Menare le mani o farsi schiavizzare dal copione non sono certo le attività più allettanti offerte da Gravity Rush 2 e fortunatamente nemmeno le uniche. Tra una missione e l'altra avremo infatti a disposizione due intere città in cui vagabondare alla ricerca di cristalli, ancora una volta a migliaia e piazzati praticamente in ogni dove. La loro raccolta permette di sbloccare le abilità più costose di Kat e di ammirare da ogni angolazione le ricercate geometrie di Jirga Para Lhao e Hekseville - che fa il suo ritorno trionfale nella seconda metà di gioco.
Kat può inoltre equipaggiare i Talismani, accessori ottenuti completando le missioni o rastrellando le miniere gravitazionali. I loro effetti sono casuali, ma è possibile riciclarli o fonderli per combinarne le proprietà oppure ottenerne di nuovi e più potenti.
Il farming di risorse superflue vi scoccia? Potete sempre andare a caccia di tesori o sfidare gli altri giocatori connessi. Gravity Rush 2 vanta ben due modalità attività legate al multigiocatore asincrono e il bello è che possono usufruirne anche i non abbonati al servizio Plus - come il sottoscritto.
In una modalità si collabora nella ricerca degli scrigni che compaiono a caso sulla mappa. Una volta individuati, si scatta una foto della posizione e la si condivide tramite PSN. Gli altri giocatori riceveranno una notifica con la foto e avranno pochi minuti per raggiungere il luogo indicato e intascare a loro volta la ricompensa. Per ogni collega aiutato, l'autore dello scatto riceverà dei punti Dusty, con cui sbloccare svariati premi.
Nell'altra modalità invece si compete per il miglior tempo o punteggio, inviando nelle PS4 altrui il proprio "ghost" delle missioni Sfida appena terminate. Vorremmo davvero fornirvi maggiori informazioni a riguardo, ma non c'è stato modo di testare questa feature nel corso della nostra prova.
Fortunatamente gran parte della frustrazione accumulata a causa del sistema di controllo si scioglie davanti alla bellezza degli scenari tratteggiati da SIE Japan Studio; da un punto di vista squisitamente artistico Gravity Rush 2 è un titolo semplicemente fantastico.
Lo stile in cel-shading dei personaggi si sposa alla perfezione con le tinte pastello del panorama; le location sono ispirate, ricche di colore e dettagli, come un piccolo quadro in movimento che non lesina su effetti particellari, giochi di luce complessi e atmosfere palpabili. Per non parlare della mole detriti in volo quando Kat inizia a fare sul serio. Avremmo tuttavia gradito un po' più di vita per le vie cittadine: eccetto la piazza centrale con il mercato Jirga Para Lhao è un mortorio e non c'è niente al di fuori di quei maledetti cristalli.
Considerato lo stress a cui è sottoposto l'hardware di PS4 comprendiamo la scelta di ridurre il frame rate dai 60 fotogrammi al secondo del porting dell'originale ai 30 attuali.
Anche così però ogni tanto l'immagine scatta vistosamente e il pop-up diventa a tratti invasivo, segno che c'è ancora qualche lavoretto da fare. I 60 fps avrebbero sicuramente giovato alla qualità dell'esperienza, già minata di suo da molteplici lacune di natura ludica, ma nel complesso non possiamo lamentarci. Dopotutto si passa gran parte del tempo a inveire contro il Dualshock, cosa saranno mai un paio di frame in meno o un cartello stradale comparso tra capo e collo?