Shenmue I & II HD Remaster
Ci sono storie che meritano di essere narrate, ascoltate e vissute. Storie che, in modo più o meno evidente, sono in grado di lasciare qualcosa di indelebile e indimenticabile. Una di queste è senza ombra di dubbio Shenmue: un'opera purtroppo ancora sconosciuta a molti ma - con l'arrivo dei primi due capitoli su PlayStation 4, Xbox One e PC - ecco finalmente l'occasione per (ri)scoprire uno dei capisaldi della storia del videogioco, anche e soprattutto in vista dell'uscita del terzo capitolo prevista per il 2019.
Già perché Shenmue è proprio questo: un'opera d'arte che a distanza di quasi vent'anni riesce ancora, in maniera del tutto naturale, a emozionare il fortunato giocatore. È qualcosa di imprescindibile, un pezzo di storia che non può mancare nel proprio bagaglio culturale e che colpisce se possibile sempre di più.
Ricordo ancora quando diversi anni fa, spinto dall'alone quasi magico che circondava il progetto di Yu Suzuki, mi sono avvicinato a quella che si sarebbe poi rivelata una delle esperienze più complesse da raccontare che abbia mai vissuto grazie ad un "semplice" videogioco. Tanti, troppi sono gli elementi che rendono questi due titoli ciò che sono: leggenda. Ma non perdiamoci in chiacchiere e andiamo dritti al punto: com'è giocare a Shenmue nel 2018?
Ritorno a Yokosuka.
Pubblicati su Dreamcast tra il 2000 e il 2001, Shenmue I e II mettono il giocatore nei panni di Ryo Hazuki: un giovane ragazzo della città giapponese di Yokosuka che, vedendo l'insegna del dojo del padre distrutta, corre immediatamente in suo aiuto. Lì troverà il padre Iwao minacciato da un uomo cinese alla ricerca di un misterioso specchio: lo spietato Lan Di, che dopo aver steso l'uomo e intimidito Ryo riesce a ottenere ciò che vuole e a fuggire, non prima di aver però dato al maestro una morte da guerriero. Passa qualche giorno e Ryo, dopo essersi schiarito le idee, decide di far luce sulla questione e di indagare sull'accaduto: inizia così Shenmue, un'epica storia di vendetta (ma non solo) che vi terrà incollati allo schermo grazie ad una capacità di coinvolgimento davvero senza precedenti.
Un titolo che da parte sua ha contribuito davvero, davvero molto nel dar vita al gaming come lo conosciamo oggi. Shenmue comprende infatti al suo interno tutta una serie di caratteristiche che lo rendono, senza dubbio alcuno, uno dei prodotti che più hanno influenzato l'industria videoludica degli ultimi vent'anni. Sulla qualità del gioco in sé dunque, non c'è molto altro da dire rispetto a quanto si è scritto da un paio di decenni a questa parte: Shenmue è arte.
Trattandosi di un'edizione rimasterizzata, ciò che importa è anche e soprattutto il "nuovo" comparto tecnico. A livello grafico il lavoro del team d3t risulta ben realizzato, con texture e risoluzione di gioco degni di un progetto del genere e capaci di aggiungere e evidenziare anche piccoli particolari. Non manca qualche piccola sbavatura ma, a onor del vero, si tratta perlopiù di inezie che non vanno assolutamente ad influire sull'esperienza di gioco.
Gli sviluppatori hanno poi voluto aggiungere una chicca che certamente soddisferà i più nostalgici: tra le impostazioni del menù troviamo infatti la possibilità di passare dall'alta definizione alla risoluzione originale, ricreando in tutto e per tutto il comparto grafico che quasi due decenni fa aveva impressionato su Dreamcast. Lo stesso menù è un richiamo al passato, mantenendo lo stesso tema dell'originale - con poche variazioni - e persino i medesimi effetti sonori. Per quanto possa infatti essere una piccolezza, sentire il suono del cursore che si muove navigando tra le varie opzioni del menù fa venire in mente i bei tempi, quando giocare aveva per molti un significato del tutto diverso da oggi.
Qui tocchiamo però uno dei pochissimi tasti dolenti: il sonoro. Già perché, in diverse sezioni del gioco e soprattutto in Shenmue I, esso risulterà esattamente lo stesso delle versioni originali con una qualità non sempre all'altezza. Le voci dei personaggi, l'audio ambientale e tutto il resto non saranno sempre perfetti e, pur non incidendo in maniera esagerata, forse meritavano maggior attenzione nelle varie operazioni di restauro.
