Il vino è sacro

Blood and Wine è l'ultima avventura del witcher Geralt di Rivia ed è anche il canto del cigno di quest'epica saga iniziata nel 2007. Nel colorato ducato di Toussaint un'antica minaccia sta per scatenare la propria furia su queste terre ignare e solo il Lupo Bianco può fermarla.

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a cura di Matteo Lusso

Il vino è sacro

L'incipit che da inizio alle vicende è abbastanza semplice: tre persone sono state uccise e i loro corpi dilaniati senza lasciare alcuna traccia, quindi Anna Henrietta decide di affidarsi ai servigi del leggendario witcher. Tuttavia, la caccia prende subito i connotati di un poliziesco fatto di indagini e indizi, a cui si aggiungono una serie di colpi scena inaspettati che riescono veramente ad incuriosire il giocatore fino al termine dell'avventura.

Blood and Wine si slega totalmente dalla trama principale quindi non ci sono né Triss né Yennefer o Zoltan e Dandelion. Fortunatamente i comprimari non mancano e sono interessanti da conoscere e lo stesso si può dire dell'antagonista, che pur non riuscendo a superare l'enigmatico Signore degli Specchi della prima espansione Heart of Stone, si posiziona una spanna sopra alla Caccia Selvaggia sia per motivazioni sia per caratterizzazione.

Blood and Wine

Il witcher può e deve contare sull'aiuto della duchessa Anna Henrietta e la vecchia conoscenza Regis. Purtroppo l'introduzione a questi personaggi è pressoché assente poiché Geralt li conosce da tempo e molti dei trascorsi sono dati per scontati. Questo perché, nonostante non si siano mai stati visti nei capitoli precedenti, compaiono nei libri scritti da Andrzej Sapkowski. Un migliore approfondimento dei tempi passati assieme avrebbe aiutato maggiormente il giocatore a riconoscere e inserire nel contesto i co-protagonisti di quest'avventura.

Regis è un alleato molto forte e potente in virtù della sua "condizione", ma dal portamento umile e a tratti filosofico, mentre la duchessa dimostra velocemente di essere una donna forte e tenace, ma anche un po' troppo impulsiva per il titolo nobiliare che porta.

Blood and Wine

Una missione chiamata "Burocrazia" non può che portare a lunghe attese...

La storia dell'espansione si può completare in una decina di ore, ma esistono due vie per terminare l'epopea che portano ad altrettanti finali. A voler essere pignoli son due strade diverse per giungere sempre a un risultato molto simile, ma questi due percorsi sono comunque interessanti da giocare poiché cambiano i luoghi che si visitano e i personaggi che si incontrano, oltre ad aggiungere altre due ore di gioco se li si completa entrambi.

Non dimentichiamoci inoltre della miriade di quest secondarie sparse in giro per il mondo, con alcune missioni che definire sopra le righe sarebbe davvero riduttivo. Insomma, le 30 ore di contenuti promesse dagli sviluppatori non mancano e inoltre, trattandosi dell'ultima avventura di Geralt, sono stati introdotti una serie di elementi che fanno presagire il futuro del witcher come lo stesso epilogo della storia e la tenuta di Corvo Bianco.

Quest'ultima infatti è parte di un vasto e antico vigneto che in breve diventa di proprietà del mastro Geralt. Si tratta di una gradita novità e avere un luogo da utilizzare come base è piuttosto utile. Spendendo un bel po' di Oren sonanti è possibile migliorare la magione e ottenere qualche bonus temporaneo ogni volta che si riposa nella propria stanza.

Purtroppo, a parte ciò, la villa è soprattutto un gingillo decorativo. Mancano dei potenziamenti in grado di far ottenere una rendita dal vigneto nel tempo e anche la personalizzazione degli interni ed esterni è risicata all'osso.

Blood and Wine

Il Lupo Bianco ora però può contare su una nuova tipologia di potenziamenti molto forti, ma dispendiosi da sbloccare in termini di punti esperienza e requisiti, che fanno anche ottenere fino a quattro nuovi slot per le abilità. Anche i mutageni hanno subito una rivisitazione ed è ora possibile "smontare" quelli ottenuti dai mostri per ottenerne le versioni base e poi ricombinarle in mutageni più potenti attraverso l'alchimia.

A chiudere le novità principali introdotte ci pensano le nuove armi e armature. Alcuni set permettono perfino di ottenere dei bonus in combattimento che diventano maggiori per ogni pezzo indossato, oltre a diverse cacce al tesoro che portano a scoprire le resistenti armature da gran maestro, una per ognuna delle cinque scuole witcher. E se il colore non vi piace, ora le armature da strigo possono essere colorate.

The Witcher 3 Wild Hunt Blood and Wine

Blood and Wine è una vera espansione che vale il costo del biglietto. Le novità e i contenuti non mancano, la trama principale è lunga e interessante e l'ambientazione è stata creata con cura certosina dei dettagli. A riprova dell'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori, il contenuto scaricabile è giunto con la patch 1.2 - disponibile gratuitamente per tutti - che rivede totalmente l'interfaccia grafica e la rende più fluida e intuitiva.

CD Projekt RED ha fatto ancora una volta un lavoro coi fiocchi, tanto che l'avventura nella terra dei vini potrebbe anche essere venduta come un videogioco a sé. Se avete adorato The Witcher 3: Wild Hunt allora amerete alla follia anche Blood and Wine e non potrete rinunciare all'acquisto del canto del cigno della saga di Geralt.

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