Nioh non è un open world, ma è strutturato in livelli dove bisogna completare le missioni primarie o secondarie - quest'ultime è sempre meglio affrontarle per salire di livello ed evitare di restare impreparati al livello di sfida sempre crescente. Si tratta però anche dell'anello debole della produzione: oltre a non essere particolarmente vasti, i livelli non presentano un design memorabile e sono spesso riciclati, con minimi cambiamenti, nelle attività collaterali.
Inoltre, una volta avviata una missione non è possibile cambiarla - ad esempio perché il boss è troppo forte - e iniziarne un'altra se non utilizzando un particolare oggetto che ci fa perdere gli Amrita e i progressi fatti nella sessione. Tutte le porte aperte, i santuari trovati e i nemici eliminati saranno resettati una volta riavviata la missione.
Anche se l'estensione dei livelli non è elevata, sono comunque presenti abbastanza punti di ripristino, chiamati santuari, che oltre alla rinascita ci permettono di salire di livello, in maniera non molto diversa dai falò di Dark Souls. Da qui possiamo anche evocare un alleato che ci accompagni nella nostra partita spendendo un'unità di un particolare consumabile, la tazza di Ochoko, che possono essere ottenuti aiutando altri giocatori o semplicemente come loot.
La componente online del gioco è divertente ed esplorare in compagnia riduce la difficoltà, anche se i nemici diventano più coriacei ai nostri attacchi, ma poter contare su qualcuno che "distragga" il boss aiuta non poco.
Durante la nostra prova, le sessioni multigiocatore sono filate lisce come l'olio la maggior parte del tempo, ma a volte durante la ricerca di una partita sono comparsi continuamente messaggi di errore e in rari casi il lag non ci ha permesso di completare la missione. Nel complesso si può essere soddisfatti dalla qualità generale del netcode, inoltre i vari aggiornamenti pubblicati hanno ridotto l'incidenza di questi problemi. Il gioco offre inoltre anche una modalità PvP per chi volesse cimentarsi in combattimenti contro altri giocatori.
Andiamo quindi ad analizzare come funziona la crescita del personaggio. Possiamo scegliere liberamente di incrementare Abilità, Corpo, Cuore, Destrezza, Forza, Magia, Spirito e Stamina. Queste otto definiscono i punti di forza e debolezza del protagonista. In Nioh è inutile distruibuire equamente i punti esperienza, ma conviene concentrarsi su alcune statistiche.
Noi abbiamo puntato su una build Destrezza e Stamina. La prima ha aumentato soprattutto l'attacco della kusarigama, mentre la seconda ha incremento la barra Ki e ci ha consentito di effettuare molti attacchi di seguito. Di contro, non avendo aumentato la statistica Corpo, la nostra barra della vita era davvero corta.
Ciò ci ha portato a prediligere armature leggere, così che il peso non influisse negativamente sulla velocità e consumo di stamina degli attacchi.
A rendere più profonda la personalizzazione di William è un profondo sistema di abilità da sbloccare e che consentono anche di usare particolari mosse con una determinata arma. Data la limitazione dei tasti, una combo può essere scambiata con un'altra in ogni momento. In ogni caso, se la progressione non vi soddisfa potete effetturare il respec e costruire una nuova build da zero, con tutta l'esperienza già guadagnata.