Prima dentro e gas a martello
La guida delle moto è divertente ed offre il giusto compromesso tra simulazione e arcade, anche se purtroppo rimane ancorata al passato. Questo si traduce in sensazioni di guida che restituiscono sì un buon feeling ma con gli storici difetti della serie. Chi si aspettava novità su questo fronte rimarrà deluso. La fisica delle moto non riesce ancora a fare un passo in avanti, con collisioni e situazioni in frenata, a bordo pista e fuori pista che non riescono a convincere.
In Valentino Rossi The Game questa situazione è controbilanciata però da un'offerta ludica più ampia, che mette a disposizione diversi modelli di guida, da quella più precisa della MotoGP a quella con le moto di traverso della flat track, dai drift con la Ford Mustang – più arcade come guida – alle derapate della Ford Fiesta Rally. Anche le moto a 4 tempi, più nervose e con meno elettronica, contribuiscono ad arricchire la varietà del gameplay. Dobbiamo dire che prima di scendere in pista con le quattro ruote abbiamo avvertito un brivido di terrore lungo la schiena. Chi si ricorda la modalità con la Safety Car in MotoGP 14? Ci siamo subito ricreduti però, tutti i modelli di guida proposti sono in definitiva ben realizzati e divertenti, un lavoro non facile per Milestone a cui vanno fatto i meritati elogi.
Il lato tecnico lascia ancora a desiderare
Altro aspetto a cui Milestone non riesce a porre rimedio con i suoi titoli è quello grafico. In Valentino Rossi The Game il lavoro svolto dal motore grafico Yebis e dagli altri middleware non è sufficiente a creare uno stacco con quanto offerto da MotoGP 15. Le differenze sono poche e i modelli poligonali delle moto continuano a stonare con quanto c'è immediatamente dopo la carreggiata. La pulizia dell'immagine è buona ma non ottima; è infatti visibile un po' di aliasing su console e la fluidità delle immagini è fissata ancora a 30 fotogrammi, che però sono stabili.
ll gioco riesce a migliorare le già buone animazioni del pilota quando si sposta sulla sella della moto e, in generale, il codice è più pulito rispetto all'anno passato, con meno imperfezioni. Sul comparto sonoro niente da segnalare, se non che si registra ancora un buon campionamento dei motori delle diverse cilindrate.
Verdetto
Innanzitutto vogliamo rispondere alla domanda che probabilmente molti giocatori si saranno chiesti: vale la pena comprare il gioco anche se non sono un fan di Valentino Rossi? Ebbene, non fatevi fuorviare dal nome perché Valentino Rossi The Game è il capitolo 2016 ufficiale della MotoGP. Non c'è nessuna mossa commerciale che snaturi l'essenza del gioco, anzi, dalla collaborazione con il pilota fuoriclasse italiano sbuca fuori dal cilindro il miglior capitolo della serie.
Certo, ci sono le chicche per i fan del Dottore come le video interviste, gli eventi legati alle sue storiche imprese e la pletora di accessori, tra caschi e livree celebrative, legati al suo personaggio, ma sono solo elementi di contorno. Nel gioco c'è tanta sostanza. Il titolo è in assoluto la più completa esperienza dedicata alla MotoGP, e se l'assenza di novità sul fronte del modello di guida e della grafica fanno storcere il naso, gli sviluppatori italiani hanno bilanciato queste mancanze proponendo un altissimo numero di contenuti e diversi modelli di guida che vanno dalle due alle quattro ruote, tutti divertenti e ben realizzati.