MXGP Pro
Anno ricco per l'italianissimo studio Milestone che nel solo 2018 ha pubblicato Monster Energy Supercross, Gravel, MotoGP 2018 e ora MXGP Pro. Ancora una volta ritorna la disciplina del motocross con una nuova iterazione annuale, che tuttavia abbandona la classica numerazione per fregiarsi della parola Pro. Semplice marketing o vera evoluzione rispetto al passato?
Per rispondere subito alla domanda: i miglioramenti sono tangibili e, anche se non radicali, segnano un continuo miglioramento della serie, ora affiancata anche dal supercross americano con un titolo a parte. Milestone si è infatti affidata alla solida esperienza di motociclisti esperti del calibro di Antonio Cairoli, Gautier Paulin e Tim Gajser per aggiungere ancora più realismo al proprio gioco, in gran parte riuscendoci.
Il controllo manuale del peso del pilota con lo stick destro è preciso e richiede una buona dose di tempo e pazienza per essere padroneggiato - un buon controller può fare la differenza. MXGP Pro è infatti rivolto a un pubblico esigente, quindi non aspettatevi una guida arcade. Ogni salto e curva richiedono attenzione; bisogna dosare acceleratore e freni e imparare giro dopo giro la traiettoria migliore per ogni circuito - ben 21, di cui 19 percorsi ufficiali dell'ultimo campionato. Il comportamento della moto è infatti realistico pure impostando la fisica su Standard, mentre su Semi-Pro e Pro diventa molto più punitivo.
Se ci si piega troppo di lato in curva e si rallenta è molto facile cadere, così come atterrare su una sola ruota, esageratamente inclinati o con la moto sterzata rispetto al suolo porta a perdere il controllo con conseguente disarcionamento. La simulazione del terreno bagnato è credibile: quando si sterza la moto tende a scivolare maggiormente portando a derapate difficili da controllare a causa dello slittamento delle ruote nel fango. Più che soddisfacente anche il comportamento delle sospensioni, sollecitate perfino dai solchi generati al passaggio dei piloti con la propria due ruote; la deformazione del terreno non è però continua: passare su una traccia già scavata non la rende più profonda.
Tutto ciò è davvero positivo, anche se per un neofita i primi momenti di gioco possono risultare molto frustranti. Chi invece ha già esperienza dalle passate edizioni di MXGP si troverà subito a casa: la fisica è migliore ma non è cambiata radicalmente. Ci sono però delle novità che tutti possono apprezzare. L'assetto delle moto è modificabile; possiamo improvvisarci meccanici e provare diverse configurazioni fino a trovare quella che preferiamo. Dalla lunghezza delle marce, all'aggressività di freni e acceleratore, fino alle sospensioni e alla lunghezza dell'interasse, la libertà nel preparare il proprio veicolo nel modo che si preferisce è alta. A voler essere pignoli solo gli ammortizzatori possono essere ritoccati profondamente, mentre le altre componenti hanno solo alcuni parametri su cui mettere mano.
Ma a conti fatti, le combinazioni presenti hanno il loro effetto su pista, modificando sufficientemente la sensazione di guida. Ad esempio, sospensioni troppo morbide ci fanno rimbalzare di più negli atterraggi, mentre se le lasciamo troppo dure anche i dossi più piccoli ci fanno perdere il controllo e l'interasse, con tre sole opzioni cambia radicalmente il comportamento della moto rendendola più stabile o maneggevole. Nel complesso il setup della moto è abbastanza approfondito e richiede qualche minuto per essere definito al meglio in base al percoso che andiamo ad affrontare.
Il ritorno del compound permette inoltre di provare ogni cambiamento senza dover cominciare una nuova gara o prova a tempo. Si tratta di un'area esplorabile liberamente, in cui sono presenti due circuiti e un gran numero di sentieri con salti e ostacoli per sperimentare le qualità della propria moto e anche l'abilità del nostro pilota. MXGP Pro ha infatti una comoda modalità Allenamento che si compone di differenti sfide che fungono da tutorial - partenza, scrub, salti e così via - e, se completate, fanno ottenere dei bonus che migliorano la capacità di guida del nostro alter ego personalizzato.
Non si tratta di prove particolarmente complesse e si completano in breve tempo, nonostante i requisiti per non fallirle si siano dimostrati molto rigidi costringendoci a ripetere più volte certe sfide. I miglioramenti ottenuti ci hanno aiutato molto a scalare velocemente la classifica e, anzi, ci hanno permesso di impostare la fisica su Semi-Pro - in modalità Pro si può giocare solo con i freni separati - senza cadere a ogni curva come avveniva nei primi momenti. Per fortuna è sempre presente il rewind per tornare indietro nel tempo di qualche secondo, cambiando così un atterraggio o un ingresso in curva sbagliato.