Per quel che riguarda il gameplay troviamo qualche piccola ma interessante novità. Mantenendo invariato il modello alla base del titolo, il team di sviluppo ha apportato qualche modifica all'HUD rendendolo più intuitivo ma allo stesso tempo semplice e immediato: in basso a destra si trovano infatti i quattro tasti che servono per le maggiori operazioni in-game, dal parlare con altri personaggi al consultare il nostro diario, dove annoteremo man mano tutti i progressi della nostra avventura.
In Shenmue II ne sarà inoltre presente un quinto, che ci permetterà di scattare una foto che andrà dritta nel nostro album personale e, dato il gran numero di scorci e panorami davvero suggestivi, siamo certi che non potrete farne a meno.
Bene i combattimenti, con tutta una serie di combo micidiali che potete consultare in ogni momento nell'apposita sezione all'interno del menù di gioco, così come la struttura del gioco. Qui è doveroso aprire una parentesi, focalizzando la nostra attenzione sull'immersività propria di due titoli del genere.
Parola d'ordine: immersività.
Yu Suzuki ha infatti concepito Shenmue come qualcosa capace di andare oltre al videogioco, qualcosa che spinga i giocatori a viaggiare insieme a Ryo immedesimandosi completamente non soltanto nella storia, ma nella vita del giovane. Nel fare questo sono molti gli elementi che concorrono per formare l'esperienza perfetta, dal gran numero di attività presenti nei vari quartieri che andremo a esplorare al doverci confrontare in maniera più o meno pacifica con i soggetti più disparati.
Ognuno di essi vivrà a tutti gli effetti la propria vita, seguendo una routine studiata nei minimi particolari e che ancora oggi stupisce per quanto sia ben realizzata in ogni suo aspetto. Per quanto riguarda il nostro Ryo invece, si troverà magari a dover trascorrere ore di attesa prima di un evento particolare. Potrà qui contare su un gran numero di attività collatelari, riempitive e non, che ci permetteranno di ammazzare il tempo divertendoci un po': troveremo sale giochi e distributori di gadget, ma anche spazi dove poterci allenare per affinare le nostre abilità nel combattimento.
Proseguendo nella nostra avventura, tutto ciò risulterà sempre più accentuato e, dunque, ci troveremo sempre più catapultati nel Giappone di fine anni '80. Ogni singolo elemento del gioco va insomma a comporre un mosaico che è pressochè perfezione, figlia di una cura dei dettagli che ancora oggi ha dell'impressionante. Va però fatta una dovuta osservazione che, probabilmente, non piacerà ai fan più appassionati del brand: le meccaniche due titoli, per come sono nel bene e nel male, potrebbero a volte risultare "superate". Se al tempo della sua uscita Shenmue era un'assoluta novità, oggi è qualcosa che ha fatto il suo tempo e che molti potrebbero non essere interessati a scoprire. Cadendo in errore, ovviamente.
Nonostante qualcosa possa non essere invecchiato al meglio, sarebbe sbagliato privarsi di un'esperienza del genere soltanto per paura di non riuscire a superare l'ostacolo del tempo. Non dimentichiamo, alla fine di tutto, ciò che il viaggio di Ryo ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà sempre. Ai neofiti consigliamo dunque di armarsi di pazienza e buona volontà: soltanto così riuscirete a godervi appieno il mondo di Shenmue!
In conclusione, ci sentiamo dunque di promuovere con pochissime riserve uno dei prodotti più interessanti e nostalgici di questo 2018 videoludico. Se non avete mai vissuto Shenmue, questa è la vostra occasione da non perdere per aggiungere un tassello molto importante alla vostra storia da videogiocatore e per rendere giustizia a quella che, a onor del vero, è e resta una delle opere più complete di sempre.
Vi lasciamo dunque invitandovi a continuare a seguirci in attesa del terzo capitolo - in arrivo, si spera, nel corso del prossimo anno - e a raccontarci la vostra esperienza con Shenmue. Da amanti del videogioco quali tutti noi siamo, non vediamo l'ora di ascoltarla.
Shenmue I & II HD RemasterPS4
Un classico Dreamcast finalmente accessibile a tutti; ben rinnovato a livello grafico; mantiene appieno lo spirito dell'originale.
Comparto sonoro non sempre all'altezza; l'attesa per il terzo capitolo sta diventando estenuante.
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