Storia

Recensione di Uncharted 4, l'ultimo capitolo dell'indimenticabile saga di avventure di Nathan Drake, l'eroe diventato simbolo di PS3 e ora anche di PS4.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Storia

Sono passati alcuni anni dagli eventi di Uncharted 3 e le cose sembrano essersi sistemate per Nathan Drake, che ha deciso di abbandonare la "carriera" di avventuriero girovago a favore di un lavoro stabile, una casa e una vita a fianco della sua dolce metà. La cosa più importante è che il buon Nate sembra davvero felice della sua nuova vita, ma quando un figura tormentata del passato di Nathan torna a farsi sentire con forza il nostro eroe non avrà altra scelta di proseguire con l'ennesima avventura, quella finale, insieme al suo mentore Sully e ad altri alleati (niente spoiler! - ndr), per cercare i tesori di un'antica città perduta.

Uncharted 4  (18)

Una cosa che mi ha colpito immediatamente di Uncharted 4 è il ritmo molto più lento, ponderato e ragionato rispetto a quello dei suoi predecessori. Gli ultimi tre giochi cominciavano con un Nathan spiritoso e completamente immerso nella sua avventura. Nonostante lui e i suoi amici ogni tanto si lasciavano andare a qualche considerazione sulla pericolosità della missione, nessuno di essi considerava seriamente di arrendersi.

Uncharted 4, dall'altro lato, comincia con una manciata di capitoli più lenti e sobri che servono a far capire quanto sia cambiato Nathan con il passare degli anni. Nonostante sarebbe stato facile dipingerlo come un uomo che non avrebbe mai potuto essere felice se non nei panni di un avventuriero, la nuova vita di Nathan fatta di piatti da scaldare al microonde, birra comprata al negozio sotto casa e partite ai videogame insieme a sua moglie non sembra così male. Sono passati nove anni dall'uscita del primo Uncharted e Nathan è cresciuto in questo lasso di tempo. Anch'io sono diventato più grande nel frattempo e così tutti gli appassionati che hanno seguito questa saga fin dall'inizio.

Uncharted 4  (20)

Naughty Dog ha dunque deciso di partire in questo modo per poi evolvere il tono del gioco nel resto dell'avventura. Quando Nate e Sully si trovano in una 4 x 4 in Madagascar e si lasciano andare ai ricordi delle loro passate avventure, mentre i lemuri si scansano al loro passaggio, tutto sembra al posto giusto nel mondo di gioco. Ma quando Nathan si confronta con i suoi cari riguardo ai pericoli, alle menzogne, alle promesse infrante e all'irrestitible tentazione di una caccia al tesoro è difficile dire se è il "vero" Nate sia il lavoratore in cerca di una vita tranquilla o l'indomito avventuriero. Uncharted 4 è un gioco maturo nel vero senso della parola e che vi costringerà a cercare il vostro posto in un mondo che non sempre è pronto a guardarvi le spalle.

Leggi altri articoli