Gameplay, Frutti del diavolo e Haki
Il team di sviluppo di One Piece: Burning Blood è riuscito a sviluppare un gameplay molto simile all'anime grazie all'introduzione dei frutti del diavolo e dell'ambizione - o haki - implementati in maniera impeccabile. Inoltre anche la personalità di ciascun guerriero influenza notevolmente la battaglia.
I frutti del diavolo sono innanzitutto dei frutti misteriosi che donano una particolare abilità a chi li ingerisce a discapito della facoltà di galleggiare sull'acqua. Nel mondo disegnato da Oda ne esistono più di cento e si distinguono in tre differenti tipologie: Paramisha, Rogia e Zoo Zoo. L'haki, invece, ricopre un ruolo fondamentale perché il suo utilizzo consente di contrastare i poteri dei frutti.
Il gameplay di One Piece: Burning Blood può sembrare complesso e legnoso, ma dopo qualche partita riuscirete a eseguire combo esemplari. Inoltre tutti i personaggi dispongono di abilità speciali derivanti dalle loro capacità di combattimento o dai frutti del diavolo. Il fiore all'occhiello di questa produzione è certamente l'haki che permette di sferrare attacchi molto più forti oppure di rompere la difesa dell'avversario durante il Rogia Guard - la particolare parata che deriva dai frutti Rogia.
Tutti i personaggi sono ben bilanciati per consentire di battere qualsiasi avversario con tutti i guerrieri presenti nel roster. Ogni lottatore può utilizzare attacchi ravvicinati o a distanza con tempi di ricarica differenti. Questo naturalmente non pregiudica l'esito dell'incontro se sapete sferrare l'attacco al momento giusto.
Anche la personalità di ogni singolo personaggio influenza il sistema di combattimento, ne è un chiaro esempio Sanji che non riesce ad attaccare le controparti femminili per il suo innato amore per le donne.
In questo titolo trovano spazio pure i personaggi secondari che permettono di ottenere grandissimi vantaggi, infatti il loro impiego può incidere positivamente sull'incontro a patto che li sappiate utilizzare strategicamente.
L'unico neo di One Piece è l'estrema difficoltà a sfuggire dalle combo eseguite dall'avversario. Per scampare dai ripetuti attacchi ci vuole una grande conoscenza dei tempi di parata oppure bisogna utilizzare ripetutamente il Rogia Guard che a sua volta consuma la barra delle abilità. Questo, in sostanza, crea un leggero sbilanciamento soprattuto nella campagna visto che per battere un nemico nettamente più forte bisogna sfruttare gli attacchi a distanza oppure tentare la fortuna con l'attacco speciale.
Invece non ci sono problemi nel comparto multiplayer, di cui vi parleremo nella prossima pagina della recensione.
Grafica, sonoro e traduzioni
Uno dei punti di forza di One Piece: Burning Blood è il comparto grafico: le arene circolari e tutti i personaggi presenti del roster hanno un grande fascino. Siamo inoltre rimasti sorpresi dal comparto sonoro e dalle traduzioni di questo titolo.
Tutte le battaglie di One Piece sono giocate in arene circolari ben progettate e con dettagli che le rendono molto simili ai paesaggi caratteristici dell'anime. Il level design è di buon livello considerando la grande quantità di elementi riprodotti. Come se non bastasse sono presenti delle gradevoli animazioni ai bordi del ring che consentono di aumentare il "realismo" del campo di battaglia.
Anche i personaggi sono dettagliati e sono molto simili alla controparti dell'anime grazie alla grafica in cel-shading. Gli abiti, il corpo e soprattutto gli attacchi speciali hanno una qualità elevata. Inoltre l'abbigliamento di ciascun guerriero si deteriora per via degli attacchi nemici - un po' come avviene in Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4.
Il team di sviluppo, per rendere il gioco molto più empirico, ha lavorato molto bene sul comparto audio, incredibilmente convincente. La colonna sonora non è da dieci in pagella, ma i suoni della battaglia e degli attacchi speciali sono creati ad hoc per il titolo in questione, malgrado qualche piccolo problema.
Le voci di ogni singolo personaggio, infine, sono doppiate dal cast originale dell'anime, che farà sicuramente suscitare grandi emozioni ai fan della saga.