai livelli di difficoltà più bassi
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Interfaccia non pulitissima