I miglioramenti sono tangibili anche nella modalità Carriera, che rimane però ancora un abbozzo se paragonata a quelle di altri titoli sportivi, come ad esempio gli F1 di Codemaster - durante l'E3 il nostro Yuri Polverino ha avuto modo di provare l'edizione 2018. Chi invece preferisce impersonare il suo pilota preferito può invece scegliere la modalità campionato. La personalizzazione dell'aspetto del nostro alter ego resta scarna, con pochi modelli preimpostati fra cui scegliere, ma la quantità di vestiario da indossare è altissima; ci sono decine prodotti realmente esistenti e apprezzati fra i motociclisti.
Lo stesso vale anche per l'estetica della nostra moto: praticamente ogni parte può essere cambiata e colorata grazie a un ampio catalogo di pezzi e vernici. Per poter spendere i propri crediti per i componenti superiori è però necessario raggiungere un certa fama, che aumenta in base ai nostri piazzamenti e successi. Lo sponsor scelto inoltre, oltre a offrire una livrea unica, dà ricompense in base alle nostre prestazioni in gara e obiettivi raggiunti. Se ciò non bastasse è presente perfino la rivalità fra piloti: a fine gara possiamo essere d'accordo o meno con le dichiarazioni degli altri partecipanti, diventandone così amici o rivali.
L'IA che guida gli avversari è tenace e tenta sempre di superarci - anche se la nostra impressione è che semplicemente ci ignori, infischiandosene di colpirci e farci cadere. Peccato che tutto sia in gran parte vanificato alla partenza: di solito si forma un unico gruppo compatto semplice da sorpassare ai lati durante la prima curva. Comunque si può sempre optare per la modalità online che offre la stessa esperienza del gioco in singolo ma senza le limitazioni dell'intelligenza artificiale. Altro aspetto ancora negativo per MXGP Pro sono gli impatti poco realistici e innaturali. Non sembra che siano realmente in gioco delle forze in grado di far perdere l'equilibrio ai piloti, semplicemente le moto rimbalzano fra loro e ogni tanto qualcuno ha la peggio.
L'Unreal Engine 4 ormai è diventato il motore di gioco standard per lo studio italiano e i risultati sono esteticamente ottimi. Inutile girarci intorno, la grafica di MXGP Pro non teme il confronto con qualsiasi altro titolo di motocross; il fango dei tracciati dà la giusta sensazione di sporco, inzaccherando le due ruote e le tute giro dopo gioco e offrendo riflessi e pozzanghere quando piove; l'illuminazione è riprodotta realisticamente; le ombre ben tratteggiate; le texture sono definite e l'aliasing non è marcato, pagando però una maggiore sfocatura generale.
Peccato però per il framerate non sempre stabile, specialmente alla partenza quando ci sono molte moto a schermo, ma considerato il risultato raggiunto su PlayStation 4 non possiamo lamentarci. Buono anche il comparto sonoro. Il tipico rumore delle moto da cross ci accompagna in ogni momento, assieme al frastuono del pubblico quando si passa vicino alle tribune o a bordo pista, mentre la moderna colonna sonora dei menù è orecchiabile.
La serie MXGP continua quindi a crescere e migliorare; Milestone ha aggiunto un'altra tacca alla propria versione videoludica del motocross, occupandosi soprattutto di migliorare la guida delle moto da cross sullo sterrato. Permangono dei difetti storici, soprattutto le collisioni e l'IA avversaria poco differenziata nel comportamento dei vari piloti, ma se siete dei fan di questa disciplina, MXGP Pro offre una riproduzione realistica dell'interazione fra moto e terreno e un gameplay impegnativo ma soddisfacente, sia che decidiate di acquistarlo e giocarci su PS4, Xbox One o PC.
MXGP ProPS4Xbox OnePC
- Possibilità di intervenire sul setup della nostra due ruote.
- Modalità Carriera leggermente approfondita.
- L'Unreal Engine è una gioia per gli occhi.
- IA aggressiva ma gli avversari hanno tutti un comportamento simile.
- L'editor di creazione del nostro alter ego virtuale è molto limitato.
Se preferite il più spettacolare supercross americano al motocross, allora il gioco che volete è Monster Energy Supercross, diponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC.