Yakuza 6: The Song of Life - PS4
Yakuza 6: The Song of Life è l'ultimo capitolo della turbolenta vita di Kazuma Kiryu, che lo vedrà ancora una volta confrontarsi con i vari clan della mafia giapponese. Sega ha deciso di migliorare il suo open world lavorando su ogni elemento che ha reso celebre la sua saga anche in Occidente, per segnare una fine... che potrebbe essere anche un nuovo inizio per il franchise.
CONTRO: Alcune scene filmate sono davvero troppo lunghe e solo in inglese; qualche effetto tearing in video; alcuni personaggi storici fanno solo una fugace apparizione.
VERDETTO: Yakuza 6: The Song of Life meriterebbe di essere promosso a pieni voti. Il titolo intrattiene in mille modi diversi e, soprattutto, tocca vette di divertimento mai raggiunte dalla saga, anche se non è esente da qualche difetto. Gli sviluppatori hanno regalato il giusto seguito alle avventure di Kazama e speriamo possano regalarci altre perle simili.
Se tredici anni fa, mi avessero detto che il primo Yakuza pubblicato su PS2 si sarebbe rivelato con una serie così longeva, probabilmente non ci avrei creduto. Stiamo parlando di uno dei franchise Sega che più di tutti è dedicato alla cultura dei giocatori orientali, eppure la saga ha riscosso un grande successo anche in occidente, merito, principalmente, dell'appassionante trama che non ha nulla da invidiare alle grandi storie che siamo abituati a vedere sul grande schermo.
Una storia fatta di un duro passato nella Yakuza per Kazuma, e sembra che nemmeno gli ultimi tre anni di prigione siano bastati per avere quella pace tanto bramata da lui e dalle persone che ama.
Yakuza 6: The Song of Life inizia esattamente da dove finiva il precedente capitolo. La bella Haruka, dopo tante peripezie, decide di abbandonare la carriera di Idol girl e di ricongiungersi con Kazuma, tornando a vivere nell'orfanotrofio a loro tanto caro. Kazuma, dopo un periodo di convalescenza derivante dal suo ultimo scontro con Aizawa nella villa del Tojo Clan, passa tre anni dietro le sbarre, ma quando finalmente esce di prigione e torna all'orfanotrofio, Haruka è sparita. È rimasta vittima di un gravissimo incidente e vi ha lasciato un bebè da accudire...
Un nuovo inizio
L'intreccio narrativo di Yakuza 6 è indubbiamente legato all'intera saga, ma se siete a digiuno degli uomini d'onore della yakuza non preoccupatevi. Sega ha concepito quest'ultimo capitolo come l'epilogo della saga di Kiryu, ma anche come un nuovo "punto zero", permettendo anche a chi si avvicina per la prima volta alla serie di comprendere la storia che lega i protagonisti della storia e il loro trascorso - mostrando praticamente il finale di Yakuza 5 - con una sequenza di scene e dialoghi lunga quasi 40 minuti.
Inoltre, i riassunti dei precedenti titoli della saga principale (sono esclusi i cinque spin-off) sono a disposizione nel menù iniziale e possono essere letti prima di iniziare il gioco. Nonostante la presenza di alcuni personaggi storici, questo sesto capitolo introduce anche molti nuovi personaggi, quindi i nuovi arrivati ”‹”‹non dovrebbero sentirsi disorientati troppo a lungo.
Kazuma si ritroverà a indagare sull'incidente che ha costretto Haruka nel letto di un ospedale, dovrà accudire il suo bambino e, senza rivelarvi ulteriori dettagli sulla trama, dovrà fare i conti ancora una volta con i clan mafiosi che credeva di essersi lasciato alle spalle. Si tratta di una trama che regala numerosissimi colpi di scena e rivelazioni, facendo leva su alcuni personaggi iconici della serie, ma dando maggiore spazio a nuovi spunti narrativi che lasciano aperta la possibilità di un ulteriore seguito di questa saga.
Tutta la follia del Giappone in un solo gioco
Come nei giochi precedenti, Yakuza 6 presenta due città principali. Il Kamurocho di Tokyo ritorna ancora più grande, con un'atmosfera esageratamente caricata grazie ai colori delle insegne a neon, la folla per le strade, le biciclette e gli scooter nei marciapiedi, i distributori automatici di vivande, ristoranti, negozi di ogni tipo e tantissimi locali a luci rosse (dormite sereni, sono tornate anche le procaci donzelle), quest'ultima attrattiva principale di questo noto quartiere. Tutta l'intera area è pienamente godibile senza alcuna interruzione o caricamenti di sorta, esclusi alcuni locali specifici che richiedono qualche secondo di attesa per essere caricati.
La seconda città introdotta in questo gioco è Onomichi, dove Kazuma si spinge per capire le dinamiche dell'incidente che ha colpito Haruka; si tratta di una cittadina più piccola e con meno attrattive rispetto al quartiere di Kamurocho, ma comunque molto piacevole da esplorare grazie a un'atmosfera che regala una quiete inedita per la serie di Yakuza.
Come da tradizione, Yakuza 6 è un piccolo minimondo che, oltre alla quest principale, vi offrirà tantissime missioni secondarie e centinaia di attività da svolgere in grado di triplicare la durata complessiva di gioco. Molti di voi potrebbero scegliere di proseguire nella trama principale, ma è davvero difficile non farsi coinvolgere dalle sorprese che ci riserva ogni angolo di Kamurocho.
La struttura open world ci invita all'esplorazione quasi involontaria del quartiere, con tantissime persone che chiederanno il nostro aiuto sbloccando le quest secondarie, anche se queste possono essere accettate e compiute in un secondo momento. Inoltre, anche stavolta, non mancano le attività ricreative più disparate come il karaoke, giocare a freccette, bowling, caccia subacquea, baseball e - gioia e tripudio per ognuno di noi - i migliori videogiochi da sala targati Sega.
Stiamo parlando delle versioni complete di Puyo Puyo, Space Harrier, Out Run, Super Hang-On, Fantasy Zone e per la prima volta... Virtua Fighter 5: Final Showdown, compresa la modalità multigiocatore per un massimo di 2 giocatori disponibile anche dal menù iniziale del gioco. Se sentivate la mancanza del picchiaduro di casa Sega, sappiate che con Yakuza 6 ne avrete una copia completa a disposizione.
Tornano anche i club per uomini, dove è possibile approcciare con delle hostess che possiamo scegliere al nostro arrivo. Possiamo renderci interessanti selezionando con cura gli argomenti proposti dalle carte, mentre se non avete pazienza, per arrivare al cuore della ragazza potete usare il vecchio e sporco trucco di farle mandare giù qualche bicchiere... funziona sempre, anche se è molto più costoso.
A proposito di belle donzelle, in questo capitolo vengono introdotti gli internet cafè dov'è possibile chattare con delle cam girl, utilizzando sempre delle frasi già compilate. Una piccola aggiunta che ruberà ancora tempo e attenzione da dedicare al vostro obiettivo principale.
In tutto questo gran da fare, non possiamo dimenticarci di accudire il piccolo Haruto. Il figlio di Haruka in alcune sequenze di gioco trasformerà Yakuza 6 in un perfetto Babysitter Simulator, con tanto di ricerca del latte per nutrirlo, ninna nanne e coccole per non farlo piagnucolare.
Altra aggiunta di nota è l'uso di uno smartphone (rigorosamente Sony n.d.r.), che permette a Kazuma di scattare foto, ricevere messaggi con cui gestire le missioni, salvare la partita in qualunque momento, gestire gli upgrade del nostro personaggio e perfino sfruttare l'app di una sorta di assistente virtuale. Altro che Siri!
Ma le strade di Kamurocho non offrono solo divertimenti. O almeno dipende dai punti di vista. Se vi piace menare le mani, saprete benissimo che da sempre i combattimenti sono uno degli ingredienti chiave della saga di Yakuza. Gli scontri che avvengono per le strade di Kamurocho sono molto frequenti e con una perfetta continuità di gioco, senza alcuna interruzione. E sappiate che di gente pronta a farvi la pelle per i motivi più disparati ne incontrerete a ogni angolo.
Il sistema di combattimento è stato nuovamente rivoluzionato. Contrariamente a quanto visto in Yakuza 0, stavolta avremo un solo stile di lotta, che prevede degli attacchi base uniti a combo abbastanza semplici e immediate da realizzare sin dai primi scontri, con "quadrato" e "triangolo" dedicati a calci e pugni, mentre premendo"cerchio" è possibile afferrare armi e oggetti vari presenti sulla scena da utilizzare come arma impropria, oppure eseguire una presa sul nostro avversario per poi scaricargli una serie di pugni al volto.
Le tecniche più devastanti saranno quelle di coppia oppure quelle eseguibili dopo il riempimento di una dragon-bar, che con la pressione di R2 rende i nostri attacchi ancora più potenti e letali.
Tutte le attività che vi abbiamo elencato nel paragrafo precedente vanno a incrementare i punti esperienza di ben 5 diverse categorie: oltre a intrattenimento e intelligenza, vi consigliamo di incrementare la forza grazie a scontri sempre più frequenti (quindi non datevela a gambe quando incontrate qualche malintenzionato) e tanto allenamento in palestra. Ovviamente non dimenticate di cibarvi regolarmente. Insomma, men sana in corpore sano se volete sopravvivere a Yakuza 6.
Il capitolo della maturità
Potrei parlarvi per ore di quanto sia stupefacente il Dragon Engine usato dagli sviluppatori per arricchire questo sesto capitolo. Ma anziché dilungarmi, vi invito ad ammirare semplicemente i dettagli della pelle dei personaggi principali, meglio godibili nelle scene pre-renderizzate. In questa generazione, pochi altri titoli possono fregiarsi di un tale dettaglio (anche il Fox Engine in Metal Gear Solid V ha fatto certi miracoli).
La stessa dedizione non è stata riservata ad alcuni personaggi secondari, sicuramente non all'altezza dei protagonisti, ma siamo sicuri che sia stato fatto il possibile per non rendere il gioco esoso di risorse per l'hardware delle nostre PS4. Le ambientazioni sono realizzate in modo superbo: enormi, realistiche e con una ricchezza di dettagli che permette di distinguere un negozio dall'altro, per non parlare dei Sega Club, ma quella è pura e comprensibile autocelebrazione.
Siamo incappati in qualche sporadico effetto tearing, soprattutto quando facciamo ruotare velocemente la visuale del nostro protagonista alla ricerca di qualche dettaglio nei palazzi di Kamurocho, ma nulla che possa compromettere seriamente l'esperienza di gioco. Occorre sottolineare la massiccia presenza dei dialoghi e di alcune sequenze filmate talvolta molto lunghe, che potrebbero infastidire chi non si trova a proprio agio con la lingua inglese.
Yakuza 6 è veramente il capitolo della maturità del franchise Sega. È stato mantenuto lo spirito originale della saga, arricchito il sistema di gioco in ogni suo aspetto e regalato ancora una volta una storia spiazzante e coinvolgente per tutte le 40 ore di gioco dedicate alla quest principale. Una durata che può essere triplicata grazie alla moltitudine di attività che sono molto più che un mero contorno. I fan della saga non possono lasciarselo sfuggire, mentre per chi non ha mai affrontato gli uomini della Yakuza è giunto il momento - anzi il capitolo definitivo - per farci i conti.
Yakuza 6: The Song of Life sarà disponibile a partire dal 17 aprile su Amazon anche nella After Hours Limited Edition